ANSPRANDO, re dei Longobardi
Hanno Helbling
Nato nel 660 o nel 661, "vir sapiens et inlustris" (Pauli Historia, p. 219), A. è uno di quei personaggi della storia longobarda di cui è possibile valutare [...] e non si parlò più di restaurare la dinastia a cui spettava il diritto di successione.
Il regno di A. non durò più di tre dedicatogli si diffonde nelle più alte lodi, confermando il giudizio di Paolo Diacono che vide in lui un'intelligenza politica ...
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SYNDICUS
BBeatrice Pasciuta
I syndici erano i rappresentanti delle universitates, le città demaniali, da esse costituiti appositamente per rappresentarle nei giudizi sia civili che penali. La Const. [...] personalmente dal sovrano la conferma della sentenza data in quel primo giudizio (Acta Imperii inedita, pp. 633-634).
Fonti e Bibl sul commento di Sinibaldo dei Fieschi, "Rivista di Storia del Diritto Italiano", 61, 1988, pp. 65-76; F. Belvisi, ...
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mundeburdio
Nei regni romano-barbarici, l’alta protezione del re (mundium regis), ossia diritto di tutela regia, cui ricorrevano coloro che ne beneficiavano per legge, come le vedove, gli orfani, i poveri, [...] (non protetti dal diritto), e gli enti o le persone ai quali era stato concesso per privilegio (per es. vescovi, chiese o enti ecclesiastici). Per i reati commessi contro persone protette dalla tutela regia, il giudizio competeva al tribunale del ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....