stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] sec., torna in grande auge nel 16° sec., dalle decorazioni plastiche della scuola di Raffaello e Giulio Romano (Logge Vaticane, villa Madama a Roma, Palazzo Te a Mantova) a quelle della seconda metà del secolo, di grande ricchezza e valore scultoreo ...
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(lat. Agonius, Quirinalis collis, o semplicemente Collis) Una delle alture di Roma, costituita da un massiccio collinoso, diviso dal Pincio a N per mezzo della Valle Sallustiana, e dal Viminale a S per [...] l'Impero; molti palazzi signorili, dei Claudî, di Postumio Festo, di Ovidio Quieto, di Lampadio, di Nevio Clemente, di Giulio Frugi, di Fulvio Plauziano, di Elio Nevio, di Emilia Paolina Asiatica, dei Mummî Albini, dei Flavî, ecc., sono attestati ...
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Nobile famiglia romana; dominò in Roma e nei vicini castelli assieme ai Colonna, agli Orsini, agli Annibaldi e ai Caetani, dal sec. 13º in poi. Derivata da Aimerico, padre di Cencio Camerario (il futuro [...] Giacomo, poi papa Onorio IV (v.), Giovanni, senatore di Roma (1260), e Pandolfo (v.). Padrona di un ricco Palombara, dei quali il più longevo fu l'ultimo, estintosi (1712) con Giulio. I beni (tra i quali il palazzo costruito tra il 1523 e il ...
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Bibliotecario e scrittore italiano (Vicenza 1907 - Roma 2000); segretario della Biblioteca Vaticana (1949-77) e poi segretario generale dell'Istituto Paolo VI di Brescia (1979-92). Tra le sue opere: La [...] giovinezza di Giulio Salvadori (1962), Anni e opere di Paolo VI (1978) e Il leone nello scrittoio (1980). Curò criticamente e commentò numerosi testi storici e letterari. Tra questi: Lettere di G. Toniolo (3 voll., 1952-53), Lettere di s. Pio X (1954 ...
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stipendio Compenso, paga, retribuzione.
Nell’antica Grecia le magistrature e gli uffici militari non erano originariamente retribuiti; con il tempo coloro che ricoprivano cariche importanti ricevettero [...] (medici, insegnanti ecc.).
Lo stesso era in Roma nell’età repubblicana: indennizzi venivano concessi solo a coloro , 360 per il cavaliere, lo s. fu raddoppiato da Scipione e Giulio Cesare, triplicato da Augusto (225 denari per i legionari, 750 per ...
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Nobile famiglia bolognese, alla quale, tra gli altri, appartengono: Antonio (m. 1491), nunzio presso l'imperatore Federico III (1478-79), uditore di Rota (1482), governatore della Campagna e Marittima, [...] , nipote di Antonio (Bologna 1463 - Roma 1523); confidente di Giulio II, dal quale ebbe varî incarichi diplomatici autore della Historia Leonis X. Achille il Giovane (Bologna 1498 - Roma 1555); uditore di Rota (1547), vescovo di Montefiascone (1551) e ...
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Uomo politico fiorentino (Firenze 1452 - Roma 1522), priore (1481), amico di Piero de' Medici, di cui fu ambasciatore presso Carlo VIII (1493), gonfaloniere di giustizia (1501), poi (1502) gonfaloniere [...] Luigi XII di Francia di convocare a Pisa un concilio contro Giulio II. La mossa provocò l'interdetto contro Firenze e l' (1512) prima a Siena, poi a Ragusa. Giunse infine a Roma, bene accolto da Leone X, che intendeva così avvicinare il cardinale ...
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Famiglia fiorentina, le cui prime notizie risalgono a un Alamanno Oricellario (sec. 13º). Radunata una vasta fortuna con l'industria della lana, la famiglia R. acquistò grande fama per le cariche politiche [...] - ivi 1514), autore, tra l'altro, di una storia De bello pisano (pubbl. 1733) e di un trattato sulle antichità di Roma, De urbe Roma (a lui si debbono i famosi Orti Oricellari); e Pandolfo (v.), e il figlio di Bernardo, Giovanni (v.); Annibale (v ...
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Nome di due principesse di Giudea: 1. Figlia di Salomè, sorella di Erode il Grande, sposò il cugino Aristobulo, figlio dello stesso Erode; fu madre di Agrippa I. 2. Figlia di Agrippa I re di Giudea, sposò [...] , fratello di T. Giulio Alessandro, poi lo zio Erode di Calcide, quindi (48 d. C.) convisse col fratello, il tetrarca Agrippa II. Di lei già quarantenne si innamorò Tito quando fu in Giudea (67-70) e con lei, venuta a Roma, convisse per qualche tempo ...
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Nome degli appartenenti a una gente patrizia romana (lat. Iulia gens) che, già illustre nel 5º sec. a. C., dopo un lungo periodo di oscuramento, ritorna a far parlare di sé con un Sesto Giulio Cesare, [...] appartenenti a quelle famiglie albane che erano state trasferite a Roma da Tullio Ostilio, tradizione forse derivata dal fatto che a di Alba, aveva sede il culto gentilizio dei Giulî. Perciò la gente Giulia volle inserirsi già almeno dal 100 a. C., ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...