FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] stessi del confronto vengono relativizzati e sottoposti al giudizio della sola ragione, sicché alle scienze venga restituita e cubiche (IV); cognizioni geometriche relative al metodo analitico e studio delle equazioni di secondo grado e di alcuni ...
Leggi Tutto
CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] sia di esecuzione, recuperando proprio certe testimonianze dirette, ben più analitiche e documentate di quanto non sia quella definizione di "renatismo". Se infatti il giudizio del Vico può derivare da una non del tutto disinteressata distribuzione ...
Leggi Tutto
Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] e progetto storico - pongono problemi di ordine analitico e metodologico (Osborne 1992).
Le teorie classiche della sfere della scienza oggettiva, dei concetti morali e del giudizio estetico.
Habermas e la modernità come progetto
Una difesa ...
Leggi Tutto
SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] obiettivamente distinti; allo stesso modo non si può definire in modo analitico la nozione d'arte o la nozione di opera wagneriana, ma riferimento ai valori non può essere confuso con il ''giudizio di valore'', che non ha posto nella scienza, mentre ...
Leggi Tutto
IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] ciò che rientra sotto l'espressione in questione. A livello analitico la storia delle i. interessa tutte le discipline, tutte le ha avuto paura della morte e che non ha voluto comparire in giudizio gravato dall'odio dei suoi sudditi? Che il re, all' ...
Leggi Tutto
Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] vagheggiato ma soltanto conservato-superato (Halbfass 1973). Il giudizio di Hegel muterà in maniera apprezzabile a partire la natura dell'Universo, Bhṛgu risponde tracciando un quadro analitico che parte da una situazione primordiale in cui esiste ...
Leggi Tutto
Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] (chi non ricorda il dottor Krokowski e la sua ‟tana analitica"?) in termini di voluta ambiguità, che l'ironia e l' se stesso è tanto ‛potenza del fare' quanto ‛predicato' dei giudizi mediante i quali il reale storico viene appreso e qualificato, così ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...]
Un altro punto di vista che influì notevolmente sul giudizio occidentale circa le attività scientifiche in Cina fu quello di traslitterazione internazionale della lingua cinese).
L'indice analitico e un glossario ‒ che saranno pubblicati a ...
Leggi Tutto
Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] fine della medicina sia la salute del corpo, il procedimento analitico consisterà nel considerare le azioni, le facoltà e le virtù eccelsa tra le varie arti, perché, nei suoi tre gradi di giudizio, costituisce "una certa arte di tutte le arti" e può ...
Leggi Tutto
Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] del restauro o del riadattamento fu respinta per il giudizio negativo di psicologi e sociologi, che imputarono alle relazioni tra i fenomeni sociali messi a fuoco dagli strumenti analitici. La conoscenza dei dati, il pieno possesso dei linguaggi che ...
Leggi Tutto
analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...