Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] riferimento all’Idea è espresso in termini filosofici come giudizio sintetico a priori dalla seguente «formola ideale»: « .
Ma i Gesuiti di ciò non si appagano: vogliono essere universali: non basta alla loro ambizione l’esercitare l’ufficio di un ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] La deca semisacra, La deca plastica e La deca dogmatica universale – mostrano la vastità di questa poetica del meraviglioso.
Non e controrepliche a stampa, sottoposte da Patrizi al giudizio dell’Accademia Fiorentina.
Data infine al 1591 (Ferrara ...
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estetica
Giuseppe Di Giacomo
Riflessione filosofica sulla sensibilità e sull'arte
Il termine estetica deriva dal greco aìsthesis, che significa "sensazione, percezione, sentimento". L'estetica sottolinea [...] il filosofo Immanuel Kant, se nelle scienze fisico-naturali il fenomeno particolare è dedotto dalla legge universale, nel caso invece del giudizio estetico ‒ che è il giudizio con il quale diciamo che una cosa particolare è bella ‒ non c'è una legge ...
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RELATIVITÀ
Christian Moller
Tullio Regge
Eugenio Garin
Relatività di Christian Møller
sommario: 1. Introduzione e panorama storico: a) il principio di relatività speciale. Sistemi inerziali; b) relatività [...] l'espressione
dove P0=3,69×1059 erg/s è una potenza universale e M è la massa che nel sistema emittente viene spostata di cadere nelle sue mani è sufficiente concedergli l'esistenza di giudizi sintetici a priori; per poter essere d'accordo con lui ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] come sue parti l'invenzione degli argomenti e il giudizio su di essi, e si suddivide in argomento dimostrativo la metafisica ha per oggetto "tutto da un punto di vista universale" (omnia in universali), cioè la causa prima e i suoi effetti (cap. 26). ...
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Il Rinascimento. L'astronomia
J.V. Field
L'astronomia
Gli storici dell'arte e delle discipline umanistiche si sentirebbero forse a proprio agio definendo 'Rinascimento' il periodo che va dal 1400 al [...] Questo impiego del termine orbis (orbe) non era affatto universale in quel periodo, ma è comunque utile dal momento che su teoremi più avanzati. Riguardo al sistema planetario, il giudizio estetico è ben riassunto dai versi con cui Dante termina il ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] . Ritengo che dovremmo riconoscere il contenuto di verità di questo giudizio e accettarlo. (Scharfstein 1989, p. 120)
La storia vista, l'arabo e il latino, pur non essendo lingue universali, erano quindi più cosmopolite del cinese, del sanscrito o ...
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Marxismo
LLucio Colletti
di Lucio Colletti
Marxismo
sommario: 1. Il materialismo dialettico. 2. La gnoseologia del materialismo dialettico. 3. L'influenza di Engels. 4. Il marxismo come scienza. 5. [...] di ipostatizzazione (o sostantificazione dell'astratto o realismo degli universali) in cui incorre la logica dialettica hegeliana. La filosofia giudizio, a predicato del suo predicato, cioè lo trasforma in manifestazione essoterica dell'universale ...
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Metodo
GGerard Radnitzky
di Gerard Radnitzky
Metodo
sommario: 1. Introduzione. 2. Concetto e definizione di procedimento metodico, metodo e metodologia. a) Distinzione tra i vari livelli. b) Definizione [...] sennonché, il contenuto d'informazione di una proposizione universale in senso proprio trascende la quantità complessiva d'informazione ricerca che voglia essere fruttuosa. A suo giudizio, stando al falsificazionismo tutte le teorie dovrebbero ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] in dubbio (molto peso ha avuto in questo senso il giudizio del Rand, che lo Schurr, cui è dovuto il miglior e che produce il diritto. In questa prospettiva di una tensione universale al bene, la classicità romana non appare più come "civitas hominum ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...