La città, che portava il nome semitico di Dura e quello macedonico di Europo, e che era distinta da altre dello stesso nome per mezzo dell'indicazione πρὸς 'Αραβίᾳ ovvero ἐν Παραποταμίᾳ, è stata oggetto [...] definitiva che Dura in questo tempo non fu se non un posto militare abbandonato dalla popolazione civile. Al tempo di Giuliano l'Apostata, la città era già un tratto di deserto.
Lo scavo sistematico di Dura, i ritrovamenti fatti nelle rovine dei ...
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Uno dei colli sui quali sorse Roma. La tradizione antica fa derivare il nome da Caelius Vibenna, condottiero etrusco che qui avrebbe preso stanza all'epoca dei Tarquinî, mentre originariamente il colle [...] dagl'inizî del sec. V, la collega al nome di Giovanni e Paolo che sarebbero stati martiri della persecuzione di Giuliano l'Apostata. Alcuni critici moderni negano la tradizione, ma la questione è ancora molto oscura. Certo nel luogo erano tre case ...
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GALLIENO (P. Licinius Egnatius Gallienus)
Gastone M. Bersanetti
Imperatore romano dal 253 al 260 d. C. insieme col padre Valeriano, poi da solo fino al 268. Di nobilissima origine, nacque intorno al [...] , cercò di attrarlo con la benevolenza nell'orbita dello stato. Ma non cessò dal combatterlo nei principî: precorrendo Giuliano l'Apostata, impugnò contro di esso le armi della polemica, affidata alla filosofia del tempo, nella persona del suo più ...
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. Vasto movimento scismatico che turbò la chiesa d'Africa a cominciare dal sec. IV. La causa immediata fu offerta dalla persecuzione di Diocleziano, ma i motivi dottrinali risalgono ad antiche controversie, [...] 355, e sostituito da Parmeniano; il culto donatista fu vietato e la pace apparentemente ricuperata. Ma con Giuliano l'Apostata (362) i donatisti tornarono alla riscossa, vendicandosi sui cattolici, strappando loro le chiese, di cui, per riconsacrarle ...
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. Col nome di Ambrosiaster Erasmo di Rotterdam indicò l'anonimo autore di un commento all'epistolario paolino, generalmente attribuito a S. Ambrogio, ma da qualche codice e in una citazione di S. Agostino [...] romano.
La data del Commento e delle Quaestiones si stabilisce abbastanza facilmente. L'autore scrive dopo la morte di Giuliano l'Apostata (363), a 300 anni dalla distruzione di Gerusalemme (70), conosce l'invasione della Pannonia da parte dei Quadi ...
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TARSO (in turco Tarsus; A. T., 88-89)
Claudia MERLO
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Città della Turchia, nel vilâyet di Mersina. È situata al margine ovest della piana di Cilicia, a una trentina [...] , Tarso fiorì grandemente, e fu anche notevole centro di cultura.
Speciale predilezione pare abbia avuto per Tarso Giuliano l'Apostata, che voleva farne la capitale della Siria al posto dell'irrequieta Antiochia, e che volle esservi sepolto ...
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. Popolazione germanica, forse originariamente affine ai Vandali. I primi ricordi risalgono al I sec. d. C. (Burgodiones in Plin. Nat. Hist., IV, 99), quando dovevano risiedere ancora nella zona della [...] sud del Meno, fra mezzo a lotte frequenti con i Romani, al tempo dell'imperatore Massimiano (287) e di Giuliano l'Apostata, e continue con i vicini, specie con gli Alamanni e i Chatti, lotte che qualche imperatore romano, come Valentiniano, attizzava ...
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È fra i più antichi scrittori di lingua siriaca e il più importante fra essi. Nacque a Nisibi, sentinella avanzata dell'impero romano nella Siria orientale, fra il 306 e il 307; suo padre, sacerdote idolatrico, [...] che aveva aperta nella sua città poco dopo il concilio di Nicea. Dopo la disastrosa campagna persiana di Giuliano l'Apostata (363), Nisibi passò ai Persiani, ma E. con molti altri concittadini preferì alla sottomissione ai Persiani ntirarsi in ...
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PRUDENZIO CLEMENTE, Aurelio (Aurelius Prudentius Clemens)
Alberto Pincherle
Su di lui, chiamato "christianorum Maro et Flaccus" (Bentley), non abbiamo se non le notizie ch'egli stesso ci dà nel Carme [...] , da renderlo ottimista circa le sorti dell'Impero, e da indurlo a riconoscere anche il bene compiuto, in politica, da Giuliano l'Apostata. Ma P. è poeta dotto: non solo fiero della sua conoscenza del greco, ma interamente radicato nel terreno della ...
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santa La più celebre e popolare delle martiri romane. Il suo nome Hagne (Agne, Agnes, Agna), trascrizione latina dell'aggettivo greco ἁγνή, significa "pura, casta". Confessò la fede, giovanissima, forse [...] volle esser sepolta (354), nel superbo mausoleo tuttora esistente, che accolse anche le spoglie di Elena moglie di Giuliano l'Apostata (360). La basilica, accanto alla quale sorse uno dei primi monasteri romani di vergini consacrate, fu, in progresso ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...