La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] in Diogene Laerzio (V, 9-10) e nella epistola di Dionisio diAlicarnasso ad Ammeo (I, 5); le quali notizie, poiché risalgono della poetica di A., Palermo 1910; B. Giuliano, Dommatismo e idealismo estetico nella Poetica di A., in Rivista di filosofia, ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 88 (2017)
ROSSI (De Rossi), Niccolo d'Aristotele de', detto lo Zoppino
Lorenzo Baldacchini
ROSSI (De Rossi), Niccolò d’Aristotele de’, detto lo Zoppino (Zoppino, Niccolò). – Nacque a Ferrara non dopo il 1478. Il padre, Aristotele de’ Rossi, notaio, probabilmente morì in quell’anno. Il nome della madre non ... ...
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Paolo Falzone
Il filosofo greco (Stagira 384-383 a.C. - Calcide 322 a.C.) è citato tre volte nell’opera di Machiavelli. Una particolare attenzione al contesto, onde evitare fraintendimenti, richiede la menzione che occorre nella corrispondenza con Francesco Vettori.
Costui, scrivendo all’amico il 20 ... ...
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Aristotele (Stagira, penisola Calcidica, 384 a.C. - Calcide, Eubea, 322 a.C.) filosofo e scienziato greco. Figlio di un medico del re di Macedonia, nel 367 entrò nell’Accademia di Platone ad Atene e vi rimase per circa un ventennio, fino alla morte di Platone (347 a.C.). In quell’anno, lasciò Atene ... ...
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Filosofo (Stagira 384-83 a.C
Calcide 322 a.C.).
Vita e formazione
Figlio di Nicomaco, medico di Aminta III di Macedonia, A. trascorse i primi anni della sua giovinezza a Pella. Morto il padre, ebbe come tutore un parente di nome Prosseno, di cui poi adottò il figlio. A diciotto anni si trasferì ad ... ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia platonica; dopo la morte di Platone iniziò un periodo di viaggi durante il quale insegnò in molte ... ...
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Stefano De Luca
La mente filosofica più universale dei Greci
Se il filosofo è colui che 'ama il sapere', Aristotele ‒ vissuto in Grecia nel 4° secolo a.C. ‒ ne ha rappresentato la massima incarnazione. La sua attività di ricerca è stata prodigiosa: si è occupato di metafisica, fisica, biologia, psicologia, ... ...
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Aristòtele [STF] (Stagira 384-383 a.C
Calcide 322 a.C.) Filosofo, il massimo dell'antichità. ◆ [STF] Fisica di A.: raccolta da A., che fu massimo cultore anche della "filosofia naturale", nei trattati Fisica (8 libri), Il cielo (4 libri), Generazione e corruzione (2 libri), Meteorologia (4 libri), ... ...
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(Aristotile, dalla forma latina medievale Aristotiles)
Maria C. De Matteis**
Filosofo greco (Stagira 384-383 a. C. - Calcide 322 a.C.); compì i suoi primi studi di filosofia all'Accademia di Platone ove entrò quasi diciottenne, restandovi per un ventennio circa. Alla morte di Platone, andò ad Asso, ... ...
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La fisionomia storica dell'opera di Aristotele si è nell'ultimo quindicennio venuta notevolmente modificando, grazie ai risultati degli studî diretti a ricostruire il processo della sua formazione spirituale. Ricerche di filologi e di storici della filosofia hanno fatto rivivere fasi dell'evoluzione ... ...
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TOMBA (gr. τάϕος, τύμβος, μνῆμα; lat. sepulcrum, locum, tumulus)
Goffredo BENDINELLI
Piero BAROCELLI
Luigi CREMA
Ernst KUHNEL
Vocabolo tecnicamente di ampio significato, indicando nell'uso comune [...] diAlicarnasso (v. mausoleo). Simili monumenti prendono anche il nome di heroon (v.), per il loro aspetto di templi Journal of Roman Studies, 1925; A. Gargana, La necropoli rupestre di S. Giuliano (Viterbo), in Mon. Lincei, XXXIII, iii (1931); R. ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] Una celebre controversia, che ha a lungo diviso Egitto ed Oriente monofisita, fu causata dalle dottrine diGiuliano vescovo diAlicarnasso (che piacquero, nella sua vecchiaia, a Giustiniano), rifugiatosi in Egitto insieme con il predetto Severo; egli ...
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Consiste nell'indicazione del tempo in cui un fatto è avvenuto o un atto è stato compiuto. La data si riferisce generalmente al calendario in uso, ma nella formazione di essa entrano talora altri elementi, [...] certo favore presso gli storici (per es., Dionisio diAlicarnasso e Diodoro Siculo), non fu usata che molto limitatamente o dal I° genna;. - L'uso di cominciare l'anno col primo gennaio deriva dal calendario giuliano e fu in ogni tempo quello in uso ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] ancora gli furono avverse: già nel marzo 1516 la morte diGiuliano de' Medici, al quale soprattutto, più che agli altri Pettenati, Il B. sul valore delle "lettere" e Dionisio d'Alicarnasso, in Studi di filologia ital., XVIII (1960), pp. 69-77.
Per i ...
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I Greci in Asia
Laura Buccino
Poul Pedersen
Marcello Spanu
Roberta Belli Pasqua
Klaus Tuchelt
Alessandra Bravi
La colonizzazione greca in asia
di Laura Buccino
Profilo storico
Periodo minoico [...] greca (Hdt., VIII, 82, 1; 85). La regina caria diAlicarnasso, Artemisia, celebrata da Erodoto per il suo valore e la sua , sorta alle pendici del Monte Micale a sud del teatro.
Bibliografia
A. Giuliano, s.v. Priene, in EAA, VI, 1965, pp. 468-75 ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] e il mastio ottagonale, del tempo diGiulio II, della rocca di Civitacastellana già iniziata, sotto papa di un grande palazzo, nell'A 999) o tentativi di restituzione grafica di celebri monumenti (come il Mausoleo diAlicarnasso o la tomba di ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] II) sia greci (di Libanio per Costante e Costanzo; di Temistio per Giuliano; di Procopio per Anastasio I) l’Ars rhetorica dello Pseudo Dionigi diAlicarnasso), ma talvolta non vi era compreso (come nel trattato di Menandro retore). S. Fornaro, s ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La filosofia politica nel pensiero antico
Federica Pezzoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico antico, caratterizzato [...] malcontento delle province verso la politica “italica” di Augusto e quelli di Dionisio diAlicarnasso prefigurano la collaborazione tra princeps e aristocrazie locali. In età giulio-claudia (14-68 d.C.) Filone di Alessandria elabora poi un concetto ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo classico
Antonio Giuliano
Il periodo classico
In qualsivoglia civiltà artistica si osservano fenomeni che riconoscono come emblematici i fatti iconografici [...] , come Alicarnasso. Autore del progetto urbanistico diAlicarnasso deve essere A. Burford, Craftsmen in Greek and Roman Society, London 1972.
A. Giuliano, Politische Tendenzen und Arbeitseinsatz bei der Errichtung offentlicher Gebäude in Athen in der ...
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giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...
aftartodoceti
aftartodocèti s. m. pl. [dal gr. tardo ᾿Αϕϑαρτοδοκηταί, comp. di ἄϕϑαρτος «incorruttibile» e tema di δοκέω «apparire»]. – Nome con cui, nel sec. 6°, furono designati dai loro avversarî monofisiti i seguaci del vescovo Giuliano...