LANDSHUT ("difesa del paese", con allusione all'antico borgo fortificato; A. T., 56-57)
Elio MIGLIORINI
Karl SCHOTTENLOHER
Hans MOHLE
Capoluogo (dal 1837) della Bassa Baviera (Niederbayern), posta [...] rimaneggiata nel 1780; il suo corpo centrale (1537) fu eretto da costruttori mantovani nello stile proprio a GiulioRomano.
La Rocca di Trausnitz che sovrasta la città di Landshut ha una pianta molto complicata, particolarmente interessante ...
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PORDENONE, Il
Carlo Gamba
Giovanni de' Sacchis o Sacchiense, chiamato anche Curticello e più tardi Regillo, detto il P., pittore, nacque a Pordenone circa il 1484, morì a Ferrara nel 1539. Formatosi [...] suoi dipinti della vòlta della Marciana (1556) si manifesta piuttosto ligio alla corrente mantovana e perciò forse fu chiamato anche GiulioRomano (v.). Nel 1559 andò ad Augusta dove si ammira ancora di lui la facciata della casa dei Rehlinger; tra ...
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MARCHESI, Andrea, detto il Formigine
Guido Zucchini
Architetto e intaglíatore, nato a Fonmigine (Modena) tra il 1480 e 1490, morto il 26 giugno 1559 a Bologna dove aveva svolto la sua maggiore attività [...] grandioso palazzo Fantuzzi in via S. Vitale (1526-1532) la cui facciata mostra l'influsso delle architetture di GiulioRomano. Diede i disegni (1528) per l'elegante palazzina Calzoni in via Galliera, di cui l'ordinanza architettonica ricorda quella ...
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SISTO
Giuseppe Castellani
. Così venne chiamata dal nome del pontefice Sisto V (1585-1590) una moneta d'argento coniata a Bologna, con lo stemma papale al diritto e S. Petronio stante al rovescio, che [...] valeva più del carlino e della gabella bolognese e anche del giulioromano.
Bibl.: Corpus Nummorum Italicorum, X, tav. IX, 3, 4; E. Martinori, La moneta, ecc., Roma 1915, s. v.; G. A. Zanetti, Nuova raccolta, ecc., III, Bologna 1775, p. 46, nota. ...
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VASARI, Giorgio
Mary Pittaluga
Pittore, architetto, scrittore, nato in Arezzo il 30 luglio 1511, morto a Firenze nel 1574. Egli stesso c'informa ampiamente delle proprie vicende. Ricevette i primi insegnamenti [...] periodo di studio, che lo mise a contatto col manierismo romano. Ritornato a Firenze, ebbe parte molto attiva nelle decorazioni nuovo a Roma, dove attende a lavori nella "vigna di papa Giulio". Sul finire del '54, prende dimora a Firenze al servizio " ...
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Tintoretto
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore delle grandiose composizioni e dei contrasti luminosi
Tintoretto è uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, nella stagione successiva a quella [...] viaggio a Roma.
Alcuni studiosi hanno invece supposto un soggiorno a Mantova, dove viveva il fratello. In questa città GiulioRomano, geniale seguace di Raffaello, aveva diffuso il linguaggio manierista.
A partire dal 1530, dopo la fuga da Roma dei ...
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Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE (Collezioni dal Rinascimento al sec. XIX, ν. S 1970, p. 242)
C. Gasparri
Questo aggiornamento intende presentare solo le [...] , frequentata dal Poliziano, da fra' Giocondo, dal Mazzocchi. Il nucleo principale della c. viene comprato nel 1520 da GiulioRomano per Mantova; altri pezzi vengono dispersi (Villa Medici, ecc.); le epigrafi vanno ad Andrea Cavalieri.
Bibl.: R ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] volta della cappella Malchiostro del duomo di Treviso di Pordenone, la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova di GiulioRomano. Ci rivela l’ambivalenza dell’approccio di Leonardo alla natura il confronto tra l’angoscioso vitalismo che pullula nella ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] , città, architetti, Torino 1992, pp. 338-346.
71. D. Calabi - P. Morachiello, Rialto, pp. 142-159. Cf. anche M. Tafuri, GiulioRomano e Jacopo Sansovino.
72. A.S.V., Sant'Antonio di Castello, T. X. c. 133r. Cf. A. Foscari - M. Tafuri, Sebastiano da ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] riuscì a far scarcerare dal papa stesso l'incisore Marcantonio Raimondi che aveva riprodotto sedici disegni erotici di GiulioRomano, e volle anzi commentarli con sedici sonetti, il potente Giberti lo costrinse ad abbandonare Roma per evitare il ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...