Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] papa non si può dire quel che del suo antagonista universale dicono i versi del Guglielmo Tell di Schiller: «Den Kaiser 589.
5 Ibidem, pp. 589-590. Sul celebre giudizio machiavelliano, in relazione allo sforzo degli intellettuali moderati dell’ ...
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Le eredita/1: i rosminiani
Paolo Marangon
Antonio Rosmini (Rovereto 1797-Stresa 1855) si presenta come una personalità geniale e poliedrica, il cui influsso nell’Ottocento e nel Novecento si estende [...] di lucro; in secondo luogo la spiccata polarizzazione dei giudizi da parte dei lettori, tratto che doveva segnare Chiesa nel pensiero di Antonio Rosmini, in Antonio Rosmini tra modernità e universalità, a cura di M. Dossi, M. Nicoletti, Brescia 2007, ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] più competenti dei rispettivi paesi. Tenendo conto dei giudizi pervenuti, la commissione elaborò una relazione (14 all'esigenza di adeguare l'azione della Chiesa alla funzione universale cui il concilio l'aveva richiamata. Lo strumento principale di ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] più verbosa che operativa, ma più radicale e violenta nei giudizi e nelle esternazioni, era tutta, o in gran parte nazionale e dei valori patrii, ovvero il primato della dimensione universale della Chiesa.
Ma è da considerare come fatto centrale che ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] und Geschichtsbibel di Sebastian Franck, una storia universale stampata a Strasburgo nel 1531. Quest’opera Transylvanian Antitrinitarianism, cit., passim, in partic. p. 157 sul giudizio circa Costantino.
39 Iosias Simler, De aeterno Dei Filio Domino ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] dei mutamenti culturali profondi della popolazione». Ne conseguiva, a suo giudizio, che l’attività della Cei per la revisione del Concordato proposta di elaborare un catechismo per la Chiesa universale e quella di approfondire lo studio dello statuto ...
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Gregorio X, beato
Ludovico Gatto
Tedaldo nacque a Piacenza e appartenne alla nobile famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata in alcun modo con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo dei suoi [...] quale, una volta che i Bizantini ebbero riconosciuto la supremazia universale e la guida della Chiesa romana in materia di fede in lotta.
Pertanto, se dovessimo dare un giudizio sul programma gregoriano solo sulla base delle effettive realizzazioni ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] dell'ignoranza, cioè l'autorità costituita, il costume, il giudizio del volgo e la vanità. Volendo dimostrare l'utilità per conoscenza si ottiene attraverso un processo di acquisizione di universali e di astrazione della forma a partire dai composita, ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] presenti nella ragione e che permettono di esprimere un giudizio. Ogni giudizio razionale presuppone infine, a sua volta, un ultime. L'etimologia si configura così come una chiave universale di accesso alla realtà, secondo un modello che aspira ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] definito dal B. "universi orbis episcopus". Questo episcopato universale si configura in modo più esplicito in relazione agli altri vale più di un trattato (molto problematico appare il giudizio dell'Aldrovandi: "L'oratore ha una finalità pratica. ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...