Antonio Preteroti
Abstract
Viene esaminata la disciplina del rapporto di lavoro minorile nella prospettiva di una nuova contestualizzazione delle problematiche relative alla capacità del minore a prestare [...] . 75 c.p.c. concernente la legitimatio ad processum – secondo cui «sono capaci di stare in giudizio le persone che hanno il libero esercizio dei diritti che vi si fanno valere» – risolve positivamente il dubbio relativo alla possibilità o meno per il ...
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Sezioni Unite e assegno divorzile
Paolo Di Marzio
Le Sezioni Unite avevano affermato, nel 1990, che il giudizio sul riconoscimento dell’assegno divorzile si divide in due parti, la valutazione dell’an [...] fasi. Una prima fase, relativa all’an debeatur, cioè alla valutazione del se il richiedente abbia diritto alla percezione di un assegno, giudizio da esprimere in considerazione di due parametri: le condizioni economiche dei coniugi e le ragioni della ...
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Enrico del Prato
Abstract
Nella tradizione del diritto civile l’espressione ‘negozio giuridico’ è impiegata per indicare gli atti di autonomia privata: quegli atti di disposizione mediante i quali i [...] » (art. 2730 c.c.). In verità anche con la confessione si può disporre di un diritto, perché, valendo come prova in giudizio, essa può provocare uno spostamento patrimoniale privo di supporto sostanziale, quando il confitente attesti falsamente ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] punto di riferimento: ne dà nel proemio un giudizio d'insieme, facendo caute riserve su certi loro punti ., Milano 1957, pp. 33-35, 90 s., 100 s.; Id., Medio evo del diritto, I, Milano 1954, pp. 533-536; P. Koschaker, Europa und das römische Recht, ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] o di una violazione dei diritti o delle prerogative di un diritto civile, diritto canonico, diritto consuetudinario), ma anche nelle opere di carattere narrativo (dalla Bibbia alle cronache medievali); si tratta di g. di comando, di giudizio ...
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Giorgetta Basilico
Abstract
Le azioni di nunciazione – denuncia di nuova opera e di danno temuto – vengono studiate in una duplice prospettiva: la prima è quella tradizionale, consistente nell'analisi [...] essere l’utilità di una denuncia nel caso di un giudizio di merito già pendente sugli stessi fatti; l’unica di danno temuto, Padova, 1968; Jannuzzi, F., Denuncia di nuova opera. b) Diritto vigente, in Enc. dir., XII, Milano, 1964, 168 ss.; Masi, A ...
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Fernando Bocchini
Abstract
Vengono esaminati i rapporti tra i coniugi derivanti dal matrimonio. Trattasi di rapporti personali e rapporti patrimoniali che attengono, rispettivamente, allo svolgimento [...] del soggetto agente e come tale è sottoposto al giudizio di meritevolezza dell’ordinamento e produce i suoi effetti; neppure essere in contrasto con l’art. 160 (relativo a diritti e doveri inderogabili). Né sono derogabili le norme della comunione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] privato in Italia negli ultimi cinquant'anni, «Rivista del diritto commerciale», 1911, 9, pp. 298, 302, 303).
Anche se questi recisi giudizi erano dati in una logica identitaria e programmatica, necessariamente schematica, di contrapposizione di ...
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DUNI, Emmanuele
Mauro Di Lisa
Nacque a Matera il 24 marzo 1714 dalle seconde nozze di Francesco, maestro di cappella nella città lucana, con Agata Vacca, originaria di Bitonto. Nella sua prima educazione [...] alle opere vichiane. Tuttavia, al di là del giudizio sul D. (che del resto lo stesso Croce accostò Cantù, Storia degli Italiani, I, Torino 1855, p. 225; F. Serafini, Elementi di diritto romano, Pavia 1859, I, p. 54; A. Vannucci, op. cit., pp. 658 ...
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CASTRO, Paolodi
Giuliana D'Amelio
Nacque a Castro, nel Lazio, tra il 1360 e il 1362, da genitori di umile origine; è noto solo il nome del padre, Angelo. Sulla facciata della cattedrale della città [...] soprattutto, la sua rigorosa indipendenza di giudizio. Aspetto, questo, di sicuro rilievo, , L'interessenella sua storia, Lucca 1937, p. 51; E. Bussi, Laformaz. dei dogmi nel diritto comune..., Padova 1939, pp. 25 s., 81, 103, 106, 110, 134, 207, 282; ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....