PAESAGGIO
Rosanna TOZZI
Arduino COLASANTI
Rosanna TOZZI
Luigi PARPAGLIOLO
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. Si chiama paesaggio in arte un dipinto che ha per oggetto gli aspetti campestri, la natura. Come tale si può dire che [...] esaltò i contemporanei e infirmò in parte il giudizio dei critici posteriori nei riguardi di un'arte e i varî gruppi che ne derivarono, fra i quali non trovano diritto di cittadinanza né i grandi paesaggi decorativi del Puvis de Chavannes né ...
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MACCABEI (in gr. Μακκαβαῖοι, nella Volgata Machabaei)
Elia S. ARTOM
Arnaldo MOMIGLIANO
Con questo nome si sogliono designare i membri della famiglia sacerdotale degli Asmonei che si mise a capo dell'insurrezione, [...] era sorto contro Antioco, fece pace con Giuda concedendogli di diritto ciò che già egli aveva di fatto conseguito con le armi i membri della famiglia spodestata dai Maccabei. Il suo giudizio su Giovanni Ircano è invece piuttosto ambiguo: se ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] e le hanno condotte alla violazione della morale e del diritto; e perciò dovranno renderne stretto conto al tribunale di riferire l'ufficio di pesare le anime, che nelle figurazioni del Giudizio finale è nettamente distinto da lui, e nei musaici di ...
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MAOMETTO (deformazione europea, risalente al Medioevo. dell'arabo Muḥammad)
Carlo Alfonso Nallino
Fondatore della religione e dello stato musulmano, nato alla Mecca fra il 570 e il 580 d. C., morto a [...] con l'affermazione della risurrezione dei corpi e del giudizio universale, con il fatto stesso che presunto inviato di e i fanciulli, divide la preda e così offre al futuro diritto musulmano di guerra altre norme, fra le quali la legittimità che il ...
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LOCAZIONE
Roberto MONTESSORI
Giuseppe TASSINARI
Emilio ALBERTARIO
. Diritto romano. - Già nel diritto romano la locatio conductio presenta tre tipi fondamentali: locatio rei, locatio operis faciendi, [...] di fatto arrechino al godimento del conduttore. Se terzi pretendono di avere qualche diritto (ad es., proprietà, usufrutto, servitù) sulla cosa e il conduttore è citato in giudizio per essere condannato a rilasciare la cosa in tutto o in parte o a ...
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Finanza, in senso lato, può dirsi il modo in cui lo stato-nazione utilizza la propria potenza di lavoro umana e strumentale. Potenza di lavoro che può essere utilizzata in combinazioni umane-strumentali, [...] servizî pubblici (spese), astraendo totalmente da ogni giudizio sull'opportunità del fine che le ricchezze socializzate non poco difficile, perché il cittadino che entra in rapporto di diritto privato con lo stato non cessa di trovarsi nel rapporto di ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] torto dunque Barbalet quando propone di distinguere fra la nozione di 'diritto sociale', inteso come pretesa a prestazioni pubbliche garantita dalla possibilità di agire in giudizio per la sua soddisfazione, e la nozione di 'servizio sociale', intesa ...
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Nessuno fra i grandi navigatori del tempo delle prime scoperte americane rimane tuttora, come Giovanni C. e il suo figlio e continuatore Sebastiano, lontano da una sistemazione storica che ce ne offra [...] l'odio che la sua scienza innovatrice, la sua diritta energia gli procurarono nella sua dimora a Siviglia, in altro documento, dal quale si sogliono trarre i motivi per un giudizio severo sopra Sebastiano C., è la relazione di un cosiddetto " ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] giudice supremo il papa non è soggetto a verun tribunale o al giudizio di chicchessia (Cod. dir. can., c. 1556); può avocare III (731). In seguito, fino a Nicola II (1059), il diritto di elezione fu esercitato dal clero e dal popolo romano, ma sotto ...
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Prima della fine del sec. XVIII non si può dire che esistesse un vero e proprio diritto d'autore, ma venivano soltanto concessi dei privilegi agli autori, specialmente ai librai. Un primo e timido riconoscimento [...] di pubblicare l'opera anonima o con pseudonimo: può però rivelarsi quando lo creda, e può agire in giudizio per la tutela del proprio diritto. Dopo che egli si sia rivelato, i suoi aventi causa devono pubblicare e rappresentare l'opera col suo ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....