SMITH, Adam
Ugo Spirito
Filosofo ed economista nato a Kirkaldy in Scozia il 5 giugno 1723, morto a Edimburgo il 17 luglio 1790. Dal 1737 al 1740 studiò all'università di Glasgow dove fu scolaro di F. [...] la teologia naturale, la seconda l'etica, la terza il diritto civile e politico, la quarta l'economia politica. È stato e le cause della ricchezza delle nazioni, sebbene oggi tale giudizio sia molto discusso e combattuto.
L'opera è divisa in cinque ...
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Sinonimo di pazzia. A rigore d'etimologia, il concetto di alienazione mentale implica un cambiamento profondo della personalità del malato, che deve trovarsi come "fuori di sé". E difatti il cambiamento [...] pratico e giuridico grandissimo, specialmente per il giudizio di punibilità (v. sotto). Ma l' 263, n. 11).
Oltre a questo principio generale, vi sono nel nostro diritto positivo molte altre norme particolari in materia di alienati, e precisamente:
a) ...
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LISIA (Λυσίας, Lysëas)
Giorgio Pasquali
Oratore attico. Suo padre, Cefalo, cittadino siracusano, fu indotto da Pericle a stabilirsi ad Atene quale meteco; qui egli fondò e diresse per molti anni una [...] critici antichi ne riconoscevano autentiche solo 233: il loro giudizio, tuttavia, a giudicare dai pochi casi nei quali Quasi ognuno dei discorsi di L. ha importanza per il diritto privato; il 32 contro Diogitone ha interesse, oltre che giuridico ...
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Le offese all'onore, nel diritto romano, erano prevedute nel concetto generale di iniuria dalla legge delle XII tavole, dall'editto pretorio, dalla lex Cornelia de iniuriis. Nel diritto germanico mancò [...] sia stata pronunziata sentenza irrevocabile possono di accordo deferire il giudizio sulla verità del fatto ad un giurì d'onore. può solamente far diminuire la pena.
Bibl.: B. Alimena, Diritto penale, II, Napoli 1912,p. 444; id., Delitti contro ...
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Giuridicamente è il fatto di chi si sottrae all'arresto e poiché l'arresto e il conseguente stato di detenzione sono conseguenza d'un atto d'autorità del potere statale, molte legislazioni considerano [...] disposte a norma di legge dall'autorità competente; ha il diritto che chi è legalmente in stato di arresto non venga restituito sia esso preventivo o esecutivo preceda cioè il giudizio o abbia luogo per esecuzione di sentenza irrevocabile; ...
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. Nel diritto romano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] canonico e la Glossa attribuirono anche agli incestuosi e adulterini il diritto di ripetere gli alimenti dal padre. La legittimazione presso i Longobardi sembra dovesse farsi in giudizio, né poteva avvenire senza il consenso dei figli legittimi, se ...
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. Fu eletto re dei Visigoti nel 485, alla morte di suo padre Enrico. Il regno confinava allora, a NE. della Gallia, con il regno franco di Clodoveo. Questi, dopo essersi assai allargato ad E., si propose [...] giudizio ad altra legge. Lo scopo che si propose il re fu essenzialmente di pratica giudiziaria (affinché nel diritto a due libri, essendosi omesso il IV, che si riferiva al diritto processuale non più usato, ed essendosi fusi insieme i commentarî II ...
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. È il complesso dei redditi d'un beneficio ecclesiastico, necessarî al conveniente sostentamento del chierico prepostovi: ed è abbreviazione dell'espressione latina portio congrua, sustentatio congrua [...] corrispettivo dei beni ecclesiastici incamerati, di proventi (decime, diritti di stola) da cui erano liberati i fedeli o congrua (c. 1415, § 1; cfr. c. 1410). Il giudizio su tale sufficienza è rimesso all'autorita ecclesiastica, che dovrà seguire la ...
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Nel nuovo ordinamento costituzionale dello Stato italiano regolato dalla costituzione repubblicana entrata in vigore il 1° gennaio 1948, la Sicilia costituisce una Regione autonoma (v. Sicilia, in questa [...] costituzionale tanto il potere di conoscere dei giudizî di legittimità costituzionale delle leggi siciliane e giustizia costituzionale e altri studi, Milano 1957; G. La Barbera, Lineamenti di diritto pubblico della Regione siciliana, Milano 1958. ...
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Imperatore di Oriente dal 395 al 408 dopo Cristo. Nato nel 377 da Teodosio e da Aelia Flaccilla, ebbe a precettori il filosofo pagano Temistio e il cristiano beato Arsenio, che informò il suo carattere [...] carattere, e gli atti del suo governo confermano pienamente questo giudizio. Più che governare, egli si fece governare dai ministri affermando in virtù della parentela con Teodosio I un suo diritto di tutela sui due monarchi. Mentre egli era accampato ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....