di Sergio Marullo di Condojanni
Le origini del termine si rinvengono negli studi sul linguaggio, ove se ne scorge una duplicità di usi: in linguistica, indica l'attività di interpretazione di messaggi [...] Il predicato della 'specialità' procede da un giudizio di comparazione tra norme. L'interprete individua, come criteri ermeneutici generali, in ogni fase di interpretazione e applicazione del diritto. Principi, che l'art. 2 della l. 30 genn. 1941 ...
Leggi Tutto
GRANT, Ulysses Simpson
Generale e 18° presidente degli Stati Uniti, nato a Point Pleasant (Ohio) il 27 aprile 1822, morto a Mount McGregor il 23 luglio 1885. Battezzato coi nomi di Hiram Ulysses, fu [...] elettorali su 360. Conviene d'altra parte considerare, in un giudizio sul G., il sentimento dei vincitori e il loro timore che rottura dell'Unione e ristabilisse, di fatto se non di diritto, la schiavitù. Migliore fu la politica finanziaria del G., ...
Leggi Tutto
Diritto. - Fatto giuridico è qualsiasi avvenimento che abbia per effetto il sorgere, l'estinguersi o il modificarsi d'un rapporto giuridico. L'avvenimento può essere un fatto naturale (per es., la nascita [...] , e per la decisione delle controversie portate al giudizio del magistrato. Per questo i noti brocardi ripetono tibi ius, ovvero ex facto oritur ius, cioè dal fatto scaturisce il diritto: il che però va inteso nel senso appunto che s'è detto, ...
Leggi Tutto
LUIGI IX re di Francia, santo
Nicola Ottokar
Nacque il 25 aprile 1214, probabilmente a Poissy. Diventato re all'età di 12 anni, dopo la morte inaspettata del padre, rimase sotto la tutela della madre, [...] il re d'Inghilterra, ricorrevano spesso al suo giudizio arbitrale nelle loro contese. Molti sono i lodi pronunziati occasioni. Ma, pur rispettando il diritto altrui, L. seppe anche far valere i proprî diritti e non temette di opporsi talvolta anche ...
Leggi Tutto
È l'abbandono della cosa da parte del proprietario. Essa si sostanzia in una condotta del proprietario stesso, dalla quale si desume che egli intende rinunciare alla signoria sulla cosa.
Elementi della [...] può costituire derelizione, in quanto essa, secondo il giudizio sociale, assuma l'aspetto del comportamento di chi vuole giuridici vari, II, ivi 1918, p. 342 segg.; id., Corso di diritto romano. La proprietà, sez. 2ª, Roma 1928, p. 274 segg.; A ...
Leggi Tutto
. Architettura. - Termine che indica la direzione della linea verticale e che deriva dal nome dello strumento (il piombino) costituito da un piombo sospeso a una cordicella, usatissimo dai muratori per [...] della spalla (v. fig. 1).
Praticamente il giudizio sulla regolarità degli appiombi si dà valendosi di linee ed è anche generalmente lungo giuntato; se l'asse digitale è più diritto del normale in modo che la linea di appiombo cade avanti ai ...
Leggi Tutto
Pena mediante la quale il condannato viene privato dei diritti civili e politici, allontanato dal luogo del commesso reato e relegato in un'isola o in un territorio lontano dalla madre patria.
La deportazione [...] era già prevista dal diritto penale romano. Derivò dalla pena dell'esilio, con l'interdictio aquae et ignis, che per i debitori insolventi, per gl'imputati in attesa di giudizio e per i condannati in attesa dell'esecuzione capitale. Le condanne ...
Leggi Tutto
. Se ne contano cinque. La prima, Acilia Minucia, del 201 a. C., è un plebiscito che, secondo la narrazione di Livio (XXX, 40, 9), sarebbe stato approvato da tutte le trentacinque tribù per confermare [...] a. C., è da Ettore Pais (Ricerche sulla storia e sul diritto pubblico di Roma, I, Roma 1915, p. 212), ritenuta e provata la multa ai singoli giudici.
Era l'ampliatio la proroga del giudizio per effetto del non liquet votato da più della terza parte ...
Leggi Tutto
Antica regione dell'Aquitania, situata al sud della Garonna.
È un paese di colline, elevantisi dal nord al sud da 200 a 350 m. circa, e incise per l'erosione da numerose valli negli strati argillosi e [...] attaccato dall'esercito reale per aver messe le mani, contro ogni diritto, sulla contea di Comminges. Poi a l'Isle-Jourdain fu VII, perché sospetto di favorire gl'Inglesi, si sottomise al giudizio del Parlamento di Parigi, che lo condannò al bando e ...
Leggi Tutto
Poeta e letterato portoghese. Nato a Ponta Delgada (nell'isola di Madera) il 24 febbraio del 1843, si laureò in diritto nel 1868 ed ebbe nel 1872 la cattedra di letterature moderne nell'università di Lisbona, [...] de litteratura e arte portugueza (Lisbona 1881) e As modernas ideias na litteratura Portugueza (Porto 1892). Tuttavia per un equo giudizio non bisogna dimenticare che il B., sia pure a modo suo, fu il primo a dissodare un terreno quasi vergine e ...
Leggi Tutto
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....