FINOCCHIARO APRILE, Camillo
Stefano Caviglia
Nacque a Palermo il 28 genn. 1851 da Andrea e Carolina Aprile. Educato dal padre, un impiegato comunale attivo nelle file della carboneria, alle idee repubblicane, [...] istituto del giudice unico nel primogrado del procedimento civile. Obiettivo di questa legge era rendere più Repubblica, Milano 1979, ad Indicem; P. Ferrua, Oralità del giudizio e lettura di deposizioni testimoniali, Milano 1981, pp. 145-278; F. ...
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ARIOALDO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Duca di Torino, ariano, appartenente alla nobile stirpe di Caupo, aveva sposato, nel secondo decennio del sec. VII (non dopo il 615-616 comunque), la figlia [...] di quei monaci di Colombano, che si rifiutano di rispondere quando vengono salutati!" e, passando oltre, lo salutò per primo. Blidulfo allora, con zelo eccessivo e fuor di suffraganei diGrado, per tre anni finché un giudiziodi Dio non ebbe provato la ...
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BONAMICI, Pietro Giuseppe Maria (Castruccio)
Claudio Mutini
Nacque a Lucca il 18 ott. 1710 da Francesco e da Maria Felice Rigola. La famiglia era di modeste condizioni economiche.
Studiò nel seminario [...] Genova.
Il governo genovese accolse di buon grado l'iniziativa del B. infastidiva, come si deduce da una serie digiudizi contenuti nelle lettere che il B. scambiava lavori sono naturalmente da riferirsi al primo soggiorno romano dello scrittore. Il ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] segnarono i primi anni della sua vita. Il padre Giannettino, figlio di Tomaso, cugino diprimogradodi Andrea Doria, storiografia più recente ha in parte rettificato il giudiziodi molta storiografia ottocentesca, riprendendo quello che era stato ...
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DE GREGORIO, Pietro
Grazia Fallico
Nacque a Messina, presumibilmente intorno al 1480, da Giovanni, giureconsulto, e da Contessa (Tissa) Saccano. Nella famiglia, conosciuta e attiva in Messina fino dal [...] e nel 1505, della corte stratigoziale (tribunale messinese diprimogrado) nel 1507 è nominato ad vitam maestro notaro e appunto con le note del Mastrillo; è in quello sui giudizi feudali che viene sostenuta la tesi, oggetto degli attacchi portati ...
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LIVIA della Rovere, duchessa di Urbino
Gino Benzoni
Nacque a Pesaro il 16 dic. 1585, primogenita di Ippolito, marchese di San Lorenzo, e di Isabella di Giacomo Vitelli.
Il padre (1554-1620) era figlio, [...] da Pio V, del cardinale Giulio Feltrio Della Rovere e cugino diprimogrado del duca Francesco Maria II; la madre morì il 14 luglio Ubaldo segni di precocissimo libertinaggio - di stare "in cervello", di aver giudizio e quindi "di non vi lassare ...
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DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primodi quattro figli, ebbe due [...] tra politica degasperiana ed americana e il gradodi dipendenza che ne sarebbe derivato al paese. giudizio che Sturzo aveva dato del primo governo Mussolini, secondo cui "il primo partito organizzato è oggi il governo" (Cronache sociali, a cura di ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] nel successo se non fosse stato gradito anche alla Francia, il che non compito di preparare una nuova edizione. I lavori della commissione furono ultimati a tempo diprimato: il il papa le impose di riesaminare il giudizio alla luce del nuovo ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] i primi gesti distensivi verso Parma, con la concessione della dispensa digrado proibito per le nozze di Ferdinando Römisch. Briefe, Berlin 1847. Il Reumont, condividendo il giudizio del Ranke sulla sostanziale autenticità delle lettere (cfr. ora ...
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COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, detto Dino)
Girolamo Arnaldi
Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Compagno di Perino e da una figlia di messer Manetto Scali; ultimo, [...] nei capitoli 2-19. E qui si palesa al massimo grado la determinazione con cui il C. seppe operare la rispetto alle sue azioni di dieci, venti, trent'anni prima e, ancora più, rispetto all'insieme di sentimenti giudizi valutazioni pregiudizi, che ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...