ACHILLINI, Alessandro
Bruno Nardi
Nato a Bologna il 20 ott. 1463 (o forse 1461), era figlio di Claudio e fratello di Giovanni Filoteo, nonché prozio del poeta Claudio.
Laureato nella patria università [...] naturale e di medicina teorica. Caldo fautore dei Bentivoglio, lasciò Bologna ai primi di novembre all'approssimarsi delle truppe di GiulioII, che l'11 nov. 1506 fece il suo ingresso in città. Fuggito a Padova, vi tenne la cattedra di filosofia ...
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AFFANNI, Ignazio
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Nato a Parma il 22 marzo 1828, studiò all'Accademia parmense di Belle Arti, ove ebbe maestri G. B. Callegari, F. Scaramuzza, G. Gaibazzi e F. Pescatori. [...] : La figlia di Jefte, Rebecca che si compiace del dono di Isacco, La cacciata dei Medici da Firenze, Bramante presenta Raffaello a GiulioII, Un concerto del sec. XIV.
In tutte queste opere, la maggior parte delle quali sono saggi di pensione lisci e ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] improvvisamente per Firenze, invano inseguito dai messi e dalle minacce del papa.
Nel novembre del 1506 M. si recò a Bologna da GiulioII che aveva preso con le armi la città; ne ebbe il perdono e la commissione di ritrarlo in una statua di bronzo da ...
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Figlio (n. 1490 - m. Pesaro 1538) di Giovanni della Rovere e di Giovanna, figlia di Federico duca di Urbino; successe allo zio materno Guidobaldo I d'Urbino nel 1508. Nominato dallo zio, papa GiulioII, [...] , uno scacco di cui accusò il card. legato Alidosi, che uccise di sua mano. Assolto in giudizio, ricevette Pesaro da GiulioII; spodestato da Leone X (1516) che gli sostituì Lorenzo de' Medici, con un colpo di mano riuscì a riprendere la città ...
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Pittore (Venezia 1480 circa - Loreto 1556 o 1557). Tra le massime espressioni del Rinascimento settentrionale nella sua fase matura, fu attivo inizialmente nel Veneto e, in seguito, soprattutto a Bergamo [...] opera di Dürer gli ha offerto la possibilità di una diversa e più intensa espressione della linea. Invitato a Roma da GiulioII (1509) vi rimase fino al 1512 circa, ma nulla rimane della sua attività romana. Tornato nelle Marche, denunciò l'influenza ...
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Figlio (Blois 1462 - Parigi 1515) del duca Carlo d'Orléans. Successore (1498) di Carlo VIII, di cui riprese la guerra in Italia. Conquistò Milano (1499-1500), ma non riuscì a impadronirsi di Napoli, nonostante [...] a far deliberare dal clero francese e ad aprire a Pisa (1511) un concilio generale, che proclamò la deposizione di GiulioII. Ma il pontefice conservò in sostanza la solidarietà delle gerarchie cattoliche, convocando a sua volta (3 maggio 1512) il ...
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Doge di Genova (Genova 1470 - Ischia 1524). Figlio di Agostino e di Gentile, figlia naturale di Federico da Montefeltro duca di Urbino. Deluso dalla politica di Carlo VIII e di Luigi XII, rimase a Urbino [...] , combattendo contro Cesare Borgia a Urbino, contro Giovanni Bentivoglio a Bologna (togliendogli la signoria della città per ordine di GiulioII) e infine contro i Francesi nelle guerre della Lega di Cambrai e della Lega santa. Due volte (1507 e ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Mühlebach, Alto Vallese, 1465 circa - Roma 1522); ordinato prete a Roma (1489), fu uomo di fiducia di Giorgio Soprassasso nella lotta contro il vescovo di Sion e i partigiani [...] . Creato cardinale in segreto nel 1508 (pubblico nel 1511), indusse i federati svizzeri a un'alleanza col papa GiulioII ottenendo l'aiuto dei mercenarî svizzeri contro Luigi XII di Francia; prese quindi parte alle campagne contro i Francesi ...
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Doge di Venezia (Venezia 1438 - ivi 1521), dopo aver ricoperto varie cariche amministrative, nel 1492 fu eletto procuratore di S. Marco e nel 1501 doge. Successore di Agostino Barbarigo, portò a conclusione [...] la guerra contro i Turchi. Dopo aver conquistato Faenza e Rimini nel 1503, subì la reazione di GiulioII che promosse contro di lui la lega di Cambrai (1508). Sconfitto ad Agnadello, L. concluse la pace nel 1510. Alleato di Luigi XII e di Francesco I ...
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Cardinale (Játiva 1441 circa - Reggio nell'Emilia 1511); figlio, forse, di Juan de Borja, zio paterno di Alessandro VI, fu eletto tesoriere papale nel 1493 e nel 1495 vescovo di Teano. Ebbe poi (1499) [...] l'arcivescovato di Cosenza e il cappello cardinalizio (1500). Scomunicato da GiulioII come promotore del concilio scismatico di Pisa e privato della dignità cardinalizia e di ogni benefizio (24 ott. 1511), morì poco dopo, pentito della sua ...
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giulio2
giùlio2 s. m. – In numismatica, nome dato al grosso o carlino papale dal 1504 – quando dal papa Giulio II (da cui prese il nome) fu aumentato di peso e migliorato d’intrinseco – fino al 1540, quando cominciò a prevalere il nome di...
lega1
léga1 s. f. [der. di legare]. – 1. Accordo temporaneo di due o più stati che si uniscono per il raggiungimento di un fine comune: fare, formare una l.; unirsi, mettersi in l.; stringere una l. o stringersi in l.; sciogliere una l., rompere...