Il problema è stato studiato in questo ultimo decennio specialmente dal punto di vista fisiologico e chimico-biologico. La maggior parte delle ricerche è stata eseguita su uova di Echinodermi. Le già ricordate [...] 'eredità che sarebbe toccata agli eredi del marito, coloro che venissero in tal modo defraudati possono proporre giudizio per elusione dei propri diritti (V. M. Palmieri).
Da parte della Chiesa cattolica si è avuta la condanna esplicita e definitiva ...
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. Il termine beneficium si trova usato nell'alto Medioevo per indicare il rapporto che si stabiliva quando un proprietario cedeva il suo fondo a un altro - per lo più la Chiesa - ricevendolo poi nuovamente [...] del regno) ai proprî tribunali la cognizione di ogni causa concernente il diritto di nomina ai benefici o i beni di questi. Tale norma non categoria di debitori, quando fosse convenuta in giudizio, non poteva essere condannata al pagamento d' ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] rom., XXX (1921), p. 154 segg.; S. Solazzi, La minore età in diritto romano, Roma 1913; id., Tutele e curatele, in Riv. it. per le per riscuotere capitali col vincolo del reimpiego, per stare in giudizio da attore o da convenuto (art. 318 cod. civ.), ...
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. Sotto la denominazione di c. t. va ricompreso l'insieme dei rimedi che l'ordinamento positivo prevede al fine di assicurare la rispondenza dell'imposizione (e dei singoli atti in cui essa si comprende) [...] secondo grado. Quando poi la Commissione rileva che nel giudizio di primo grado il contraddittorìo non si è costituito nei casi in cui il contribuente affermi essere sopravvenuto il diritto al rimborso, il termine per ricorrere decorre dal rifiuto ...
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PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Diritto romano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] per diritto puro (ius civile) l'obbligazione resta; ma il pretore fornisce al debitore chiamato in giudizio un patto che quest'ultimo, per la difesa da lui prestata nel giudizio di rivendicazione promosso dal cliente, otterrà una parte del fondo che ...
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In diversi Paesi occidentali, ma non ancora in Italia, il dibattito sulla liceità morale e le prospettive legali dell'e. e del suicidio medicalmente assistito si è orientato, grazie ai risultati scaturiti [...] direttive anticipate di trattamento. A seconda dei Paesi, il diritto di non soffrire e di morire con dignità ha implicazioni pratica già tollerata e consentita da anni passando attraverso il giudizio di un tribunale. La ratio della legge era di ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] se per conto del padrone, in nome proprio, di stare in giudizio, di disporre validamente della nave. Di uno schiavo ναύκληρος parla un il conto della sua gestione. A lui compete il diritto di essere retribuito per l'opera sua, poiché il mandato ...
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di Massimo Zaccheo
Il neologismo cartolarizzazione designa, ellitticamente, una tecnica finanziaria, emersa nel mondo anglosassone, nota come securitization. Tale tecnica permette di smobilizzare poste [...] dovrà formulare, a beneficio dei sottoscrittori, un giudizio sulla valutazione del portafoglio effettuata dall'advisor, c.c.), né debba offrire i suoi beni alla soddisfazione dei diritti dei suoi creditori (art. 2741 c.c.). L'identità persona- ...
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L'istituto del d. che consente lo scioglimento del matrimonio per cause diverse dalla morte di uno dei coniugi, è stato introdotto in Italia con la l. 1° dic. 1970, n. 898, che ha profondamente mutato [...] tra i coniugi (che sarebbe discrezionalità intrinseca al giudizio), quanto in relazione alle prove, che possono essere dunque configurato, e in modo più accentuato dopo la riforma del diritto di famiglia, non come sanzione per il comportamento di uno, ...
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(App. III, I, p. 424; IV, I, p. 512; v. anche giudiziario, ordinamento, in App. II, I, p. 1060)
In questi anni il C. s. è stato oggetto di tre successivi interventi di riforma (leggi 3 gennaio 1981, n. [...] il C. venisse in qualche modo ad anticipare il giudizio che è chiamato a rendere successivamente alla promozione dell eletti dal Parlamento in seduta comune, dai due membri di diritto (Primo presidente e procuratore generale della Corte di Cassazione) ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....