Pittore (Venezia 1613 circa - Vicenza 1678), allievo del Padovanino; subì anche influssi bolognesi. Decoratore gustoso, nelle tele di soggetto profano (per es. La suonatrice e la Donna col guanto, pinacoteca di Vicenza) rivela una fresca vena narrativa ...
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MAFFEI, Francesco
Alessandro Serafini
Figlio di Maffio, poco noto pittore vicentino, nacque probabilmente nel 1605 a Vicenza (Rossi, 1991, p. 29; Ridolfi).
Della sua famiglia si conosce ben poco: ignota [...] per l'oratorio di S. Nicola da Tolentino di Vicenza, la cui decorazione pittorica, che lo vide lavorare al fianco del veneziano GiulioCarpioni, si protrasse per altri due anni, con i Miracoli di Perugia e di Foligno (1656) e il S. Nicola e le anime ...
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DE' PIERI (di Pieri, Pieri) Giovanni Antonio
Margaret Binotto Soragni
Nacque a Vicenza il 1º ag. 1671 da Natale e da una Angela (Saccardo, 1981, p. 3; Id., 1983, p. 6) e fu battezzato il 4 agosto seguente. [...] occhi, i nasi le bocche e macchie luministiche" (Id., 1978, p. 223). Si notano inoltre analogie con i disegni di GiulioCarpioni e di Pietro Liberi. La pratica presso l'atelier marinaliano e confermata dal ritrovamento da parte di D. Lewis (1976), di ...
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CITTADELLA, Pietro Bartolomeo
Margaret Binotto
Nato a Vicenza il 23 luglio del 1636 da Francesco e da una non meglio identificabile "Anseletta" (Vicenza, Archivio della Curia vescovile, Registri parrocchiali. [...] perché nulla si conosce della sua attività precedente il trasferimento a Verona. Inoltre, gli esiti di un alunnato presso GiulioCarpioni a malapena si scorgono - diluiti come sono nella ben più pregnante e incisiva assunzione dei modi della corrente ...
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DEL SERA, Paolo
Wolfram Prinz
Figlio di Cosimo, discendente da nobile famiglia fiorentina, nacque a Firenze nel 1617. Certamente ricco - possedeva una villa a Fiesole (Lettere artist., VI, c. 4) - si [...] e che spesso si riunivano in casa sua: tra questi vanno annoverati Carlo Dolci, Niccolò Ranieri, Pietro Bellotto, GiulioCarpioni, Sebastiano Bombelli, l'olandese Livio Mehus e i fiorentini Stefano Della Bella, B. Franceschini detto il Volterrano ...
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PEREZZOLI, Francesco, detto il Ferrarino o Francesco Veronese.
Enrico Maria Guzzo
PEREZZOLI (Perezzolo, Perazzoli), Francesco, detto il Ferrarino o Francesco Veronese. – Nacque a Verona il 5 gennaio [...] di Ferrarino (Dal Pozzo, 1718, p. 188).
Secondo ancora Dal Pozzo (1718, pp. 188 s.), Perezzoli fu allievo del pittore GiulioCarpioni, che teneva bottega anche a Verona, oltre che a Vicenza, e «seguendo il suo stile, ne riportò molta lode»; si recò ...
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PASQUALOTTO, Costantino, detto il Costantini
Chiara Bombardini
PASQUALOTTO, Costantino, detto il Costantini. – Nacque a Vicenza il 31 marzo 1681 (Cappiello, 1974-1975, p. 26) e iniziò la sua carriera [...] per De Pieri. In passato opere del Costantini sono state attribuite a Sebastiano Galeotti, a Francesco Lorenzi o a GiulioCarpioni, e spesso gli è stata contestata una certa ripetizione di moduli e schemi compositivi, per lo più desunti da altri ...
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COZZA, Giovanni
Franco Barbieri
Figlio di Diego e di una non meglio specificata Angelica, nacque a Vicenza il 20 febbr. 1629 (Binotto, 1981, pp. 48 s.; Saccardo, 1981, p. 14); a Vicenza risiedette in [...] da Padova "consua soaza di percuro in tutto ducati sei correnti", di mano appunto del C. "alievo del signor GiulioCarpioni", giudizio che ritroviamo perdurante sino al Settecento (cfr. Baldarini, 1779, II, p. 61).
In tal senso, il progressivo ...
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CADORIN, Matteo, detto Bolzetta
Bruno Passamani
Editore, libraio e stampatore, documentato a Padova dal 1639, di cui quasi nulla si conosce dalla letteratura dei repertori. è qualificato erroneamente [...] teneva bottega, nei pressi dell'università.
Accanto ai rami del Carpioni, che rappresentano a tutt'oggi la parte più qualificata dell' p. 44 e fig. 30; G. M. Pilo, Incisioni di GiulioCarpioni (catal.), Bassano del Grappa 1962, pp. 14-16, 25 s.; ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] Luigi XII con doni d'ogni sorta, da un quadro di Mantegna ai carpioni gardesani. E il re accetta e ringrazia di tanta cortesia. Però fa , non fa danni. Non c'è che da puntare su Giulio II, il quale, preoccupato per la piega assunta dagli avvenimenti, ...
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