TERMINE (lat. dies; fr. terme; ted. Befristung o Betagung; ingl. time)
Guido DONATUTI
Diritto romano. - È una clausola aggiunta a un negozio giuridico, per la quale gli effetti di questo si fanno incominciare, [...] il giorno in cui si acquista l'esercizio (dies veniens), non il sorgere del diritto di credito; quindi, se prima della scadenza il creditore non può agire in giudizio, d'altra parte il debitore paga validamente e il pagamento anticipato, anche se ...
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PRESUNZIONE (lat. praesumptio; fr. présomption; sp. presunción; ted. Vermutung; ingl. presumption)
Carmelo SCUTO
Guido DONATUTI
Diritto romano. - Questa parola, in senso tecnico giuridico, designa un [...] si annullano certi atti o si nega l'azione in giudizio, salvo che la legge abbia riservata la prova in , Milano 1906, § 45, p. 432 segg.; N. Coviello, Manuale di diritto civile italiano, Parte generale, 4ª ed., riveduta e messa al corrente dal prof ...
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PLAGIO
Mario PRAZ
Ottorino VANNINI
. La parola "plagio" è stata assunta dal diritto in diversi significati; nel senso cioè di "plagio civile", di "plagio politico" e di "plagio letterario".
Il plagio [...] ) è previsto dal r. decr. legge 7 novembre 1925, n. 1950 sui diritti di autore, che al capo 5° (Sanzioni penali e misure cautelari), art. motivi d'ispirazione equivale a voler introdurre in quel giudizio un fatto estraneo, dal momento che tanto il ...
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PROVA civile (XXVIII, p. 390)
Cesare LA FARINA
L'istituto trova oggi la sua disciplina in parte nel cod. civ. 1942 (essenzialmente nel titolo II del Libro della tutela dei diritti, artieoli 2697-2739) [...] , in corrispondenza dei concetti di azione ed eccezione, fatti costitutivi del diritto (1° comma), da provarsi da chi intende fare valere il diritto stesso in giudizio, cioè dall'attore, e fatti estintivi o circostanze impeditive o modificative ...
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OPERA NUOVA, Denunzia di
Fulvio MAROI
L'operis novi nuntiatio nel diritto romano era un mezzo di difesa preventiva della proprietà nei rapporti di vicinanza.
Rimedio non ignoto all'antico diritto civile, [...] termine il denunziante dovesse dedurre in giudizio il suo diritto di opposizione alla nuova opera. E XVII (1891), p. 114 segg.; V. Vaturi, La operis novi nuntiatio nel diritto romano, in Arch. giur., 1892, p. 449 segg.; F. Arzeri, Sulle inibizioni ...
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RICORSO (XXIX, p. 275)
Ottorino Vannini
Diritto processuale penale (p. 277). - Il ricorso, in materia penale, va considerato sotto due distinti punti di vista: come ricorso in cassazione contro le sentenze [...] della Cassazione per ciò che concerne ogni questione di diritto con essa decisa, e la sentenza del giudice di contro i provvedimenti con i quali, fuori dell'istruzione o del giudizio, si applicano, si modificano, si sostituiscono o si revocano le ...
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PROCESSO DEL LAVORO
Carlo Ghisalberti
(XXVIII, p. 285; App. IV, III, p. 57)
Dopo il riordinamento dell'intera materia a opera della l. 11 agosto 1973 n. 533, scarse sono state le novità normative riguardanti [...] poi hanno contestato certe decisioni, a loro giudizio solo politicamente e ideologicamente motivate, di comportamenti antisindacali del datore di lavoro ai sensi dello statuto dei diritti dei lavoratori definito da quest'ultima legge); la l. 9 ...
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PRESCRIZIONE (XXVIII, p. 201)
Dino MARCHETTI
Il codice civile del 1942, seguendo il modello delle più recenti legislazioni e l'opinione concorde della dottrina, ha disciplinato separatamente gli istituti [...] queste esigenze. Un più lungo termine, però, è previsto per i diritti reali su cosa altrui, che si prescrivono in venti anni (articoli prescrizio1ie o sia intervenuta sentenza irrevocabile nel giudizio penale. Le prescrizioni brevi prima regolate nel ...
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INABILITAZIONE
Emilio Albertario
È un istituto di assistenza per il maggiorenne infermo di mente il cui stato non sia così grave da far luogo all'interdizione, per il prodigo (art. 339 cod. civ.), per [...] Senza l'assistenza del curatore non può stare in giudizio, prendere a prestito, ricevere capitali, rilasciare liberazioni, del curatore, quando questa è richiesta, sono nulli di diritto come quelli dell'interdetto: non è quindi possibile provare che ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] gli altri, da G. Bonacci e C. Caristia. Il giudizio non coglieva l'importanza dell'Istoria civile, che non stava che l'anno seguente gli concesse una pensione annuale "sopra i diritti della Secreteria di Sicilia". Egli non riuscì, però, a ottenere ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....