DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] diffusa la convinzione che il diritto fosse un fenomeno universale. Gli antropologi del XIX secolo, che per primi delle procedure ufficiali a disposizione delle parti presenti nel giudizio, ma si è piuttosto caratterizzato per strategie scelte ...
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Costantino fra giurisdizionalismo e ius publicum ecclesiasticum
Pier Virginio Aimone Braida
«Tutto dipende dal carattere degli uomini che regnano o che amministrano la cosa pubblica. La storia ci insegna [...] nell’operato di Costantino non fanno venir meno il giudizio positivo che si dà su di lui. Taluni aspetti Stati da una parte e, dall’altra, del bonum commune della Chiesa universale, del regno di Dio sopra tutto il mondo».
In questo medesimo discorso ...
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EGUAGLIANZA
Ronald M. Dworkin e Alessandro Pizzorusso
Eguaglianza
di Ronald M. Dworkin
Rassegna dei problemi
Sebbene per molti secoli l'eguaglianza abbia costituito un potente ideale politico, [...] , almeno per quanto riguarda le elezioni generali, dal suffragio universale e paritario, ossia da un sistema in cui in via risorse e tali opportunità, piuttosto che da un qualche giudizio collettivo sulla diversa importanza dei singoli individui o sul ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] questo obiettivo P. aveva subordinato al proprio giudizio finale l'esito dei processi contro personalità laiche 36.
G. Alberigo, Lo sviluppo della dottrina sui poteri nella Chiesa universale. Momenti essenziali tra il XVI e il XIX secolo, Roma 1964 ...
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Costituzionalismo
Nicola Matteucci
Definizione
Con il termine 'costituzionalismo' generalmente si indica la riflessione intorno ad alcuni principî giuridici che consentono a una costituzione di assicurare [...] se non universale, almeno intersoggettiva, solo se nell'indagine si prescinde da ogni giudizio valutativo, solo popolo" e la Costituzione del 1793 (a. I) introdurrà il suffragio universale, poi abbandonato con la Costituzione del 1795 (a. III). Ma la ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] sanza vizi o sanza autorità»13.
Non esiste invece alcun giudizio di Machiavelli sulla Riforma tedesca; e non esiste perché a una società basata sull’amore e la fratellanza universale quale era annunciata dall’Apocalisse e descritta nella Repubblica ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] scritta ai familiari il 4 novembre, un duro giudizio sul regime che aveva propiziato eccessi e violenze: E noi, specialmente in questo momento, in virtù del nostro universale mandato pastorale ed apostolico, tutti, tutti noi amiamo!" (ibid., ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Corti internazionali
Marco Pedrazzi
Introduzione
Non esiste una definizione universalmente accettata di corte internazionale. In questa sede, si intenderà per corte un'istituzione dotata di una certa [...] affinamento delle garanzie, quali il diffondersi di meccanismi di doppio grado di giudizio. Mentre ancora carente, specialmente sul piano universale, si presenta il profilo della esecuzione delle sentenze.La moltiplicazione delle corti internazionali ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] del genere, che allontanava i fantasmi del suffragio universale e spingeva a vedere nei plebisciti il riconoscimento e giuridica e sociale e una riconosciuta autonomia di analisi, di giudizio e di scelta. E a imprimere il marchio dell’inferiorità ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] vescovo renitente, e tutta la questione, al giudizio del concilio provinciale. Ma proprio questa vicenda mostra La divisione non coinvolgeva però solo i vertici della Chiesa universale e locale. Ripercussioni negative vi furono ai più diversi ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...