D'ANDREA, Girolamo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 12 apr. 1812 dal marchese Giovanni, esponente di una delle famiglie di più antica nobiltà del Regno meridionale, e da Lucrezia Rivera, anch'essa [...] dell'epoca, anche se poco della serenità di giudizio del Parchetti si può cogliere nel Saggio analitico... Papato e del principio d'autorità e in una rivendicazione del diritto di disobbedienza: posto in questi termini, il caso rischiava di aprire ...
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ENRICO da Susa, detto l'Ostiense (Hostiensis, Henricus de Segusio o Segusio)
Kenneth Pennington
E., che fu il canonista più importante e brillante del secolo XIII, nacque a Susa (od. prov. di Torino) [...] in base al semplice calcolo dei manoscritti superstiti. Ogni scrittore di diritto canonico o romano dopo E. conosceva la sua Summa e la , che Baldo non intendeva dare in questo passo un giudizio generale sul pensiero di E., ma esprimeva soltanto il ...
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CASTIGLIONE, Sabba (da)
Franca Petrucci
Nacque a Milano con ogni probabilità il 5 dic. 1480 da Giovanni, della nobile e importante famiglia, e da Livia Alberici, secondo C. Castiglione (Un maestro di [...] che la fine del mondo sia alle porte e che il giudizio universale sia imminente. Il C. non può negare che la Rocca di Corneliano, Istituzioni dell'Ordine gerosolimitano, in Riv. di storia del diritto ital., XIV (1941), pp. 84, 93; A. Campana, A. ...
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BARBARO, Daniele Matteo Alvise
Giuseppe Alberigo
Figlio di Francesco e di Elena di Alvise Pisani, nacque a Venezia l'8 febbr. 1514 (Archivio di Stato di Venezia, Libro d'oro - nascite, Index).
La famiglia, [...] scrisse alla madre del B. per ringraziare dei buon giudizio che essa aveva dato dei suoi scritti religiosi. L' della missione del B.: si sa che egli tornò a Venezia con il diritto di fregiarsi nel proprio stemma della rosa inglese e con il dono di ...
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ERCHEMPERTO
Massimo Oldoni
Di questo monaco cassinese del sec. IX, scrittore e poeta in latino, la cui opera cronistica è stata a buon diritto definita dalla Westerbergh "the chief historical source [...] : odio, ambizione, avidità, paura. Tale fu, di fatto, la società dell'Italia meridionale".
Com'è questa società, così sono i giudizi di E., tutti rivolti più facilmente all'odio, ove si condannano i cattivi sacerdoti e si salvano i forti guerrieri (è ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] avvenuto superamento del sensismo e del razionalismo settecenteschi. A giudizio del C. la crisi del razionalismo offriva uno di un disegno di legge per la trasformazione in proprietà dei diritti d'uso sul beni feudali in Sardegna. Nel medesimo anno ...
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ALTEMPS, Marco Sittico
Boris Ulianich
Nacque nel castello di Hohenems (da cui il nome di famiglia, che fu italianizzato in Alta Emps trasformandosi poi in Altemps) il 19 ag. 1533. Suo padre Wolfgang [...] vi si diceva - a vescovo coadiutore di Costanza con diritto di successione.
L'azione intrapresa dall'imperatore venne ad urtare quale divenne una vera potenza finanziaria e fondiaria.
Un giudizio conclusivo sulla personalità dell'A. dal punto di vista ...
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DURINI, Angelo maria
Nicola Raponi
Nato a Milano il 24 maggio 1725, figlio del conte Giuseppe e della contessa Costanza Barbavara, fece gli studi di umanità dai barnabiti di S. Alessandro a Milano. [...] questi pensò di imprigionare anche il nunzio.
Diversamente dal giudizio della Curia, il D. non nascondeva la sua nel quale lo esortava a invitare i vescovi alla difesa dei diritti della Chiesa e della fede cattolica. L'enciclica fu pubblicata dal ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] accuse, travisamento dei fatti, apriorismo, sicurezza assoluta di giudizio), il C. lo segue passo per passo, chiarendo accenni efficaci al rispetto della coscienza (la persona umana ha diritto a non subire coazioni esterne nei suoi rapporti con Dio), ...
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DIAVOLO
J. Baschet
Si considerano d. le creature angeliche decadute, chiamate anche demòni - termine di origine diversa ma di uguale significato nel Medioevo -, o ancora creature come Leviatano, Belzebù, [...] nelle rappresentazioni dell'inferno (Baschet, 1990). Sia la posizione seduta e frontale sia il diritto al trono sottolineano questa preminenza nel Giudizio universale della cattedrale di Torcello e più ancora in quello di Sainte-Foy a Conques ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....