PRISCILLIANO
. È il più significativo rappresentante di un movimento ascetico sorto in Spagna verso la fine del sec. IV e che diede luogo a un clamoroso processo conclusosi con la condanna a morte dei [...] e gli esponenti principali della setta fossero condotti al giudizio di un concilio. Questo si tenne a Bordeaux. Instanzio potere ecclesiastico in un momento nel quale il diritto regolante questi rapporti era ancora in via di elaborazione ...
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Nel suo significato letterale casisti indica quantl'in qualsiasi ramo dello scibile, attendano a configurare casi concreti o talora ipotetici fattispecie per trovare la regola applicabile a ciascuno di [...] non mancarono scrittori morali rigoristi, molto severi nei loro giudizî contro i casisti, che non ristettero dal raccomandare al opere tutte ch'ebbero non scarsa influenza sulla codificazione del diritto della chiesa..
Bibl.: E. Dublanchy, in Dict. de ...
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Nel suo più generico significato è il riparo che si mette ai pericoli, agl'incomodi, ai danni proprî o altrui o anche traslatameme alle ingiurie, per salvare beni materiali o beni immateriali come l'onore, [...] posizione dell'accusa e dell'accusatore, nella parte del procedimento accusatoria o pubblica, che si dice altrimenti giudizio, la nostra legge sancisce la più assoluta parità di diritto fra difesa e accusa penale. Fin dal momento in cui, col rinvio a ...
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IPERTENSIONE ARTERIOSA (XIX, p. 480; App. II, 11, p. 61)
Mario COPPO
In tema di patogenesi e di nosografia dell'i. arteriale non vi sono molte cose da aggiungere a quanto era noto dieci anni fa. Nel [...] di fronte ai casi particolari d'i. a., porre un giudizio tassativo sul loro destino, nel senso dell'affermazione o dell'esclusione dell'effetto ottenuto e dell'entità delle dosi, col paziente diritto in piedi e fermo. In queste condizioni non è ...
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Si chiama giudizio di delibazione il giudizio che ha per oggetto di attribuire forza esecutiva nel territorio d'uno stato alla sentenza straniera. Come è noto, nessun atto dell'autorità straniera può avere [...] stati in ossequio a precetti superiori di cooperazione e di solidarietà nella tutela del diritto e nell'amministrazione della giustizia. Ma, riguardo agli effetti del giudizio straniero, la loro attuazione non può essere consentita se non sotto certe ...
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Così viene chiamato l'accordo di più persone per rifiutare di entrare in determinati rapporti o anche in qualsiasi rapporto con uno o più terzi, allo scopo di costringer questi a fare qualcosa o a desistere [...] esclusi anche dal far valere le loro ragioni in giudizio.
Il boicottaggio venne adottato nel secolo scorso e nell di lavoro è sostanzialmente passata dal campo del diritto privato nel dominio del diritto pubblico, il boicottaggio, arma di lotta, ...
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Il termine sta a significare tradimento della fede giurata, mancamento alla fedeltà promessa, e raramente si usa nel comune linguaggio, riconnettendosi, per le sue origini, specialmente alle istituzioni [...] accompagnava non potevano essere pronunciate che in seguito a un giudizio dei pari del vassallo (laudavientum parium suorum). Il delitto punito con la confisca dei beni. Nel moderno diritto inglese la fellonia comprende ogni delitto che importi la ...
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Consiste nello stabilirsi della germinazione dell'ovulo fecondato; germinazione che va svolgendosi entro la matrice, iniziandosi così la gestazione.
I sintomi del concepimento sono assai incerti e si riferiscono [...] generalmente nella donna è di circa 40 settimane.
Il giudizio sulla data del concepimento ha grande importanza medico-legale, in casi di ricerca della paternità, o di opposizione al diritto di successione di un figlio che si sospetti non concepito all ...
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LIPSIO, Giusto (Iustus Lipsius, latinizzamento di Joost Lips)
Carlo Morandi
Nato ad Overyssche presso Bruxelles il 18 ottobre 1547, morto a Lovanio il 23 aprile 1606. Fece i primi studî nel collegio [...] , vale a dire con l'introdurre un criterio conciliativo di giudizio: la prudenza. Vi può essere la frode nella vita politica son temps, Parigi 1922; V. Beonio-Brocchieri, L'individuo, il diritto e lo stato nella filosofia politica di G. L., nel vol. ...
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DECIMALE E il nome dato dal bibliotecario americano Melvil Dewey a un sistema di classificazione bibliografica da lui pubblicato a New York nel 1876 e successivamente perfezionato; esso fu poi modificato [...] Filosofia; 2. Religione, teologia, culto; 3. Scienze sociali, diritto e amministrazione; 4. Filologia, linguistica; 5. Scienze pure: il posto dato a un'indicazione bibliografica dal giudizio dello schedatore, e infine quello - gravissimo per ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....