. È l'inno più celebre della chiesa bizantina, così chiamato (ἀκάθιστος "non seduto"), perché, come il Tedeum della chiesa latina, deve recitarsi in piedi. Consta di un proemio, nel quale Costantinopoli [...] tuttavia le opinioni più diverse, che fanno oscillare la data della composizione di cinquecento anni, dalla morte di Giuliano l'Apostata (363) al regno di Michele III (842-867), e trasferiscono la paternità da Apollinario di Laodicea (sec. IV ...
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Nato verso il 330 ad Antiochia o a Tarso, fu vescovo di Tarso dal 378 fino alla morte, avvenuta verso il 392. S. Girolamo nel De viris illustribus lo accusa d'essere restato estraneo alla cultura classica, [...] specialmente sotto l'aspetto esegetico. Tra i discepoli, vanno ricordati S. Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Confutò Giuliano l'Apostata, dal quale fu ripagato con invettive. Durante gli esilî di Melezio l'autorità di D. crebbe tanto che ...
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Poeta cristiano latino, della cui patria ed età molto si discute. È autore di Instructiones, serie di 80 poesie, in due libri, il primo contro pagani e giudei, il secondo d'ammonimenti ai cristiani; e [...] a persecuzioni e si oscilla tra quelle di Decio, di Aureliano, di Diocleziano; il Ramundo propone l'epoca di Giuliano l'Apostata. La lingua, lo stile e la sintassi sono barbari; la metrica, vorrebbe arieggiare la classica, ma con ignoranza della ...
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. Da una larga e profonda caverna (τὸ πανέιον) che si apre alla base d'un masso calcare alto 30 m. e dove dai tempi più antichi era venerato Pan dio del gregge e della pastorizia, trasse il nome la città [...] Gesù avrebbe fatto erigere davanti alla sua casa in Cesarea una statua al suo benefattore, che fu poi distrutta da Giuliano l'Apostata.
Al tempo dei crociati era sede vescovile. Al presente, dell'antica città, oltre il santuario di Pan e il castello ...
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Figlia maggiore di Costantino il Grande, nata probabilmente dopo Costantino II, forse nel 318. La forma esatta del nome è dubbia. Nel 335 andò sposa al cugino Annibaliano, cesare e rex regum Ponti, che [...] . L'imperatore, giunto dalla Siria in Pannonia per muovere contro Magnenzio, depose Vetranione, creò cesare il cugino Gallo, fratello di Giuliano l'Apostata, e diede a lui in sposa C. (15 marzo 351). Essa partì col marito per Antiochia, dove ebbe una ...
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Nacque verso il 315 a Gerusalemme o nei dintorni, e nel 348 fu eletto vescovo di quella città. A causa della lotta da lui sostenuta contro l'arianesimo dovette andare in esilio tre volte, sotto gl'imperatori [...] Costanzo, Giuliano l'Apostata e Valente: l'ultima volta dal 367 al 378. Ritornato a Gerusalemme poté attendere con relativa calma al suo ministero; morì il 18 marzo del 386. Di lui rimangono una lettera all'imperatore Costanzo, in cui descrive l' ...
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Nato in Sardegna, fu per qualche tempo lettore nella chiesa di Roma e quindi eletto vescovo di Vercelli nel 345. Per il suo atteggiamento contrario alla politica ariana di Costanzo (v. arianesimo) fu esiliato [...] (355-356) prima a Scitopoli e poi in Cappadocia. Solo nel 361 l'editto di Giuliano l'Apostata lo rese alla libertà. Morì nel 370 (o 371?) e la Chiesa lo venera come martire. Secondo S. Girolamo (De vir. ill., XCVI) avrebbe tradotto in latino i ...
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Filologo belga, morto a Oostaken (Gand) il 20 settembre 1945.
Al B. si debbono altri interessanti studî sulle opere di Giuliano l'Apostata (La tradition manuscrite et les éditions des discours de l'empereur [...] Julien, Gand 1929; edizione, con traduzione e commento, dei Discorsi medesimi, Parigi 1932, nella collezione delle "Belles Lettres"), della vita del quale ha anche dato una vigorosa sintesi (La vie de ...
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Archeologo e storico delle religioni, nato ad Alost (Belgio) il 3 gennaio 1868. Studiò a Gand, Bonn, Berlino, Vienna, Parigi. Dal 1889 al 1911 insegnò a Gand istituzioni romane, dal 1899 al 1912 fu conservatore [...] .), 1922. Da segnalare anche le Recherches sur le manichéisme, Bruxelles 1908-1912, le edizioni di Filone (De aeternitate mundi, 1891) e delle lettere di Giuliano l'Apostata (Iuliani imp. epistulae, leges, ecc., in collab. con J. Bidez, Parigi 1922). ...
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Neoplatonico del secolo IV d. C., discepolo di Edesio nella scuola da questo fondata a Pergamo. Divenuto amico dell'imperatore Giuliano l'Apostata nella visita da questo fatta alla scuola pergamena, fu [...] da lui invitato due volte a Costantinopoli, probabilmente perché l'aiutasse nella sua opera di restaurazione del pensiero pagano di fronte al cristianesimo. Ma C. accettò dall'imperatore solo la nomina ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...