Il corpo e il mercato
Gilbert Hottois
(Université Libre de Bruxelles - CRIB Bruxelles, Belgio)
La bioetica oppone il rispetto della dignità del corpo umano alle tendenze che lo considerano un bene commerciabile. [...] , K. Marx descrive il denaro come il medium universale, l'equivalente generale, che consente di scambiare ogni quanto persone possiamo rendere i nostri corpi oggetti del nostro giudizio e manipolazione. Possiamo trovare modi in cui avremmo potuto ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] consiste nell'agire. Abile espositore, egli descrive il dominio universale della legge. Il mondo ci presenta un'immensa e convergere verso un fine comune. Al di fuori del nostro giudizio, non esistono né mostri, né prodigi, bensì soltanto combinazioni ...
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GIOVIO, Paolo
T. C. Price Zimmermann
– Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è il 21 apr. 1483, sebbene [...] senza dolore, né raccontare ai posteri senza il rischio di un giudizio disonorevole.
È noto che il G. smise di lavorare alle Historiae G. come primo esponente moderno della storia universale, aspetto questo sottolineato anche dalla Scarano Lugnani, ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] strada. (Zuschrift, p. 4)
Ben diverso fu il giudizio espresso da Joseph Tourdes (1770-1841) in una biografia di quest'ultimo, De' fenomeni della circolazione osservata nel giro universale de' vasi (1773). Tourdes contrappose alla fisiologia degli ...
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Follia
Sergio Moravia
Leonardo Ancona
Il termine follia, come il suo sinonimo pazzia, indica uno stato generico di alienazione mentale. Di difficile definizione da parte del sapere medico e psicologico, [...] che il termine follia non designa alcuno stato universale-oggettivo. Esso è piuttosto un costrutto teorico, elaborato 'follia' appare l'espressione sintetica di un giudizio formulato in diretto rapporto con principi relativamente convenzionali e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'eugenica alla genetica umana
Daniel J. Kevles
Dall'eugenica alla genetica umana
L'eugenica è una disciplina generalmente associata [...] cercare di associare i gruppi sanguigni, o qualsiasi altro carattere universale non legato al sesso, con ogni tipo di disordine o a occuparsi di Drosophila. Ciò significava, a suo giudizio, scegliere accuratamente i problemi che potessero fornire una ...
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Corpo maschile e corpo femminile
Francesco Figura e Gabriella Spedini
Dimorfismo sessuale
di Francesco Figura
Il dimorfismo sessuale è il fenomeno per il quale gli individui dei due sessi presentano [...] di valore, dalle quali Aristotele fa derivare un giudizio di inferiorità della donna rispetto all'uomo. All permettono di stabilire funzioni discriminanti, che non hanno però valore universale ma devono essere adattate a ciascuna serie di ossa. Nel ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] Goethe si mise alla ricerca di un 'tipo' (Typus) universale dei vertebrati, e giunse, nel 1784, alla scoperta dell'osso a Gegenbaur, ne propose un'ulteriore variante. A suo giudizio, la teoria delle forme aveva ottenuto una spiegazione meccanicistica ...
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CAVRIANI, Filippo
Gino Benzoni
Nacque a Mantova, da Antonio, nel 1536.
Nobile e ricca famiglia, quella del C., eminente già nel sec. XIII e destinata ad imporsi, nel sec. XVIII, come la più ricca proprietaria [...] 'un grande regno ("si divide in pezzi qua e là; la rovina universale cresce, né vi è chi li ponga ordine"), di cui approfitta la , della monarchia". Ben diverso, e comprensibilmente, il giudizio di due lettori seicenteschi del C., Gabriel Naudé e ...
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Morte
Carlo Alberto Defanti
Giovanni Carlo Zapparoli
Dal punto di vista biologico, la morte si può considerare come l'estinzione dell'individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, [...] l'obiettivo è il raggiungimento di una verità di valore universale. Se riuscissimo in tale impresa, otterremmo un risultato di verso il principio di realtà: e ciò significa sottrarla a un giudizio in termini di bene e di male, riportandola alla sua ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...