STEFANO VIII
Ambrogio M. Piazzoni
Eletto nel luglio (forse il 14) del 939, S. era un romano, cardinale prete del titolo dei SS. Silvestro e Martino. È solo frutto di tradizioni molto tarde la notizia [...] che Artoldo fosse proclamato usurpatore della cattedra episcopale. Nel giudizio d'appello a Roma, il papa ritenne regolare la sepolto in S. Pietro. Fonti e Bibl.: P.M. Campi, Historia universale […] di Piacenza, I, Piacenza 1659, p. 486; P.L., ...
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amicizia
Simona Argentieri
Un sentimento antico come la storia della civiltà
L'amicizia è un rapporto fatto di fiducia, simpatia, affetto e reciproca scelta, che si riscontra in ogni tempo e in ogni [...] pretendere di spiegare completamente questo rapporto umano universale. Ci sono tanti rapporti umani affettuosi, al gusto e al temperamento su cui non sarebbe giusto formulare un giudizio. È però vero che non avere amici è comunque un brutto segno ...
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valdismo Movimento religioso originato in Francia nel 12° sec. e confluito successivamente nella Riforma protestante.
Le origini
Il movimento valdese trae origine dall’attività di un mercante lionese, [...] come illeciti la menzogna, il giuramento e ogni forma di giudizio; praticavano la continenza, non in odio alla materia creata, i fedeli nell’ambito della Chiesa e il sacerdozio universale fondato unicamente sul merito individuale (affidato a tutti, ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] ordinamento italiano. Non si tratta, quindi, di un giudizio di valutazione sulla l. altrui, bensì sugli effetti specifico della scienza. Caratteristica di una l. naturale è l’universalità, ossia il suo essere valida senza eccezioni per una totalità di ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] bene che è e si fa nel corpo stesso, cioè nella Chiesa universale, intesa appunto come ‘corpo mistico’ di Cristo. Da tale c. da determinarsi dalla Sede Apostolica e secondo il giudizio del Vescovo».
Approfondimenti di attualità
La “partecipazione ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] , quindi del controllo giurisdizionale sul rinvio a giudizio che nel rito ordinario è appunto affidato al si delinea soltanto, nella letteratura profetica, l’idea di un g. universale atteso nell’ordine storico come g. di Dio sui nemici d’Israele ...
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Ritorno in vita dopo la morte.
R. della carne
Nella storia delle religioni l’idea secondo cui il defunto risuscita a una nuova esistenza – sia che si ritenga che con la morte egli scompaia totalmente, [...] premio o al castigo eterno.
Sulla linea della tradizione giudaica e poi cristiana, anche l’islamismo ammette una r. universale nel giorno del giudizio, in corpi diversi da quelli attuali.
La r. di Cristo
La r. di Cristo può considerarsi il cardine ...
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Profeta ebreo, da cui prende il nome un libro dell'Antico Testamento. I., figlio di Amoṣ (da non confondere con il profeta Amos), nacque probabilmente a Gerusalemme intorno al 765 a. C. La sua vocazione [...] possono definirsi come segue: 1) Dio ha potere sommo e universale: i popoli sono strumenti del suo volere; attraverso le genti due parti principali: nella prima (cap. 1-39) prevalgono il giudizio e l’annuncio del castigo; nella seconda (cap. 40-66) ...
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Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato a durare 1000 [...] anni, allo scadere dei quali, e dopo un ultimo assalto di Gog e Magog, avrebbero luogo la resurrezione universale, il giudizio e la nuova Gerusalemme celeste.
Idee millenariste si trovano in diversi autori della prima cristianità (Giustino, Papia ...
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(gr. ῎Οσιρις) Dio egizio, forse originario di Busiri, nel Delta. Nel sistema genealogico della teologia eliopolitana, figlio di Geb e di Nut, fratello di Iside, di Nefti e di Seth. La versione ellenistica [...] morti furono identificati con O., una volta superato nell’aldilà un giudizio al suo cospetto. Il mito di O. era annualmente celebrato in religione egizia e in epoca romana divenne, con Iside, universale.
Nella religione egizia, O. non è soltanto un ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...