(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] , descritto dal monaco di San Gallo: "era di melo, a nodi simmetrici, diritto, terribile, con un pomo d'oro, cesellato". Pare che già nel sec. Circe. Più recentemente G. Vinaccia, basandosi sul giudizio già espresso da altri, secondo cui i bastoni ...
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È colui che impiega una nave per uno o più viaggi o spedizioni, munendola degli oggetti a ciò necessarî e affidandola a un capitano o padrone, sia egli o no il proprietario.
L'armatore nel diritto greco. [...] se per conto del padrone, in nome proprio, di stare in giudizio, di disporre validamente della nave. Di uno schiavo ναύκληρος parla un il conto della sua gestione. A lui compete il diritto di essere retribuito per l'opera sua, poiché il mandato ...
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di Massimo Zaccheo
Il neologismo cartolarizzazione designa, ellitticamente, una tecnica finanziaria, emersa nel mondo anglosassone, nota come securitization. Tale tecnica permette di smobilizzare poste [...] dovrà formulare, a beneficio dei sottoscrittori, un giudizio sulla valutazione del portafoglio effettuata dall'advisor, c.c.), né debba offrire i suoi beni alla soddisfazione dei diritti dei suoi creditori (art. 2741 c.c.). L'identità persona- ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] non convengono con lui nella parte negativa del suo giudizio, aprioristica deduzione (sembra) dall'umile origine e professione Jahvè, non è incondizionato e assoluto, importa speciali doveri, non dà diritto a esenzioni (III, 2; IX, 7-10). Il culto ...
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PASSAPORTO
Gian Piero BOGNETTI
Ferdinando Umberto DI BLASI
. Storia. - Il nome è relativamente recente (indicò dapprima soltanto una licenza concessa a navi) e recente è pure l'adozione di tipi fondamentalmente [...] La funzione di esse fu, a seconda dei varî diritti, prevalentemente rivolta o a garantire la sicurezza dello stato stato rilasciato mandato di cattura o di comparizione per un giudizio penale in corso per delitto punibile con la pena della ...
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Arcivescovo di Milano, successo ad Arnolfo II, che era morto il 25 febbraio 1018. Proveniva da una famiglia appartenente al ceto dei capitani, la quale si denominava dal possesso della curtis di Antimiano, [...] Torino a Mantova sopra venti e più vescovi suffraganei e aveva il diritto di coronare i re d'Italia, ma era anche il capo del rendere giustizia a tutti. Ma A. si rifiutò di comparire in giudizio; per il che fu arrestato e tradotto con il seguito dell' ...
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OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] il voler seguire fino alle ultime conclusioni il giudizio della tradizione pietistica, giunta col trionfo degli ‛ la dinastia sopra salde basi, introducendo una specie di diritto di successione nel seno della dinastia, che tuttavia teoricamente ...
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L'istituto del d. che consente lo scioglimento del matrimonio per cause diverse dalla morte di uno dei coniugi, è stato introdotto in Italia con la l. 1° dic. 1970, n. 898, che ha profondamente mutato [...] tra i coniugi (che sarebbe discrezionalità intrinseca al giudizio), quanto in relazione alle prove, che possono essere dunque configurato, e in modo più accentuato dopo la riforma del diritto di famiglia, non come sanzione per il comportamento di uno, ...
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1. A. di Ramnunte. - Oratore e uomo politico ateniese, nato al tempo della guerra contro i Persiani (primo quarto del sec. V a. C.), in anno non determinabile esattamente. I primi rudimenti dell'eloquenza [...] valore suo non testimonia solo l'opera rimastaci, la fama e il giudizio di Tucidide, ma anche l'influsso che egli ebbe su Tucidide delle distinzioni sociali, ma anche della prevalenza del diritto naturale sopra quello legale e del carattere nocivo ...
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Uno dei brevi libri della Bibbia ebraica detti "rotoli" (ebr. megillüt; v. bibbia, VI, pp. 882, 908).
Il nome. - Il titolo Ecclesiaste, adottato in quasi tutte le lingue, viene dalla versione greca detta [...] : "Altra cosa ho notato sotto il sole: al posto del diritto l'ingiustizia e al posto della giustizia l'iniquità" (III, 16 , perché qui sta tutto l'uomo; ogni azione Iddio citerà a giudizio, anche la più occulta, sia buona, sia rea" (XIl, 13 ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....