COLONNA, Giacomo
Daniel Waley
Nacque intorno al 1250 da Oddone di Giordano, del ramo di Palestrina, e da Margherita Orsini. Poco si conosce dei suoi primi anni: indirizzato alla carriera ecclesiastica, [...] 'agosto 1293 da parte dei due cardinali Colonna, con pieni diritti su quella città e le sue terre, rappresentò una significativa la legittimità dell'elezione del pontefice, appellandosi al giudizio di un concilio generale della Chiesa. Lo stesso ...
Leggi Tutto
LUIGI (Aluigi) Gonzaga, santo
Silvano Giordano
Nacque a Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, il 9 marzo 1568, primogenito di Ferrante del ramo di Luzzara e Castiglione delle Stiviere e di Marta [...] in favore del fratello Rodolfo alla primogenitura e al diritto di succedere nel Marchesato di Castiglione delle Stiviere. Il fino alla morte, e quindi dopo la morte e nel giudizio particolare.
Nel settembre 1589, su richiesta della madre, reggente ...
Leggi Tutto
BUONAFEDE, Appiano (al secolo, Tito Benvenuto)
Giambattista Salinari
Nacque a Comacchio il 4 genn. 1716 da Fausto, appartenente a famiglia patrizia, e da Nicolina Cinti. Fece i primi studi nella città [...] maggiore fama su tale tema e quindi giudicarle al lume del diritto naturale delle genti; la seconda parte invece esamina le narrazioni sulle altre opere del B., è valido senz'altro il giudizio del Croce, secondo cui esse sarebbero il prodotto di "un ...
Leggi Tutto
Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] di tanti nostri giudicati, che cioè la parte in giudizio è generalmente se non addirittura sempre menzognera» (Il Vangelo durata anni nasceva «una relazione che non può non generare diritti» e che non vedeva una «inconciliabilità totale tra la ...
Leggi Tutto
INGHIRAMI, Gimignano
Isabella Gagliardi
Nacque a Prato nel 1370 da Niccolò di Tedaldo, notaio appartenente al ramo pratese di un'antica famiglia di origine volterrana.
L'I. proveniva da una schiatta [...] L'I. seguì le orme paterne dedicandosi allo studio del diritto, ma preferì consacrarsi alla carriera ecclesiastica.
Della giovinezza dell giudicava, che ciascuno volentieri rimetteva ogni causa al suo giudizio" (p. 125). Al di là dell'evidente intento ...
Leggi Tutto
CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] disposizione del governo. Ma essi riuscirono ad eludere il giudizio sottraendosi con la fuga alla libertà provvisoria concessa attraverso il principio del vescovo di Coira sul diritto della gerarchia ecclesiastica romana a giudicare chiunque ...
Leggi Tutto
BOLOGNETTI, Alberto
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna il 28 luglio 1538, da Francesco e da Lucrezia Fantuzzi. Addottoratosi in diritto nel giugno 1562, ottenne subito la lettura di institutiones nello [...] peraltro non era tanto di natura personale, come ritennero alcuni biografi del diplomatico gesuita, ma nasceva soprattutto dall'opposto giudizio dei due sui nuovi orientamenti della corte polacca dopo la morte di Ivan il Terribile. Le condizioni di ...
Leggi Tutto
FASSITELLI, Alessandro (Alessandro da Sant'Elpidio)
Carla Casagrande
Nacque probabilmente a Sant'Elpidio (oggi Sant'Elpidio a Mare, in prov. di Ascoli Piceno) nella seconda metà del sec. XIII. Il cognome [...] questo documento, che, in nome del principio dell'immunità ecclesiastica, negava ai tribunali laici il diritto di sostituirsi a quelli ecclesiastici nel giudizio dei religiosi colpevoli, il F. si accostò a quello che sarà in seguito il tema dominante ...
Leggi Tutto
CICOGNANI, Amleto Giovanni
Luciano Osbat
Nacque a Brisighella, in provincia di Ravenna (e diocesi di Faenza) il 24 febr. 1883 da Guglielmo e da Anna Cerioni. Frequentò le prime tre classi ginnasiali [...] , si pervenne alla pubblicazione a Roma delle Fonti dei diritti e discipline orientali e alla prima stesura della maggior parte padri conciliari nel corso dei loro dibattiti e che, a giudizio dei due pontefici, erano direttamente in relazione con il ...
Leggi Tutto
D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] dottrinali finalizzati alla corretta soluzione dei singoli casi e al giudizio sulle singole azioni umane, il D. comincia la sua , nelle scuole, per la conoscenza che il D. aveva del diritto e per l'autorità di cui godeva presso la Curia romana. Egli ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....