Cardinale (Bauco, od. Boville Ernica prov. Frosinone, 1466 - Roma 1549). Personalità di alta cultura e uomo d'azione, fu apprezzato da molti pontefici, soprattutto in delicate situazioni diplomatiche [...] (ag. 1503, riassegnato 1536, vescovo emerito nel 1549). Da Giulio II, malgrado F. fosse in un primo tempo vicino ai Nel breve periodo (1522-23) di Adriano VI fu richiamato a Roma e poi di nuovo nominato nunzio presso la Confederazione; di quel momento ...
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Pittore (Caravaggio 1500 circa - Messina 1543). Tra i seguaci di Raffaello, associatosi in seguito con Maturino fiorentino suo coetaneo e abile disegnatore, dietro l'esempio di Baldassarre Peruzzi, insieme [...] attribuiti i monocromati della sala di Costantino. Per Giulio Romano eseguì i basamenti a grisaille della Stanza di immerse in paesaggi dalla vibrante resa atmosferica. Allontanatosi da Roma, dopo il sacco del 1527, soggiornò brevemente a Napoli ...
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Famiglia romana, originaria di Siena, ove è già nota fin dalla prima metà del 13º sec. con numerosi magistrati, ambasciatori, capitani e soprattutto giuristi. Fra i primi membri noti furono Agostino, ambasciatore [...] nome di Paolo V, portò i B. fra le maggiori famiglie di Roma e, creando i fratelli Francesco generale di S. R. Chiesa e , Paolo (1844-1920); un altro figlio di Marcantonio V, Giulio (1847-1914), assunse invece per matrimonio il cognome di Torlonia ...
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Scultore e architetto (Monte San Savino, Arezzo, 1460 circa - ivi 1529). Per la sua formazione a Firenze, oltre all'apprendistato forse presso A. del Pollaiolo, rilevanti furono la persistente lezione [...] per il duomo di Genova e l'incompiuto Battesimo di Cristo per il battistero fiorentino (terminato da V. Danti). Chiamato a Roma da Giulio II, realizzò le tombe dei cardinali A. Sforza (1506-09) e G. Basso (1507-09), in S. Maria del Popolo, nei ...
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Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino. L’a. nasce in Egitto, dove il Faraone è identificato con Osiride a partire dalla XXVI dinastia, e sua moglie con Iside, sorella-sposa di Osiride [...] così norma e i successori del Filadelfo furono consacrati con un nuovo cognome sin dalla loro assunzione al trono. In Roma, a Giulio Cesare, dopo la morte, il popolo innalzò un altare sul posto del rogo e poco dopo un senatoconsulto istituì il ...
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Famiglia di artisti cremonesi. Galeazzo, pittore (Cremona forse 1477 - ivi 1536), si formò alla scuola del Bembo e del Boccaccino; opere sue a Cremona (chiesa di S. Abbondio, 1517; S. Agata; Museo civico) [...] , che lo iniziò all'arte, lavorò a Milano (1561), a Piacenza, a Brescia, a Mantova, a Roma; sue opere, in cui si notano influssi di Giulio Romano, Pordenone, Parmigianino, sono a Cremona (dipinti nel duomo e in S. Pietro; decorazione in stucco di ...
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Ramo della famiglia tedesca dei Hohenems (da un castello sovrastante il borgo di Ems o Emps), trapiantatosi in Italia e il cui nome, tradotto in Alta Ems, assunse poi la forma definitiva di Altemps. n [...] considerarsi, attraverso il figlio Roberto (n. Roma 1566), duca di Gallese, marchese di Soriano Roberto Giovanni Angelo (m. Roma 1620), dai vasti interessi Ottoboniano). La linea diretta degli A. di Roma si estinse nel 1854 con Giuseppe Maria, che ...
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Moneta d’argento coniata nel 15° sec. nelle zecche dell’Italia meridionale, del valore di 12 denari o di un soldo, imitazione del grosso bolognino; il nome fu dato poi alla moneta di pari valore coniata [...] nella zecca di Roma e nelle altre zecche dello Stato della Chiesa. Cresciuto il valore dell’argento, il b. diminuì 4 quattrini o di 1/10 di giulio, ma con 1/5 d’intrinseco meno del giulio; emesso in grande abbondanza, fu imitato dalla ...
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Scultore e architetto (Firenze 1652 - ivi 1725). Allievo di E. Ferrata a Roma, fu attivo a Firenze dove dal 1677 al 1691 lavorò alla decorazione della cappella Corsini al Carmine e della cappella Feroni [...] chiesa di S. Francesco de' Macci. n Dei suoi figli, Giulio (notizie dal 1729 al 1741) costruì l'osservatorio astronomico di Pisa, porta di San Gallo; Pier Francesco (Firenze 1713 - Roma 1783), erudito e teologo, secondo custode (1768) della ...
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Poeta e filosofo epicureo greco (n. 110 a. C. circa - m. intorno al 35 a. C.) di Gadara, discepolo di Zenone Sidonio, vissuto in Italia, a Roma e a Napoli, in una villa di Ercolano, protetto da L. Calpurnio [...] Pisone Cesonino, suocero di Giulio Cesare. A Ercolano, nella villa dei Pisoni, sono stati rinvenuti papiri contenenti opere sue e di altri epicurei. Con Sirone rappresentò l'epicureismo in Italia; a lui fecero capo Virgilio, Lucio Varo, Quintilio ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...