Alla morte di Zosimo (27 dicembre 418), l'arcidiacono Eulalio pensava a procurarsi la sede papale. Non ancora finita la cerimonia funebre di Zosimo, egli se ne tornò al Laterano coi diaconi suoi colleghi [...] dal suo predecessore a proposito di appelli portati al suo giudizio. S. Agostino nel 420 gli dedicò il suo orientale dovesse dipendere dal vescovo di Costantinopoli, Bonifacio rivendicò il diritto della sua sede ed ottenne che la legge di Teodosio ...
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AVVOCATURA (V, p. 678).
Avvocatura erariale (p. 679). - La denominazione di avvocatura erariale è stata modificata in quella di avvocatura dello stato (r. decr. 20 novembre 1930, n. 1483), più esattamente [...] process. civ., 1931, I, p. 201; Piccardi, Il problema della difesa dello stato in giudizio e la sua soluzione italiana, in Rivista di diritto pubblico, 1931, I, p. 590; Relazione sulla R. Avvocatura erariale per gli anni 1925-1929, presentata al ...
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Per il diritto civile e penale, v. giudizio e sentenza. Nella Chiesa cattolica, somma importanza ha l'assoluzione dei peccati e delle censure. La prima riguarda il fòro divino e si compie nel sacramento [...] della penitenza; la seconda, il foro ecclesiastico, e si può dare tanto nel fòro interno, sacramentale e non sacramentale, quanto nel fòro esterno. L'assoluzione dei peccati esige la potestà dell'ordine ...
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Nel nuovo ordinamento della Corte d'assise (decreto legislativo 23 marzo 1931, n. 249), il collegio di questa corte risulta composto di 2 magistrati e di 5 assessori popolari: questi ultimi in qualità [...] e dei sentimenti del popolo" atti a "integrare il giudizio del magistrato".
Essi sono nominati con decreto reale su proposta la nomina ad assessore occorre essere cittadini italiani, godere dei diritti civili e politici, aver superata l'età di 30 ma ...
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Nacque nel villaggio di Windham (Maine), il 31 maggio 1818; studiò al Bowdoin College, e, ventenne, si stabilì a Boston a studiarvi diritto. Unitariano e antischiavista, fece parte della chiesa dei Discepoli, [...] violenza senza precedenti, egli assunse una posizione di prima linea. Il suo successo fu grandissimo. Egli divenne, a giudizio di uno scrittore contemporaneo, l'uomo più popolare del paese. Nominato presidente della delegazione del Massachusetts alla ...
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Storico e giurista bizantino del sec. XI. Nativo di Attalia (Adalia) in Panfilia (donde il cognome Attaliate o Attaliote), passò in giovane età ad esercitare l'avvocatura a Costantinopoli; e qui sotto [...] nell'università di Costantinopoli è un trattato di diritto (Ποίημα νομιχὸν ἤτοι σύνοψις πραγματική) scritto tra il talvolta anche attore, e perché egli dà prova di acutezza di giudizio e senso di equità. Il suo stile è tuttavia sovraccarico di ...
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INGIURIA Con il decr. legge luog. 14 settembre 1944, n. 288, il legislatore ha ripristinato l'istituto dell'exceptio veritatis, come causa di esclusione della punibilità nei reati di ingiuria, di diffamazione [...] che sia iniziata la discussione nel giudizio di primo grado, o anche nel giudizio di appello, chiedendo in tal caso della prova incombe sull'imputato, e l'offeso ha il diritto di fomire la prova negativa. Presupposto dell'ammissibilità della prova ...
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L'istituto ha ricevuto nel codice civile del 1942 una più compiuta regolamentazione in accoglimento dei voti espressi dalla dottrina e della elaborazione giurisprudenziale. L'emancipazione può raggiungersi [...] che vengano utilmente impiegati, e può stare in giudizio sia come attore sia come convenuto. Allorché si tratta raggiungimento della maggiore età.
Bibl.: F. S. Azzariti, G. Mantica, Diritto civile italiano, I, Napoli 1940, pp. 1031-1036; E. Cominelli ...
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Giurista e uomo politico, nato a Castellammare di Stabia (Napoli) il 3 maggio 1923. È stato professore universitatio di diritto romano a Cagliari, poi di storia del diritto romano a Bari e di diritto pubblico [...] romano), Napoli 1948; Ricerche sulla "Lex Falcidia de legatis", ivi 1948; La novazione nel diritto romano, ivi 1950; L'estinzione del giudizio per "mors litis", Modena 1952; Studi sul processo formulare romano, vol. I, Napoli 1956; Ius quod ad ...
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Scaduto il termine nel quale un'obbligazione contrattuale deve esser eseguita, il debitore che abbia mancato di eseguire l'obbligazione è in mora, cioè in stato d'inadempimento. Il creditore lo può citare [...] in giudizio per costringerlo all'adempimento quando sia possibile, o per domandare al giudice la risoluzione del contratto aggiunta al negozio per il caso d'inadempimento, operando di diritto tosto che l'inadempimento si avveri, esclude che il giudice ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....