Fumettista e scrittore italiano (n. Roma 1977). Sul finire degli anni '90 inizia la sua collaborazione con la serie “Martin Mystère”, esordendo sull'albo n. 265 del 2004. Nel 1999, insieme ad altri autori [...] T. Sclavi e G. Cavazzano. Scrive successivamente "Povero Pinocchio", "Il dono nero" e "Le strabilianti vicende di Giulio Maraviglia - inventore", quest'ultimo in collaborazione con C. Di Giandomenico, disegnatore con cui nasce un prolifico sodalizio ...
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Incisore (S. Andrea in Argène, Bologna, 1480 - Bologna prima del 1534). Formatosi nell'ambiente umanistico bolognese, nella bottega del Francia passò dal niello all'incisione su rame. I suoi orizzonti [...] Cascina (Soldato che si arrampica, Gli arrampicatori). A Roma, dal 1510 circa, J. Ripanda lo introdusse nell sigla di uno dei suoi allievi, Agostino Veneziano. Incise anche da Giulio Romano (fu coinvolto in uno scandalo di stampe licenziose tratte da ...
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Pittore e architetto (Ferrara 1501 - ivi 1556). Figlio del pittore Tommaso da Carpi detto Sellaio, nel 1520 entrò nella bottega del Garofalo, da cui derivò un moderato classicismo. Trasferitosi a Bologna, [...] manieriste del Parmigianino, interpretò con libero eclettismo i modi di Giulio Romano e di D. Dossi (Madonna in gloria col guanti, Roma, Galleria Borghese) dipinse anche quadri di soggetto fantastico (Paesaggio con corteo magico, Roma, Galleria ...
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Soprannome di tre pittori attivi a Napoli nella prima metà del sec. 17º, già considerati come un'unica personalità. Il più significativo dei tre è stato François Didier Nomé (n. Metz 1593 circa), giunto [...] a Roma nel 1602 e stabilitosi a Napoli dal 1610 circa. I suoi bizzarri e spettrali dipinti di architetture, spesso del tardo manierismo, si riconnettono alle scenografie del Buontalenti e di Giulio Parigi e introducono a Napoli il gusto per un tipo di ...
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Vago, Valentino. – Pittore italiano (Barlassina 1931 - Milano 2018). Ottenuto nel 1955 il diploma all’Accademia di Brera, nello stesso anno ha esordito nel mondo dell’arte alla Quadriennale di Roma, realizzando [...] che pubblici, privilegiando in questi ultimi gli edifici di culto (tra le opere più significative: Barlassina, chiesa di San Giulio, 1982; Doha, Nostra Signora del Rosario, 2008; Milano, San Giovanni, 2017). Nel 2011 è stato edito in tre volumi ...
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Pittore e incisore (Heemskerk 1498 circa - Haarlem 1574). Si formò ad Haarlem, nella bottega di J. van Scorel (1527-29), una cultura e uno stile "romanista". Presto in concorrenza con Scorel, ne provocò [...] la gilda dei pittori. Dal 1532 al 1536 viaggiò in Italia: a Roma conobbe G. Vasari e fu protetto dal cardinale Willem van Enkevoorz, studiò e disegnò opere di Raffaello, Giulio Romano e Michelangelo e le antichità - ruderi, statue, ecc. Due album di ...
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Cognome attribuito a una famiglia di incisori del sec. 16º: Giovanni Battista Mantovano (Mantova 1503 - ivi 1575), che fu anche abile nella decorazione a stucco, e i suoi figli Adamo Mantovano (Mantova [...] 1530 - ivi 1585) e Diana Mantovana (Mantova 1535 - Roma 1587), moglie dell'architetto Francesco da Volterra. Si formarono nella cerchia mantovana di Giulio Romano; la padronanza tecnica del bulino, memore della lezione di Marcantonio Raimondi, li ...
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Scultore (Fiesole 1501 o 1503 - Firenze 1574), detto Maso del Bosco. Scolaro di Andrea Ferrucci e, più tardi, di Michelangelo, eseguì su disegno michelangiolesco la figura giacente del papa nel mausoleo [...] di Giulio II (Roma, S. Pietro in Vincoli); il gruppo con s. Anna, la Madonna col Bambino e il donatore Pietro de Velasco (1544, ora in S. Maria di Monserrato a Roma) risente degli analoghi gruppi di Andrea Sansovino e Francesco da Sangallo. ...
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Incisore (n. Ravenna poco prima del 1493 - m. Roma 1527). Frequentò la bottega di M. Raimondi e fu attivo a Roma, incidendo a bulino opere antiche (il Trono di Nettuno di Ravenna, il Laocoonte, ecc.) e [...] composizioni di Raffaello (Ratto di Elena; Trionfo di Bacco), Giulio Romano (Lotta di Darete ed Entello; Allegoria della forza d'animo), B. Bandinelli (Strage degli Innocenti), F. Salviati, ecc. ...
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Architetto (Roma 1792 - ivi 1873), figlio di Giulio e nipote di Pietro il Vecchio. Partecipò alla ricostruzione della basilica di S. Paolo; trasformò il Teatro Argentina (1837), costruì il portico di pal. [...] Wedekind in piazza Colonna con colonne provenienti da Veio (1838), l'Ospedale degli orfanelli presso S. Maria in Aquiro e l'Istituto di belle arti in via Ripetta, tutti a Roma. ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...