BANFI, Antonio
Fulvio Papi
Nato a Vimercate (Milano) il 30 sett. 1886, iniziò i suoi studi all'Accademia scientifico-letteraria di Milano, dove nel 1908 conseguì la laurea in lettere discutendo con [...] e quindi costituisce una scala di valutazioni e di giudizi, un problema storicamente eminente quale è quello del ragione", la quale, a sua volta, costituisce il senso teleologico della storia. Questi due punti saranno gli elementi di coordinamento ...
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PIERO di Lorenzo Ubaldini
Serena Padovani
PIERO di Lorenzo Ubaldini (Piero di Cosimo). – Nacque a Firenze il 2 gennaio 1462 (stile moderno). Il nome Piero di Cosimo, con cui è conosciuto, deriva dal [...] ma «conoscendo che Piero aveva e più bella maniera e miglior giudizio di lui»; Vasari, 1568, IV, 1976, p. 60), A. Nova, P. di C., le Vite di Vasari e i limiti di un sistema teleologico, pp. 64-75; S. Padovani, La mostra di P. di C.: una proposta per ...
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DI CAPUA, Leonardo
Silvano Scalabrella
Nacque a Bagnoli Irpino (prov. Avellino) il 10 ag. 1617, da famiglia agiata. Nella sua Vita di Lionardo di Capoa, l'Amenta ci dice che il D. si dedicò agli studi [...] di letteratura. Il Vico, nella sua Autobiografia, confermando il giudizio dell'Amenta, ebbe a scrivere del D.: "L'eruditissinio dal movimento materiale delle cose, necessariamente ordinato in senso teleologico. Bisogna dire che il D. non riesce a ...
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teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...