PALLADINO, Giacomo
Francesco Mastroberti
PALLADINO, Giacomo. – Nacque a Teramo nel 1349. L’anno di nascita si ricava dalla sua opera più famosa, il Liber Belial o Consolatio peccatorum, dove si legge [...] giudiziaria che Palladino segue in tutte le sue fasi: dal giudizio di primo grado, presieduto da Salomone a quello di secondo Paris 1820, pp. 78-80; C.F. von Savigny, Storia del diritto romano nel Medio Evo, trad. it. a cura di Emmanuele Bollati, vol ...
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COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] il vescovo usò la scomunica ed ottenne da Giovanni XXII giudizio a lui favorevole. La lettera è conservata parzialmente alla lavoro in cui il C. dimostra una notevole conoscenza del diritto canonico. L'opera dovette avere una notevole fortuna se fu ...
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ADAM, Ognibene (Salimbene) de
Raoul Manselli
Figlio di Guido e di Iumelda de Cassio, nacque a Parma il 9 ott. 1221. Entrato nell'Ordine francescano il 4 febbr. 1238 a Parma, venne accolto dallo stesso [...] chiesa, vanno aggiunte conoscenze (non scarse né comuni) di diritto, di letteratura e di poesia. In conclusione, la . 71-108, con la discussione di F. Bernini, Di un recente giudizio critico su Salimbene,in Belfagor, II (1947), pp. 588-591. Un ...
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JACOVACCI, Cristoforo
Giampiero Brunelli
Nacque a Roma da Giacomo e da Camilla Astalli nel 1499 o nel 1500. Apparteneva alla nobiltà civica romana, a un lignaggio che vantava condottieri e uomini di [...] sottrarre alla Francia un pericoloso alleato. Invece, a giudizio dello J., che rivelava le pressioni di Enrico Napoli 1967, pp. 26, 28; N. Storti, La storia e il diritto della Dataria apostolica dalle origini ai nostri giorni, Napoli 1969, p. 168; ...
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BORROMEO, Vitaliano
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano il 3 marzo 1720, in una delle più nobili famiglie milanesi, terzogenito del conte Giovanni Benedetto e di Clelia del Grillo. Dopo aver compiuto [...] f. 475); il B. non negava allo Stato il diritto di rivedere ogni libro, ma lo rivendicava anche alla Dorotea, confessore privato, accaniti antigesuiti; sostanzialmente positivo era il giudizio del B. sul futuro imperatore Giuseppe II.
Fermatosi a ...
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GIOVANNI
Irene Scaravelli
Fu vescovo di Pavia dall'875 o dall'876, e il secondo della serie dei vescovi pavesi a portare questo nome. Il suo predecessore, Litifredo, è nominato ancora in vita in una [...] e nel contado di Milano, anche il pallio e il diritto, in alcune cerimonie, di farsi precedere dalla crux gestatoria e presso il palazzo regio di Pavia, quando - sulla base di un giudizio emesso dal conte Suppone in un placito dell'aprile - fu data ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] ma bisogna valutarla entro limiti discreti, da rimettersi al giudizio di un uomo "prudente e da bene". Inoltre è egli attribuisce piena autorità anche in materia di principî di diritto naturale, siano o meno rivelabili alla luce delle Sacre Scritture ...
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GAGLIOFFI (de Gallioffis, de Gaglioffis, Gaglioffus), Vespasiano
Paolo Cherubini
Nacque con ogni probabilità a L'Aquila nella prima metà del sec. XV da Antonio Battista e da Pasqua di Pietruccio di [...] l'occasione dal G. e da Giambattista Marin, il diritto di creare nuovi conii e di battere moneta (secondo a Lorenzo de' Medici del 5 ott. 1485 (Pontieri), scriveva che a suo giudizio i fatti dell'Aquila avevano le loro radici a Roma. Lo accerta, d' ...
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DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore di S. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] a Roma, nel 1567 il D. si recò a studiare diritto a Perugia, presso il collegio della Sapienza Vecchia. Entrò qui in la cerchia dell'oratorio.
Nel 1593, forse, sottopose al giudizio del Neri le regole del suo seminario; quando Clemente VIII ...
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GERARDO (Geraldus, Giraldus)
Norbert Kamp
Nacque, probabilmente in Lombardia, intorno al 1150. Non è noto il nome dei suoi genitori né il monastero in cui prese i voti. Non oltre il 1182 succedette all'abate [...] signori di Civita d'Antino, i quali rivendicavano ingiustamente un diritto di patronato sulla chiesa di S. Maria de Pertuso, sui Sicilia, i quali a loro volta fecero pronunciare il giudizio definitivo, favorevole all'abbazia, dai vescovi di Aquino, ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....