Nato a Copenaghen il 3 aprile 1769, morto a Berlino il 28 marzo 1835. Figlio di Andreas Peter Bernstorff (v.), all'età di 20 anni fu nominato segretario di legazione presso l'ambasciata danese a Berlino, [...] ; e ciò contribuì in certa misura ad influire sul giudizio che i posteri diedero sulla politica e sulla personalità del la flotta inglese obbligò il governo danese a rinunziare al diritto di scortare i suoi bastimenti mercantili con navi da guerra. ...
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. Questo nome, traslitterazione latina del neutro plurale greco ἄγραϕα (sottinteso λόγια "detti") da ἀ privativo e γραϕή, nel senso di Sacra Scrittura, ha ormai diritto di cittadinanza nella terminologia [...] facile sentire l'eco di qualche noto testo canonico.
Il Resch registrò non meno di 74 agrapha, a suo giudizio autentici, oltre 103 discutibili, assumendo a criterî il diverso valore delle fonti, e la somiglianza con passi evangelici. Grande ...
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Giureconsulto, nato a Cheapside (Londra) il 10 luglio 1723, morto il 10 luglio 1780. Ammesso al patrocinio legale nel 1746, nel 1749 succedette allo zio Seymour Richmond nella carica di recorder (pubblico [...] riforma, campione di ogni forma di chicane professionale, riconoscendone tuttavia i meriti per la divulgazione del diritto. Né meno severo giudizio espresse l'Austin che l'accusò di avere seguito pedissequamente, ed errando, il Hale, lusingando per ...
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È designazione generica di persona che guida, dirige, ristretta poi a indicare esclusivamente comandanti di esercito e poi il capo di una compagnia di soldati o di un corpo equivalente (v. organica). Nelle [...] a cambio marittimo, alla rappresentanza in giudizio per conto dei proprietarî della nave, . Ascoli e R. Montessori, Del commercio mar. e della navig., Torino 1923, p. 208 seg.; U. Pipia, Trattato di diritto marittimo, Milano 1922, I, p. 385 seg. ...
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DRUSO, Marco Livio (M. Livius Drusus M. f. C. n.) - Figlio di Marco Livio Druso (v.) nato probabilmente nel 130 a. C.. Uomo di carattere aspro e impetuoso, assai orgoglioso, fu questore in Asia e rifiutò [...] Rab. Post., 7, 16) la possibilità di chiamare in giudizio per accusa di corruzione i giudici delle commissioni degli anni passati, alla nuova dignità, e partecipando di conseguenza a tutti i diritti, sarebbero stati, per il ceto da cui provenivano, ...
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In base all'etimologia, abiura (lat. ab-iuro "nego con giuramento") significa la rinunzia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose o persone o idee, alle quali prima si aveva aderito, e [...]
In linea di principio, soltanto una religione rivelata può sentirsi in diritto d'imporre, insieme con la propria fede, l'abiura di qualsiasi di rinunziare al proprio passato, ma anche nel giudizio contro i sospetti di eresia, offrendola loro come ...
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Nacque a Seyssel verso il 1493 di nobile famiglia savoiarda; morì a Ginevra nel 1570. Successe nel 1514 allo zio Giovanni Amedeo nel priorato di Saint-Victor, vasto benefizio alle porte di Ginevra, politicamente [...] storico, nonostante il tono troppo spesso libellistico, ma meritano il giudizio che diede di esse Calvino: mancano di gravità e di alle Cronache, perché ci mostra i concetti del tempo sul diritto feudale. Come riformato, il B. ci ha lasciato ...
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Uomo politico e giurista italiano, nato a Sassari il 26 luglio 1928, presidente della Repubblica dal giugno 1985. Laureato in giurisprudenza, ha insegnato Diritto costituzionale e in seguito Diritto costituzionale [...] della costituzione e a favore di una serie di modifiche da sottoporre sempre, nella forma del referendum, al giudizio diretto del "popolo sovrano". Le iniziative del presidente hanno suscitato insieme consensi e riserve a conferma della difficoltà ...
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TELEMANN, Georg Philipp
Hans Joachim Moser
Compositore, nato il 14 marzo 1681 a Magdeburgo, morto il 25 giugno 1767 ad Amburgo. Usò spesso, invece del nome nella sua vera forma, l'anagramma Melante. [...] entusiasmava per l'opera di Braunschweig), e corsi di diritto intrapresi e abbandonati con pari trasporto presso l'università Passioni. A pomposo drammatismo s'ispira il suo oratorio Il Giudizio universale (1761); la sua cantata per solo e orchestra ...
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Il codice civile del 1942 ha, in certo senso, confermato la tradizione, sistemando la disciplina della donazione in appendice a quella delle successioni a causa di morte (L. II, art. 679). Ma questa collocazione [...] arricchisce l'altra disponendo a favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un'obbligazione". Si è quindi le donazioni compiute dall'inabilitato a partire dall'inizio del giudizio di inabilitazione, ovvero da sei mesi prima di tale ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....