NASELLI, Francesco
Stefano L'Occaso
– Nacque, con ogni probabilità a Ferrara, attorno al 1570, di «molto antica famiglia di Ferrara» (Baruffaldi, 1846, p. 37); fu figlio del pittore Ippolito (al quale [...] (Giovannucci Vigi, 1988) il pastore seduto deriva dal Giove allattato dalla capra Amaltea di GiulioRomano (Hampton Court, The Royal Collection) attraverso l’incisione di Giulio Bonasone. La Madonna con il Bambino tra s. Francesco e s. Rocco nella ...
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CAMPIGLIA, Giovan Domenico
Simonetta Prosperi Valenti
Nacque a Lucca nel 1692; dalla sua biografia scritta dall'abate Orazio Marrini in Museo fiorentino si sa che fu mandato dai suoi genitori a Firenze [...] e Pazzi. Il C. eseguì anche qualche incisione di propria mano, quale quelle dei ritratti di Leonardo, Beccafumi, GiulioRomano, Pietro de' Medici, Jordaens, Sodoma, Bernini, Riminaldi, Filippo Napoletano, Rembrandt e Salvator Rosa.
Nel 1747 Benedetto ...
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FRANCESCO III Gonzaga, duca di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del duca Federico II e di Margherita Paleologo, nasce a Mantova il 10 marzo 1533. Felice il padre s'affretta a comunicarlo al papa e all'imperatore, [...] il sospirato erede, a celebrare la nascita del quale - sia pure allusivamente - pare destinato pure il ciclo di 12 pitture di GiulioRomano illustranti l'infanzia e la giovinezza di Giove nonché la sua famiglia. Spentosi il padre il 28 giugno 1540, F ...
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CORTELLINI (Coltellini), Girolamo
Angela Ghirardi
Scultore bolognese attivo nella prima, metà del sec. XVI, non se ne conoscono gli estremi biografici. La scarna documentazione che lo riguarda prende [...] 15) suggerisce che allo scultore vada addebitata l'esecuzione dell'intero complesso monumentale che la tradizione vuole disegnato da GiulioRomano intorno al 1546, un anno dopo la morte del filosofo bolognese. Altre attribuzioni, avanzate su basi di ...
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TESTA, Giovanni Francesco
Bruno Adorni
– Nacque a Parma il 26 dicembre 1506 da Bernardo, intagliatore e intarsiatore parmigiano, e da Angelica, e fu battezzato il 29 dicembre di quell’anno.
Come il [...] della Steccata e nel 1540 fu mandato dai deputati alla fabbrica di quella chiesa a Mantova per ricevere da GiulioRomano il bozzetto della Incoronazione della Vergine, poi affrescata da Michelangelo Anselmi. Tra il 1542 e il 1546 diede i disegni ...
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ANDREANI, Aldo
Lucia Bisi
Figlio di Carlo, ingegnere capo del comune di Mantova, e di Felicita Risi, nacque a Mantova il 1º ag. 1887. Data la professione del padre, ebbe modo di fare, fin da giovanissimo, [...] nel 1945, a restauro ultimato, da un'incursione aerea (cfr. L'Arte, LXII [1963], pp. 6-23); della casa di GiulioRomano (1969-70).
La conservazione di famosi monumenti era interpretata dall'A. in termini di reinvenzione di improbabili forme antiche ...
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GRAZIOLI (Graziolo), Francesco
Nicoletta Onida
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto scultore, attivo a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Un'iscrizione apposta da lui [...] Anderson), i cui disegni circolavano per certo prima di essere dati alle stampe, sia del mantovano palazzo Te di GiulioRomano (artista forse conosciuto dal G. in un viaggio a Roma, come suggerisce cautamente Brusatin), sia ancora dell'erudito frate ...
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COVO, Battista
Chiara Tellini Perina
Figlio di Gerardo, nacque probabilmente nel 1486, poiché è registrato morto a sessanta anni, il 17 nov. 1546 (Bertolotti, 1889, p. 124). Quando nel 1549 verrà nominato [...] ., pp. 37-40; A. Luzio, La galleria dei Gonzaga venduta all'Inghilterra nel 1627-28, Milano 1913, pp. 241 s.; P. Carpi, GiulioRomano ai servigi di Federico II Gonzaga, in Atti e mem. d. R. Accademia Virgiliana…, n. s., XI-XIII (1920), pp. 39 s., 66 ...
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FONTANA, Alberto
Graziella Martinelli Braglia
Nacque verso la fine del sec. XV, probabilmente a Modena, città in cui visse ed operò. Non se ne hanno notizie prima del 1518, quando il F. ricevette pagamenti [...] plasticismo michelangiolesco - nella Speranza è un'eco dalle Sibille sistine - non meno che dal classicismo di Raffaello, mediato da GiulioRomano e in particolare dal Begarelli (Guandalini, 1985, p. 94).
Nel 1538, e poi ancora nel 1546, il F ...
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FERRARI, Benedetto (Benedetto de Ferrariis o da li Ferri)
Leandro Ventura
Figlio di un Bartolomeo, che in alcuni documenti viene definito "maestro" senza alcuna specificazione di professione, è documentato [...] XVI, Mantova 1961, p. 316;L. Ventura, "Camise da homo numero 6, fruste". B. F. e il mercato artistico a Mantova dopo l'arrivo di GiulioRomano, in Quaderni di Palazzo Te, n. s., I (1994), pp. 103-107; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, XI, p. 441. ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...