CARRARA DEI VASCONI, Gerardo (Gerardo da Bergamo)
Marco Palma
Nacque a Serina (Bergamo) verso la fine del sec. XIII. Come egli stesso afferma in uno schema di testamento conservato all'Archivio capitolare [...] beate era preclusa la visione divina fino al giorno del giudizio, urtava contro la comune e da tempo radicata dottrina dell concessione agli eremitani, da parte di Giovanni XXII, del diritto di stabilirsi presso la basilica pavese. Il 25 marzo dello ...
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BEVILACQUA, Bonifazio
Gaspare De Caro
Figlio del conte Antonio, gentiluomo di Alfonso II d'Este e governatore di Modena, e di Isabella di Alberto Turchi, nacque a Ferrara nel 1571. Compì gli studi giuridici [...] nell'università ferrarese, addottorandovisi in diritto civile e canonico presumibilmente nel 1590; in questo stesso anno , sia quella di Guido Bentivoglio, che lo ripagò con un pesante giudizio delle sue Memorie (p. 67).
Al conclave del 1623 il B ...
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EGIDIO da Perugia (Aegidius Spiritalis)
Raniero Orioli
Nacque, forse a Deruta presso Perugia, nella seconda metà del sec. XIII.
Le notizie biografiche su di lui sono alquanto scarne. Il Pellini, nella [...] maggio 1326, in cui E. viene autorizzato a recedere da un giudizio da lui promosso contro il Poggi, sulla base di non meglio precisate e nell'elezione dell'imperatore tedesco.
Anche il diritto civile conforta E. nel proprio asserto, quando afferma ...
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BRESSA, Giuseppe Maria (al secolo Angelo Pietro)
Pietro Zovatto
Nato a Venezia il 26 apr. 1742 dal patrizio Pier Girolamo e da Orsola Morosini, entrò tra i benedettini nel monastero di S. Giorgio Maggiore, [...] insegnato retorica, umanità e greco, ricoprì la cattedra di diritto canonico.
Istituì a Portogruaro, il Monte di Pietà, i è il tempo, se ne debba attendere l'irrevocabile giudizio"); e soprattutto si mostrò sempre alieno dalla polemica anticuriale e ...
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BERNARDO MARIA da Napoli (al secolo Severo Antonio Giacco)
Nicola De Blasi
Nacque a Napoli il 28 sett. 1672, da Domenico e da Anna Corbo. Iniziò i suoi studi umanistici presso i gesuiti e dimostrò ben [...] - tenne per sette anni il lettorato di filosofia, teologia, diritto canonico e sacra eloquenza. Intorno al 1717 passò al convento uno per chiedere il parere di B.: e ne ebbe giudizio favorevolissimo. A lui il Vico sottopose anche l'epitalamio Giunone ...
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CHERUBINI, Laerzio
Marco Palma
Nacque a Norcia intorno alla metà del sec. XVI. Nel 1606 era infatti sui cinquant'anni, come informa Giovanni Pietro Caffarelli nelle sue notizie sulle famiglie romane, [...] povero fante" a Roma, dove conseguì la laurea in diritto e cominciò una brillante carriera di avvocato penalista e immediate della sua professione (si veda in proposito l'equilibrato giudizio del Cocquelines nella sua prefazione, p. 2 n. n.). ...
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CESI, Angelo
Luigi Cajani
Nacque a Roma nel 1530 da Venanzio Chiappino o da Filippa Uffreduzzi, nobile di Todi. Appartenne al ramo dei Cesi discendenti da Pier Donato, figlio del capostipite Pietro. [...] la quale commissionò al Faenzone un grande affresco sul Giudizio universale, spendendovi 10.000 scudi. Altri 30.000 scudi base alla quale il clero, dopo una lunga controversia sul diritto all'esenzione fiscale, si impegnava a pagare ogni anno ...
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BALSAMO
Alessandro Pratesi
Decimo abate della SS.ma Trinità di Cava de' Tirreni, successe al beato Pietro II, che lo aveva designato per l'alta carica tre giorni prima di morire, il 13 marzo 1208. Prima [...] Pietro Mannarino, stratigoto di Salerno, dovette sospendere il giudizio in corso contro un vassallo del monastero, reo di minore età di Federico II, erano riusciti a far trionfare sui diritti dell'abbazia le loro pretese. Già il 31 luglio 1208 una ...
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CORRER, Pietro
Giorgio Fedalto
Figlio del senatore veneziano Angelo, fratello di Natale, Paolo e Filippo, nel 1265 il C. risultava pievano di S. Apollinare e dal 1267 primicerio della chiesa di S. Marco; [...] anno successivo, infatti, il C. era citato a comparire in giudizio, per discolparsi dalle ingiurie inferite a Pietro di Aldinello, figlio Tuttavia, poiché gli Occidentali ritenevano che il diritto stesse dalla loro parte, i rispettivi prelati ...
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ARCELLA, Fabio
Gaspare De Caro
Nacque, a Napoli alla fine del sec. XV, da una famiglia di origine piacentina, iscritta alla nobiltà del seggio di Capuana. Trasferitosi a Roma, nel dicembre 1527 fu nominato [...] dall'opposizione delle magistrature napoletane all'esercizio del diritto di spoglio, che comportava l'estensione della quali fu invitato a partecipare, fece pesare il suo giudizio nelle decisioni relative alla campagna contro il Turco e tentò ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....