Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre il Rinascimento raggiunge nei primi decenni del Cinquecento la sua maturazione, [...] sostanziale differenza di espressione rispetto a fenomeni solo apparentemente similari – come dimostra il confronto con le opere di GiulioRomano o dei manieristi in senso stretto Giorgio Vasari e Francesco Salviati) –, ma che in realtà nascono dalle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Raffinato interprete dell’età della Maniera, Parmigianino è uno degli artisti più [...] sollecitazioni e ricorsi legali – sospendono il mandato al pittore nell’aprile del 1539, e si rivolgono a GiulioRomano e Michelangelo Anselmi.
A queste date Parmigianino ha realizzato solo una piccola parte del progetto, limitandosi all’arcone ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgia Pollio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La riflessione teorica intorno all’arte, nata già nel Trecento, matura nel Cinquecento [...] il ruolo di Pietro Aretino è misurabile tramite i suoi intensi scambi epistolari con gli artisti del tempo (specie GiulioRomano e Giorgio Vasari).
Il ruolo di Baldassare Castiglione è invece meno pressante, ma ugualmente influente. Il suo Libro del ...
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LAPICCOLA, Nicola (Niccolò)
Francesco Leone
Figlio di Leonardo e di Maddalena Dati, nacque a Crotone nel febbraio del 1727.
Dopo un breve soggiorno a Napoli nel 1744, il L. si trasferì a Roma all'inizio [...] Winckelmann.
Nella villa decorò, al piano terreno, la stanza del Canopo, la galleria del Canopo con un Baccanale da GiulioRomano al centro della volta, la sala ovale e il piccolo gabinetto con la pittura murale raffigurante Perseo e Andromeda; nella ...
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CAROTO, Giovanni Francesco
EE. Safarik
Figlio di Pietro da Caravaggio, nacque probabilmente a Verona attorno al 1480, cioè ad una data media fra quelle riferite dai registri di S. Maria Antica: 1478, [...] , come quella n. 114 del Museo di Castelvecchio di un anno posteriore; entrambe dimostrano una adesione ai modi di GiulioRomano (Del Bravo, p. 12, vi nota componenti correggesche). Sempre del 1531è la Resurrezione di Lazzaro, firmata e datata, del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il 6 maggio 1527 le truppe imperiali di Carlo V saccheggiano Roma, costringendo papa [...] dipinte con una vitalità e una fantasia ormai lontane dai criteri di fedeltà archeologica di un Raffaello o di un GiulioRomano. L’opera più rivoluzionaria di Polidoro sono le Scene della vita delle sante Maria Maddalena e Caterina, affrescate sulle ...
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CANTARINI, Simone, detto il Pesarese
Dwight C. Miller
Nacque a Pesaro dove fu battezzato il 12 aprile del 1612. La biografia più dettagliata del C. è stata scritta dal Malvasia (1678); mentre il Baldinucci [...] ritratto del duca, evidentemente si comportò male, criticò i quadri della collezione ducale e soprattutto le opere di GiulioRomano; inoltre si dilungava nell'esecuzione del ritratto tanto che il duca stesso "motteggiandolo si pose a consigliarlo a ...
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TAMAGNI, Vincenzo
Fabrizio Biferali
‒ Nacque il 10 aprile 1492 a San Gimignano (Siena) da Bernardo di Chele, membro di una famiglia di proprietari terrieri (Castrovinci, 2017, p. 16); nulla è noto riguardo [...] è ancora documentato a Roma al servizio di Raffaello, nella cui folta schiera di aiuti (tra i quali Giovanni da Udine, GiulioRomano, Giovan Francesco Penni, Perin del Vaga e Polidoro da Caravaggio) fu impiegato per decorare le logge di Leone X nei ...
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MORANDI, Antonio
Anna Chiara Fontana
MORANDI, Antonio (detto il Terribilia o Trebilia). – Nacque a Bologna in un edificio posto nell’antica via Larga di S. Domenico (attuale via Marsili), nella parrocchia [...] 32; G. Roversi, A. M., in Le vie di Bologna, a cura di M. Fanti, II, Bologna 2000, p. 753; B. Adorni, GiulioRomano architetto in Emilia: un successo irresistibile negli anni Quaranta del Cinquecento, in Arti a confronto: studi in onore di Anna Maria ...
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CARDISCO, Marco, detto Marco Calabrese
Oreste Ferrari
Nacque in Calabria verso il 1486 e fu attivo come pittore a Napoli - secondo quanto riferisce il Vasari nelle Vite - dal 1508 al 1542, anno in cui [...] a Messina dall'ottobre del 1527, mentre sembrano passati inavvertiti gli aspetti certamente ancora "romani" (alla Peruzzi e alla GiulioRomano) delle opere da lui lasciate nel corso dei soggiorni a Napoli nel 1524 e nell'estate del 1527. Sì che ...
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andreottiano
s. m. e agg. Sostenitore di Giulio Andreotti; appartenente alla corrente politica da lui ispirata; relativo a Giulio Andreotti. ◆ L’idea di un «Ulivo planetario», idea che trapiantata in Italia avrebbe il solo significato di forzare...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...