ARIOALDO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Duca di Torino, ariano, appartenente alla nobile stirpe di Caupo, aveva sposato, nel secondo decennio del sec. VII (non dopo il 615-616 comunque), la figlia [...] da lui relegata a Lumello, dove rimase per tre anni finché un giudizio di Dio non ebbe provato la sua innocenza.
Fonti e Bibl.: Pertarito nella lite fra Parma e Piacenza, in Studi di storia e diritto in onore di A. Solmi, II,Milano 1941, pp. 97-151 ...
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LOTARIO da Cremona
Luca Loschiavo
Nacque sul finire degli anni Sessanta o, al più tardi, nei primi anni Settanta del XII secolo da una nobile e potente famiglia di Cremona. Si ritiene generalmente che [...] ovviamente di un troppo esiguo materiale per poter esprimere un giudizio sul livello del suo insegnamento. Né si dovrebbe però volere dei potenti, di conoscere poco e male il diritto dei canoni tanto da meritare la reprimenda di Innocenzo III ...
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COLONNA, Giacomo, detto Sciarra
Daniel Waley
Figlio di Giovanni di Oddone, del ramo di Palestrina della famiglia, e di una Orsini, nacque probabilmente poco prima del 1270.
Il passo del Chronicon Parmense [...] il C. subì la privazione delle proprietà e dei diritti disposta dalla bolla di Bonifacio VIII del 23 maggio di responsabili del crimine di Anagni, lo scomunicava e lo rinviava al'giudizio della corte pontificia. Un decreto della città di Roma, del ...
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BONINO, Alessandro (Alessandro d'Alessandria)
Raoul Manselli
Nato in Alessandria intorno al 1268, entrò nell'Ordine francescano e fu mandato a Parigi per compiervi gli studi filosofici e teologici; fu [...] attinta di seconda mano in particolare dalle opere di diritto canonico, e precisamente dal Decreto, dalle Decretali e contemporanei. Il Tractatus ci permette anche di poter avanzare qualche giudizio sulla posizione del B. in seno alla cultura sua ...
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CARDINALI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Roma l'8 giugno 1879 da Fortunato e da Marianna Ricci. Di famiglia borghese non disagiata né incolta, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università di [...] sé il sottotitolo: "Ricerche di storia e di diritto pubblico"; e sin dalla prefazione, d'altronde, il graccani (in Atene eRoma, n.s., [1921], p. 211 n. 1). Giudizio parimenti favorevole formularono anche P. Fraccaro (cfr. Opuscula, II, Pavia 1957, p ...
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BOCELLI, Arnaldo
Renato Bertacchini
Nacque a Roma il 1° giugno 1900, da Ferruccio, funzionario presso il ministero delle Poste, e da Almerina Farina, in una famiglia di origine parmense (i Bocelli avevano [...] di Gobetti, Salvemini e Silone durante la dittatura fascista il diritto di impersonare la "nostra vera e propria letteratura della Resistenza di C. E. Gadda, Il giudizio universale di Papini. Severi anche i giudizi sulla neoavanguardia, il Gruppo 63 ...
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Nacque a Milano il 4 nov. 1881 da Carlo, negoziante di legnami, e da Anna Isola. La convinta religiosità dei genitori lascerà un'impronta profonda sulla personalità della C., spingendola a privilegiare [...] si sarebbe schierato, ad esempio, nel 1905 in favore della concessione del diritto di voto alle donne, avversato invece da L'Azione muliebre.
Il "scuola rinnovata" della Pizzigoni espresse un giudizio negativo, per l'eccessiva rigidità nella ...
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BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] Parigi (1285); tornato in Italia, insegnò logica, filosofia e diritto canonico nelle scuole dell'Ordine, a Todi, Roma, Firenze umana specie nel contesto sociale, con moderazione di giudizio e senso della convivenza civile che si adattavano benissimo ...
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ANTONI, Carlo
Michele Biscione
Nato a Senosecchia (Trieste) il 15 ag. 1896, era studente in Francia allo scoppio della guerra mondiale. Riparò in Italia, e a Firenze, dove riprese gli studi di lettere, [...] che studiava, dava all'A. quella sicurezza di giudizio che, come osservava O. Vossler, ha perfino stupito Pontaniana, n. s., VIII (1960), pp. 1-7; L. Salvatorelli, Il diritto naturale, in La Stampa, 4 sett. 1959; P. Piovani, L'ultimo libro di ...
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GAROFALO, Raffaele
Paolo Camponeschi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1851 da Giovanni, di un'antica famiglia di origine catalana, e da Carolina Zezza di Zapponeta.
Terminati nel 1872 gli studi di giurisprudenza, [...] , egli tacciava la nozione di recidiva di astrattezza e di reverenza alla scuola classica del diritto penale, in quanto, nel giudizio, la reiterazione dei reati avrebbe dovuto essere considerata insieme con la valutazione della personalità dell ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....