È, dopo S. Ambrogio, il più celebre e popolare arcivescovo di Milano. Fiorito in un'epoca della massima importanza storica, egli è l'uomo di governo che, per la sua attività e le sue eccezionali virtù [...] delle leggi e il 6 dicembre 1559 egli conseguì la laurea in diritto canonico e civile.
Pochi giorni dopo, il 25 dicembre, è una rigorosità senza confine. Ma, a portare un retto giudizio sulla persona di lui, bisogna inquadrarla nell'epoca in cui ...
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La retorica tradizionale iscriveva la poesia drammatica tra i varî generi letterarî (epica, lirica, oratoria, ecc.). L'estetica moderna ha negato, come si sa, una reale autonomia di cotesti generi, riducendoli [...] o addirittura per opere d'altre arti (drammaticità del Giudizio di Michelangelo, della Quinta Sinfonia di Beethoven). Ma volta anche in lui. Basti pensare che il gran problema dei diritti della donna, che ha un posto centrale fra quelli dibattuti dall ...
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WTO
Claudio Dordi
La struttura istituzionale
La WTO (World Trade Organization) è un'organizzazione internazionale, che ha sede a Ginevra, dotata di organi ai quali gli Stati membri hanno conferito precisi [...] di servizi e il Consiglio per gli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale legati al commercio (TRIPs, Trade- , laddove sia stato avviato anche il secondo grado di giudizio, determina la fine della fase giurisdizionale. Quindi, qualora un ...
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. La professione di avvocato, per quanto associata nella legge e, in parecchie regioni, anche nella pratica con quella di procuratore, ha tuttavia, rispetto ad essa, distinte origini, diversa storia e [...] ma nell'epoca bizantina, costituite le scuole ufficiali di diritto, poté essere avvocato soltanto chi ne avesse seguito vacanti e di tutte le altre amministrazioni dello stato nei giudizî attivi e passivi; e inoltre di fornire alle amministrazioni ...
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di Maria Alessandra Sandulli
Il termine certificazione, che, pur tradizionalmente utilizzato nell'ordinamento canonico, apparve nel diritto amministrativo sin dal 18° sec., è stato introdotto nell'uso [...] 1989, p. 526) o complessi, quando richiedono un giudizio, espressione di discrezionalità tecnica dato su una pluralità di vol., Milano 1988.
A.M. Sandulli, Manuale di diritto amministrativo, Napoli 1989.
D. De Petris, Valutazione amministrativa ...
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Il problema è stato studiato in questo ultimo decennio specialmente dal punto di vista fisiologico e chimico-biologico. La maggior parte delle ricerche è stata eseguita su uova di Echinodermi. Le già ricordate [...] 'eredità che sarebbe toccata agli eredi del marito, coloro che venissero in tal modo defraudati possono proporre giudizio per elusione dei propri diritti (V. M. Palmieri).
Da parte della Chiesa cattolica si è avuta la condanna esplicita e definitiva ...
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SETTIMIO SEVERO (L. Septimius Severus)
Arnaldo Momigliano
Imperatore romano dal 193 al 211 d. C. Nacque l'11 aprile 146 a Leptis Magna da una famiglia appartenente all'ordine equestre, che, se anche [...] pretoriani nominavano Didio Giuliano, le legioni di Pannonia affermavano il loro diritto al potere proclamando a Carnunto S. (e più precisamente la XIV promessa di non condannare nessun senatore senza giudizio formale e più quando faceva proclamare l ...
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. Storia dflla Chiesa. - La Curia Romana è il complesso di tutti i dicasteri di cui si vale il papa in via ordinaria per trattare gli affari che riguardano la Chiesa cattolica. Non è quindi da confondersi [...] e sulle questioni sottoposte al loro esame e giudizio. Ogni cardinale preposto a una congregazione è 255 segg.; S. D'Angelo, La curia diocesana a norma del Codice di diritto canonico, I, Giarre 1922; Vermeersch e Creusen, Epitome iur. can., I, ...
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Le più antiche leggi che vanno sotto questo nome sono le leges datae da P. Cornelio Scipione Africano nel 204 a. C. in Sicilia; fra esse Cicerone (In Verr., II, 50) ricorda quella de seiratu Agrigentinorum [...] Cic., In Verr., I, 13; Vell. Pat., II, 32), si limitava il diritto di ricusazione a non più di tre giudici (Cic., In Verr., II, 31; novum ma disciplinavano la necessità di rimettere al popolo il giudizio di ciò che semper malum facinus fuerit; 20. de ...
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SERRATURA (gr. κλεῖϑρον; lat. sera, claustrum; fr. serrure; sp. cerradura; ted. Schloss; ingl. lock)
Giulio PELA
Emilio MAGALDI
Filippo ROSSI
La serratura, intesa come elementare mezzo meccanico di [...] Spitzer: una a trittico con la figurazione del Giudizio Universale, altre col Peccato originale, col Martirio del passati, in Le vie d'Italia, XXIX (1923), p. 418 segg.
Diritto.
È ovvio che la serratura, diretta a custodire una proprietà, non può ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....