AMADEO, Giovanni Antonio
Edoardo Arslan
Architetto e scultore, nacque a Pavia attorno al 1447, figlio di un Aloisio che nel 1450 fece testamento lasciando eredi universali i figli Giovanni Protasio, [...] si occupa del disegno degli stalli del duomo di Milano e dà un giudizio sull'ampliamento del duomo di Como. Nel 1511 egli perdona, con atto e chiaroscurale, che si può a buon diritto chiamare cinquecentesca.
Del pittore Giovanni Protasio Amadeo, ...
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BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] e quindi costituisce una scala di valutazioni e di giudizi, un problema storicamente eminente quale è quello del . 609-670; del 1935 il Saggio sul diritto e sullo stato,nella Riv. internaz. di filosofia del diritto,XV(1935), pp. 328-376; del 1937 ...
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FINOCCHIARO APRILE, Andrea
Giuseppe Sircana
Nacque a Lercara (Palermo) il 26 giugno 1878 da Camillo e da Giovanna Sartorio. Laureatosi in giurisprudenza e conseguita la libera docenza, insegnò storia [...] natura reazionaria del fascismo, espressione - a suo giudizio - degli interessi del capitalismo settentrionale contro il Mezzogiorno alle armi; il F., che pure aveva proclamato il diritto dei Siciliani di renitenza alla leva, dovette dissociarsi da ...
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CANZIO, Stefano
Bruno Anatra
Nacque il 3 genn. 1837 a Genova dall'architetto e scenografo Michele e da una Piaggio. Sembra che sui 15 anni abbia seguito, presso gli scolopi, le lezioni di p. Smuraglia, [...] morte di Mazzini, questa volta con Quadrio, prima per i giudizi poco lusinghieri espressi nei suoi riguardi da Garibaldi nel suo I del porto ed aggiungeva: "non si deve più negare il diritto che ci siano camere del lavoro [va ricordato che, nel ...
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COGLIOLO, Pietro
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Genova il 29 marzo del 1859 da Ignazio e da Emilia Paroli. Laureato in giurisprudenza nell'università di Roma, il C. vinse nel 1880 la cattedra di pandette [...] , nelle quali si è svolto il fatto sottoposto a giudizio" (così nella prefazione alla sesta edizione dei suoi Scritti Brugi, indicati nel testo, ed oltre alle numerose opere di diritto civile e commerciale in cui sono riferite, spesso polemicamente le ...
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CABRERA, Bernardo
Ruggero Moscati
Figlio di Bernardo (III) morto nel 1368 e di Margherita di Foix, divenne, giovanissimo, il capo di uno dei casati più prestigiosi dell'alta nobiltà catalana. La famiglia [...] , né storicamente fondate, fragili basi avevano anche i diritti al vicariato da parte di Bianca di Navarra, dopo regina, mentre il C. sembrava disposto a rimettersi al giudizio della missione catalana inviata nell'isola circa il suo dissidio ...
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PETRUCCI, Pier Matteo
Sabrina Stroppa
PETRUCCI, Pier Matteo. – Nacque a Jesi il 20 maggio 1636 da Giambattista Petrucci, d’antica nobiltà senese, e da Aurelia Stella.
Dopo la morte del padre intraprese [...] studi di diritto, conseguendo a sedici anni la laurea in utroque iure nell’Università di Macerata; rientrato a Jesi, stampa, nella terza parte delle sue Poesie (1675): sono Il giudizio universale, rappresentato presso i Filippini di Jesi nel 1664; L’ ...
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BARBAVARA, Francesco
Nicola Raponi
Apparteneva a un ramo della famiglia novarese dei Da Castello, patrizi di nobiltà piuttosto recente che, come eredi dei Biandrate, tuttavia, rivendicavano il possesso [...] gli diede in moglie una sua parente, Antonia Visconti, col diritto di aggiungere il nome dei Visconti a quello dei Barbavara, nozze, il 14 febbr. 1417, il conte Francesco Carmagnola.
Un giudizio definitivo sulla figura e l'opera del B. non si ha ...
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BUSENELLO (Businello, Bosinello), Giovanni Francesco
Martino Capucci
Nacque a Venezia il 24 sett. 1598 da Alessandro e da Laura Muscorno, in una famiglia ricca e influente, della quale più volte evoca [...] difendeva - secondo la prescrizione mariniana - il preminente diritto di dilettare i gusti correnti. L'attività letteraria, categorico dei vizi del tempo elencati con acredine esce un amaro giudizio conclusivo: "Questa xe la più trista e grama età / ...
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CAPECE, Scipione (Scipio Capycius)
Giovanni Parenti
Signore di Antignano e di San Giovanni a Teduccio, nacque a Napoli nel 1480, circa, primogenito (Ammirato) o secondogenito (Ametrano) del celebre giurista [...] , verso la fine del 1544, essendo stato convocato in giudizio, con Cesare da Bologna, in una causa civile contro Giovan del fratello Muzio e di un cugino, l'abate Francesco, ai diritti sulla cappella di S. Giorgio nella chiesa di S. Domenico Maggiore, ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....