BORROMEO, Federico
Georg Lutz
Nacque il 29 maggio 1617 a Milano da GiulioCesare, conte di Arona, e Giovanna Cesi, duchessa di Ceri. Destinato già in giovane età alla carriera ecclesiastica, nel 1623 [...] facoltà di tornare a Roma, offrendogli il posto di segretario della Consulta, divenuto vacante per l'elevazione al cardinalato del cugino Giberto Borromeo. Il B. però non accettò l'offerta e lasciò Malta solo il 29 ag. 1654, dopo che il 27 giugno gli ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] in cui ebbero funzione direttiva il cardinal Morone e Carlo Borromeo; raggiunse nel suo sviluppo pratico un alto grado d' resto d'Europa. E non si dimentichi il napoletano GiulioCesare Brancaccio, il torinese liutista e cantante Davide Rizzio, ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] (58 a. C.). Gli Elvezî, sconfitti allora da GiulioCesare presso Bibracte (vicino ad Autun), erano probabilmente venuti solo conclusero nel 1586 la lega cosiddetta "dorata" o "borromea", per salvaguardare i loro interessi particolari; nel 1587 s ...
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Lo stemma. - Alla città di Bologna è stato riconosciuto (decr. 6 nov. 1937), in relazione al nuovo ordinamento dello stato nobiliare italiano approvato nel 1929, il diritto di fare uso dello stemma che [...] dell'Archiginnasio costruito sotto la legazione di S. Carlo Borromeo, dove l'università rimase fino al 1803; nel quale Legio", cioè col nome della legione che fu la prediletta di GiulioCesare, è quello che, per citare una frase di Mussolini stesso ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] che "simbolo di morte", Venezia resta pur sempre - come scrive GiulioCesare Bona, un minorita, che dice la sua in veneziano in raccolte di regolare e futuro vescovo di Capodistria Antonio Maria Borromeo - lo stesso che indirizza a Vallisneri una ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] a Ginevra una traduzione italiana da GiulioCesare Paschali. Denunciato al tribunale del Sant testi, 239), pp. 277-294.
72. Giovanni Soranzo, Rapporti di san Carlo Borromeo con la Repubblica Veneta, "Archivio Veneto", ser. V, 27, 1940, pp. 18 ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] all'imminenza del giorno del giudizio.
Il periodo di Giulio II e di Leone X (1503-1521). - Mali inizia la memoranda opera di Carlo Borromeo nella diocesi milanese.
Nei vecchi stesso capo supremo della Chiesa, cesare e papa. Col giurisdizionalismo, ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] di Castello [...] a Giulio Buffalino, nel figliuolo del quale haveva maritato una cugina del cardinal Borromeo" (B.A.V., 585-621.
Avvertimenti del cardinal di Mantova Ercole Gonzaga al nipote Cesare per l'andata sua in corte a Roma, a cura di ...
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GRASSI, Carlo
Stefano Tabacchi
Nacque a Bologna nel 1519 o nel 1520, figlio di Giovanni Antonio, futuro senatore di Bologna, e di Diana di Carlo Grati. Apparteneva a una famiglia di notevole rilievo [...] di Bologna. Durante il pontificato di Giulio III il G. si trasferì a Pio IV e del cardinal nipote, Carlo Borromeo. Non deve dunque stupire se sin dall'inizio dei suoi parenti, come i fratelli Annibale e Cesare, e di suoi protetti, come il giurista ...
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LANCELLOTTI, Scipione
Raissa Teodori
Nato presumibilmente a Roma nel dicembre 1527, il L. fu uno dei sette figli di Orazio e di Antonina d'Aragona.
Medico illustre e stimato cittadino romano, Orazio [...] le orme del padre Scipione, medico di Giulio II, umanista e poeta, che aveva per conto di Paolo IV e a Milano, presso Carlo Borromeo, per volontà di Pio IV. Fu inviato papale al morte di Alfonso nel 1597, verso Cesare d'Este.
All'inizio degli anni ...
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