Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] stessa critica era indirizzata all’adozione del metodo analitico della geometria nel campo della fisica, alla quale anteriore alle testimonianze già consegnate alla scrittura alfabetica. Nel giudizio impietoso di Vico, la «critica erudita» «di nulla ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] (ibidem, p. 233).
Gauss non formula il proprio principio analiticamente. Se però si sviluppano in serie di Taylor rispetto al tempo Fries in Germania, non possono che confermare tale giudizio. Sebbene questo quadro cambi leggermente a partire dalla ...
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DE RUGGIERO, Guido
Renzo De Felice
Quarto figlio di Eugenio e di Filomena d'Aiello, nacque a Napoli il 23 marzo 1888. L'ambiente famigliare in cui visse era tipica espressione di quella borghesia umanistica [...] esponenti autorevoli, quali E. Garin e N. Bobbio, sono stati avanzati giudizi assai duri sul D. filosofo e, a ben vedere, ancora più , in L'Italia libera del 23 genn. 1945, e il più analitico Esperienze di un ministro, in Idea, genn. febbr. 1945) la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] della filosofia, grazie a una lingua sempre più astratta e analitica, mentre la seconda, negativa, condusse al terzo stato Leopardi). Più lusinghiero, ma non troppo entusiasta, fu il giudizio del pubblico sulla Prolusione al corso di economia, che fu ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni
James Hankins
Coluccio Salutati e Leonardo Bruni non furono filosofi di formazione universitaria bensì pubblici funzionari al servizio della città-Stato di Firenze [...] del Quattrocento). L’atteggiamento di Bruni è invece analitico e al contempo intrinsecamente storico, in quanto le Nell’Historia, in pratica, Bruni adotta spesso categorie aristoteliche di giudizio, ma le sue conclusioni e i presupposti su cui queste ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Papini e Giuseppe Prezzolini
Emma Giammattei
A quale titolo si possano comprendere tra i filosofi del Novecento personalità intellettuali versatili ed elusive come Giovanni Papini e Giuseppe [...] terziario francescano. Nel periodo dopo il 1946 lavora al volume Il giudizio universale, che uscirà postumo nel 1957; sempre più malato agli occhi di filosofie sofisticate, da una parte del pensiero analitico, da Bertrand Russel a Paul K. Feyerabend, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Villari
Mauro Moretti
Pasquale Villari fu uno dei più importanti studiosi italiani del secondo Ottocento, lo storico allora più noto a livello internazionale; e il suo ruolo nell’orientare [...] testo di quella relazione è documento esemplare di un’attitudine analitica ‘positiva’, con un esame della realtà scolastica europea dal Mill lo ringraziava, nell’ottobre 1865, per il giudizio favorevole sul suo scritto Auguste Comte and positivism ( ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] dei suoi valori. Sul piano neurologico lo studio analitico della coscienza implica ancora oggi l'ipotesi dell' , di oltrepassare il proprio sé, ora invece come reazione emozionale al giudizio degli altri, con il quale A. Smith la identifica senz'altro ...
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DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] , in cui è teorizzata l'adozione del metodo analitico e l'associazione intima delle procedure sperimentali e di di Pisa. Il granduca lo incoraggiò anche ad esprimere il suo giudizio circa i metodi e i contenuti dell'insegnamento filosofico pisano, ed ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] hanno la loro radice nella Riforma e nel metodo analitico di René Descartes. Perno del sistema, di palese .
Il riferimento all’Idea è espresso in termini filosofici come giudizio sintetico a priori dalla seguente «formola ideale»: «l’Ente ...
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analitico
analìtico agg. [dal lat. tardo analytĭcus, gr. ἀναλυτικός, der. di ἀνάλυσις «analisi»] (pl. m. -ci). – 1. Di analisi, che è proprio dell’analisi o procede per via di analisi: metodo a.; studio a.; ricerca a., condotta con minuta...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...