BARBETTA (Barbetti), GiulioCesare
Antonio Garbelotto
Nacque circa il 1540 a Padova, centro allora rinomatissimo per i suoi musici. S'ignora chi possa essere stato il suo maestro. È tuttavia certo che [...] il liuto era molto coltivato in Padova e le cronache riferiscono i nomi di Melchiorre de Barberis, di Antonio Rota e di Ortensio Perla, padovani di quel tempo, eccellenti nell'arte liutistica. Del B. diciottenne ...
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SABINO, Ippolito
di Alberto Mammarella
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 89 (2017), 2023
Nacque a Lanciano (in provincia di Chieti) attorno al 1540.
I Sabino sono spesso citati come «famiglia [...] per liuto nella raccolta Novae tabulae musicae testudinariae hexachordae et heptacordae, edizione curata dal liutista padovano GiulioCesareBarbetta e pubblicata a Strasburgo da Bernhart Jobin. Fu solo la prima delle circa trenta composizioni ...
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Nome collettivo dato in principio a ogni macchina da gitto e ad ogni congegno da guerra usato prima dell'invenzione della polvere, e, in seguito, alle bocche da fuoco di maggior calibro. Nei documenti [...] guerra di posizione come in campo, e ne scrisse, fu GiulioCesare; nei suoi Commentarii si possono avere indicazioni, non solo sulle sia sull'uno sia sull'altro fianco.
Gl'impianti in barbetta sono ancora più antiquati, e gli ultimi che abbiamo avuti ...
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FORTIFICAZIONE (lat. fortificatio; fr. fortification; sp. fortificación; ted. Festungswerk; ingl. fortification)
Mariano BORGATTI
Renato BIASUTTI
Federico PFISTER
Plinio FRACCARO
Romeo MELLA
Carlo [...] noto esempio di doppia circonvallazione è quello di Cesare ad Alesia: la linea interna aveva lo 1483 per ordine del cardinale Della Rovere (poi Giulio II) e di Sisto IV suo zio (fig usato per le batterie, in barbetta, ma col sottaffusto più basso, ...
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Teatro, teatri
Paolo Puppa
Introduzione: teatro e metamorfosi
A Venezia, luce, acqua e architettura concorrono a delineare uno scenario onirico. Non appena voci umane animano questi luoghi, subito [...] scomposta, capelli e barbetta sudati e scomposti sua sorella, mentre il maestro sordo, all'esordio Cesare Polacco, dirige l'orchestra folle, e Cavalieri in vari Cantini, Testoni, Zorzi e Gherardi, e Giulio Stival si accaparra nel dicembre del '43 il ...
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