È una mostra pubblica, spesso periodica, dei prodotti del lavoro umano in un dato campo, per una data regione o di un periodo determinato; talvolta con premî ai migliori espositori.
Esposizioni di belle [...] tal fama da presumere possano essere esentati da qualsiasi giudizio, o tutt'al più sottomessi a una visita Musatti, Nota a sentenza 28 luglio 1893 del Trib. di Venezia, in Riv. del diritto commerciale, 1923, i, p. 705; A. Dorf e J. Fholien, Lex ...
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. Nome. - Il termine "Anglo-sassoni" in realtà non trova giustificazione né nella vera situazione etnica dell'Inghilterra, né nella tradizione indigena, essendo di origine prettamente letteraria. Al principio, [...] purgazione per giuramento), per cui, in ultima analisi, il giudizio anche di vita e di morte contro un imputato non concesso alla moglie soltanto in certi casi in cui il marito perdeva i diritti civili, p. es., in seguito a bando, il quale già di per ...
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PUNICHE, GUERRE
Arnaldo Momigliano
. Si designano con tal nome tre guerre fra Roma e Cartagine avvenute rispettivamente tra gli anni 264 e 241 a. C. (con una ripresa nel 238 a. C.); 219 e 201; 151 e [...] per giungere a Virgilio - ha una misura che oltrepassa ogni giudizio sui singoli uomini o i singoli moventi. Lo storico deve nucleo storico vuole salvare E. Pais, in Ricerche sulla storia e sul diritto pubblico di Roma, IV, Roma 1921, p. 411 segg.), a ...
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RADIODIFFUSIONE (fr. radiodiffusion; ing. broadcasting; ted. Rundfunk; sp. radiodifusión)
Renato CHABOD
R. Raoul CHIODELLI
Gino CASTELNUOVO
Luigi RACCA
Saul GRECO
L'importanza sempre maggiore assunta [...] pratiche del nuovo sistema non consentono di dare un giudizio definitivo; si può dire però che i due sistemi inglese (ente di diritto pubblico responsabile verso il parlamento); sistema italiano (ente di diritto privato responsabile verso il ...
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Le notizie intorno alla sua vita sono poche e poco sicure. Nacque intorno al 450 a. C., in Atene, nel demo Cidatenèo. E ateniesi e liberi erano, sembra certo, tanto il padre Filippo, quanto la madre Zenodora. [...] poi a fil di logica che ne ha non solo il diritto, ma quasi il dovere. Il povero Strepsiade cerca di fargli più bella commedia. E i posteri, in genere, hanno ratificato il suo giudizio: tranne che di quando in quando si levano voci di biasimo per l' ...
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È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] essa per salvaguardia delle ragioni individuali è rimessa al giudizio di un potere indipendente, quale è il potere 'operaio ribelle o negligente; ma allorché entra nel campo del diritto pubblico, la potestà del superiore diventa in pari tempo obbligo ...
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. Figlio di Demostene, del demo di Peania, nato intorno al 384 a. C.: uomo politico e oratore ateniese. C'è nelle notizie che noi abbiamo sulla giovinezza di D. una parte sicuramente storica, che riguarda [...] l'accusa contro il suo tutore e studiò oratoria e diritto giudiziario con Iseo, che fu dunque l'unico suo appunto anche D., incolpato di avere avuto 20 talenti. Tradotto in giudizio, dieci accusatori, tra cui Iperide e Dinarco, lo fecero condannare ...
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Sostantivo o aggettivo che designa uno scritto qualsiasi di mano propria d'una determinata persona, che può essere autore dello scritto o averlo soltanto copiato. La parola autografo, specialmente come [...] che il Nomis abbia fatto o lasciato fare degli scarti poco giudiziosi, e abbia poi tenuto per sé i pezzi che gli piacevano distribuendoli fra le varie serie nelle quali essa avrebbe diritto ad esser rappresentata. Tale soluzione sarebbe però poco ...
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Una delle più singolari figure dell'antica Roma. Nato a Tuscolo nel 234 a. C. da una famiglia di agricoltori di media agiatezza, trascorse la sua adolescenza semplice e attiva lavorando di sua mano i campi [...] prima persona (fr. 9, 11, 13). C. scrisse anche di diritto: Commentarii iuris civilis, Festo, p. 144 L. (cfr. Cicerone, di L. di S. Giusto, I, Roma 1902, p. 764 (a proposito dei giudizî del M. su Catone cfr. A. Grandis, in Atene e Roma, XX, 1917, p ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] Spettacolo, delle commissioni di primo grado, che esprimono un giudizio circa la concessione o meno del nulla osta, e una obbligo di programmare film nazionali, godono di abbuoni sui diritti erariali per gli spettacoli, con percentuali che variano a ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....