ALBERONI, Giulio
Romolo Quazza
Nacque il 21 maggio 1664 a Piacenza, primo di sei figli, da Giovanni Maria e da Laura Ferrari, di umile condizione. Morto il padre il 16 giugno 1676, divenne sacrestano [...] Clemente XI istituiva una congregazione cardinalizia per il giudizio sull'A., furono istruiti contemporaneamente due processi: 1721), il Sacro Collegio riconobbe all'A, il diritto di partecipare al conclave. Spedita la comunicazione relativa all ...
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ERCHEMPERTO
Massimo Oldoni
Di questo monaco cassinese del sec. IX, scrittore e poeta in latino, la cui opera cronistica è stata a buon diritto definita dalla Westerbergh "the chief historical source [...] : odio, ambizione, avidità, paura. Tale fu, di fatto, la società dell'Italia meridionale".
Com'è questa società, così sono i giudizi di E., tutti rivolti più facilmente all'odio, ove si condannano i cattivi sacerdoti e si salvano i forti guerrieri (è ...
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BAFFI, Paolo
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Broni, nell’Oltrepò pavese, il 5 agosto 1911, figlio unico di Giovanni e di Giuseppina Lolla. Il padre, figlio di un piccolo coltivatore, morì quando Paolo [...] senso moderno, intesa cioè non più come indipendenza di giudizio ma come libertà di prendere decisioni conformi al proprio dell’Osservatorio Giordano Dell’Amore sui rapporti tra diritto ed economia. Sempre nel 1988 fu nominato vicepresidente ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] "Christoforus de Landinis" e suo fratello "Ptolomeus" come studenti di diritto a Pavia (Codice diplomatico dell'Università di Pavia, II, 1, non ci è pervenuto, Institutiones ad Platonicam disciplinam al giudizio del L. e di Cosimo de' Medici, che gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] , non basta a renderla vera (né in fatto né in diritto, cioè né in psicologia né in logica) […]» (Epistolario, cit ma anche tra gli scienziati), un’aperta ostilità. A suo giudizio, Kant avrebbe scambiato, per es., come «condizioni universali ...
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CANCELLIERI, Francesco
Armando Petrucci
Nacque a Roma da Pier Tommaso, di famiglia mediocre, e da Costanza Magnoni, il 10 ott. 1751. Fu dal 1762 allievo delle scuole gesuitiche del Collegio Romano, [...] ufficiale, preciso fino nei minuti particolari e privo di ogni sia pur minimo giudizio di carattere politico; l'altro, invece (ms. 2131), copiato in del resto non aveva mai appartenuto a pieno diritto), senza potersi inserire, anche per i limiti ...
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FONSECA PIMENTEL, Eleonora de
Cinzia Cassani
Nacque a Roma il 13 genn. 1752 da Clemente e Caterina Lopez de Leon. Era dunque giovanissima quando, nel luglio del 1760, al tempo della massima tensione [...] ancora in porto tra coloro che erano in attesa di giudizio. Per molti, la cui responsabilità fu ritenuta più pp. 633-660; M. Saracinelli, E. F. P.: tra rivoluzione e diritti delle donne, in Senza camelie. Percorsi femminili nella storia, a cura di ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] avvenuto superamento del sensismo e del razionalismo settecenteschi. A giudizio del C. la crisi del razionalismo offriva uno di un disegno di legge per la trasformazione in proprietà dei diritti d'uso sul beni feudali in Sardegna. Nel medesimo anno ...
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GIOVANNI II Paleologo, marchese di Monferrato
Aldo Settia
Unico figlio maschio di Teodoro I Paleologo, secondogenito di Andronico II imperatore d'Oriente, e della genovese Argentina Spinola (sposata [...] e il 9 ottobre ne venne dichiarato governatore e difensore con diritto di esercitarvi giurisdizione, e uno stipendio di 500 lire al ribelli, ed entro un anno avrebbero disposto secondo loro giudizio. Per i suoi "male ablata" sarebbe stato costruito ...
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CORRADO IV, re dei Romani, di Sicilia e di Gerusalemme
Gerhard Baaken
Nacque il 25 (o il 26) aprile del 1228 ad Andria in Puglia, secondogenito dell'imperatore Federico II e di Iolanda di Brienne, figlia [...] la formazione del collegio dei principi elettori, i soli con il diritto di eleggere il re.
In un cosiddetto "decreto elettorale" autonomo di C. IV fu troppo breve per permettere un giudizio definitivo sulle sue vere capacità. Ma soprattutto gli anni ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....