Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] c) la liberazione della donna e la tutela dei suoi ‘diritti riproduttivi’. Un caso esemplare di politica di controllo delle n. una sentenza del tribunale, emessa a seguito di un giudizio che si svolge con le forme del procedimento di rettificazione ...
Leggi Tutto
Ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza; anche l’effetto, il risultato dell’operazione stessa.
DirittoDiritto civile
Modo di estinzione delle obbligazioni che si verifica [...] c. giudiziale può aver luogo, nel corso di un giudizio, a opera del giudice, purché si tratti di debiti ristabilire l’equilibrio turbato da altro dazio o provvedimento fiscale. Si chiamano diritti di c. (o tasse di c.) vari tributi di conguaglio, ...
Leggi Tutto
Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] Bonalumi, oltre a varie opere di L. Fontana e P. Manzoni.
Diritto
L’o. del negozio giuridico è l’interesse o gli interessi che le o no di questi requisiti rende possibile il giudizio circa la rispondenza dei negozi ai contenuti delle diverse ...
Leggi Tutto
Filosofo e storico (Mariano presso Pozoblanco, Cordova, 1490 - ivi 1573); studiò ad Alcalá, e quindi (1515) a Bologna, dove ebbe come maestro P. Pomponazzi. Fu poi per alcuni anni (1523-27) a Carpi e a [...] che gli valsero la fama di "Tito Livio spagnolo" e il lusinghiero giudizio di Erasmo, ma in realtà opere deboli e prive di critica. S. nel Nuovo Mondo e sui diritti dei conquistatori: egli sostenne come derivante dal diritto umano e divino la ...
Leggi Tutto
Nome latinizzato del poeta ed erudito fiammingo Josse de Rycke (Gand 1587 - Bologna 1627). Studiò filosofia e diritto a Douai, ma si dedicò poi esclusivamente alle lettere, e nel 1606 pubblicò la prima [...] e nel 1627 fu nominato professore di eloquenza all'univ. di Bologna, ma morì dopo pochi mesi. Vario è stato il giudizio sulla sua opera poetica, ma unanime l'apprezzamento per la sua attività di erudito (Primitiae epistolicae ad Italos et Belgas, 3 ...
Leggi Tutto
1. Tribuno della plebe (456 a. C.). Ottenne per i tribuni il diritto di convocare il senato; secondo la tradizione sarebbe autore della lex Icilia che dichiarava ager publicus l'Aventino. Fidanzato di [...] Claudio e dopo la morte di lei sollevò il popolo, occupò il Monte Sacro e trattò col senato, ottenendo la citazione in giudizio di Appio Claudio e l'immunità per quelli che avevano preso parte all'insurrezione. La sua figura è però in gran parte ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo (Büdingen, Assia, 1712 - Zuilestein, Paesi Bassi, 1757). Discepolo di G. Bernoulli, prof. di filosofia e di matematica all'univ. di Franeker, poi (1748) bibliotecario del principe [...] d'Orange, infine (dal 1749) professore di filosofia e diritto naturale all'Aia. Come filosofo, K. professò le teorie di minima, ricollegabile al principio di continuità: al giudizio dell'Accademia berlinese delle scienze favorevole al Maupertuis, ...
Leggi Tutto
Giurista (Parma 1883 - Bologna 1963). Professore universitario dal 1911 al 1953, insegnò diritto processuale civile nelle università di Camerino, Perugia, Parma, nella Bocconi di Milano, dove tenne anche [...] principali: Il giudizio civile con pluralità di parti, 1911; Dei contratti sulla pratica commerciale, 1931; Dei contratti di alimentazione a titolo oneroso, 1935; Profili pratici del diritto processuale civile, 1938; Diritto processuale civile (1a ...
Leggi Tutto
Giurista italiano (Genova 1909 - Roma 2000). Prof. di diritto internazionale nelle univ. di Cagliari, Modena, Torino, Roma; giudice (1964-76) della Corte di giustizia delle Comunità europee; membro (dal [...] international; presidente (dal 1984) dell'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato; socio corrispondente dei Lincei (dal 1991). Opere principali: Il giudizio di delibazione (1939); L'efficacia della legge nello spazio (1952 ...
Leggi Tutto
Giurista italiano (Milano 1913 - Roma 1980). Prof. univ. dal 1942, ha insegnato diritto tributario nell'univ. di Roma. Opere principali: La rinuncia agli atti del giudizio (1937); La prova a futura memoria [...] (1937); Case law e "stare decisis" (1938); L'onere della prova (1941; rist. 1966); Esecuzione forzata (1953); Corso di diritto processuale civile (2 voll., 1959-61); Corso di diritto tributario (1970; nuova ed. 1974). ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....