Ca’ Foscari
Giannantonio Paladini
Ritorno a Venezia
Nel dichiarare aperto, in nome del re Vittorio Emanuele III, l’anno accademico 1918-1919 del Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali di Venezia, [...] poi definito nel 1935 dalla riforma di Cesare Maria De Vecchi, un ordinamento in progress dei Collegi «Ghisleri» e «Borromeo» di Pavia. Su questo tema di studi economici (allora diretto dal successore, Giulio La Volpe) e su ciò che aveva fondato ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] Dello stesso Paschini v. pure Venezia e l'Inquisizione romana da Giulio III a Pio IV, Padova 1959, nel quale è possibile 1-40 (le citazioni sono riportate da due lettere del Borromeo a Cesare Speciano, datate da Venezia 13 e 26 febbraio 1580). ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] Giulio Ottinelli, vescovo di Castro, di visitare le chiese e i collegi di Roma, mentre chiamò Cesare ", 50, 1985, pp. 27-51; F. Costa, Il carteggio Peretti-Borromeo per l'edizione romana delle opere di sant'Ambrogio, 1579-1585, "Miscellanea ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] Battista Valier, il conte Giulio Savorgnan, e Nicolò 46 sgg.
[10] G. P. GIUSSANI, Vita di S. Carlo Borromeo, Roma 1679.
[11] G. P. GIUSSANI, op. cit., p Maurens scrive che essa «tranche sur tous ces ouvrages par la fermeté et la continuité de ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] che la potenza di un uomo, Cesare, e non di Dio, avrebbe limitato Crescenzi, La sala di Costantino, in Raffaello nell’appartamento di Giulio II e Leone X, a cura di G. Cornini, A a cura di R. De Maio, A. Borromeo, L. Gulia et al., Sora 1990, pp ...
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Una storia dei confini mobili: santi e culti fra universale e particolare
Sofia Boesch Gajano
Dal punto di vista cronologico la storia della santità è caratterizzata da un’accentuata diacronia e dalla [...] calendario universale (realizzato da Cesare Baronio con il Martirologio prestigioso vescovo della Controriforma san Carlo Borromeo, che lo stesso Paolo VI ° e confermato agli inizi del sec. 16° da Giulio II. Il culto si articola fra due poli, un ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] di Benedetti, S. Riccardo Pampuri a Peschiera Borromeo di Guido Canella (1990), S. Maria S. Maria in Zivido a San Giuliano Milanese (1998-1999) di Gabetti e e l’ideale. La tradizione cristiana nell’opera di Cesare Cattaneo e Mario Radice, a cura di L. ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] Boggiano-Pico, Pietro Borromeo, Pietro Campilli, Stefano Cavazzoni, Mario Cingolani, Giulio De Rossi, Giuseppe e aveva tra gli uomini di spicco Gerolamo e Luigi Meda, Cesare Degli Occhi,Giulio Marchi e altri. Sulla stessa linea si pose a Torino ...
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La questione giovanile: fra oratori, associazioni, movimenti. Dal 1861 alla fine del secolo XX
Luciano Caimi
All’indomani dell’Unità nazionale, nella Chiesa italiana, zeppa d’inquietudini per i sempre [...] undici oratori maschili. Il ‘San Carlo Borromeo’ e il ‘San Luigi Gonzaga’ assumevano il primo, con a capo Cesare Ossicini, Renato Vuillermin, Ercole Chiri ’ di Brescia (ricordiamo Paolo Caresana, Giulio Bevilacqua, Ottorino Marcolini, Carlo Manziana). ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] sant'Ambrogio, san Carlo Borromeo e san Giovanni Battista de' Barbari, Giulio Campagnola, Giovanni Sanuto, I diarii, XXII, 26 marzo 1516, coll.
72-73.
66. Pier Cesare Ioly Zorattini, Ebrei sefarditi a Venezia, in AA.VV., Venezia e la Spagna, Milano ...
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