Avvocato (Ferrara 1766 - ivi 1836); fautore delle idee rivoluzionarie francesi, partecipò attivamente alla democratizzazione del suo paese e fu chiamato, per la sua rigidezza, il Robespierre ferrarese. [...] Deputato ai comizî di Lione (1801), giudice (1810), ritornò brevemente sulla scena politica nel 1831, quando dalla rivoluzione fu chiamato a far parte del governo provvisorio di Ferrara. ...
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DELLA GRECA, Ugolino
Michele Franceschini
Nato probabilmente ad Orvieto nell'ultimo quarto del XII secolo da Giovanni, dovette seguire gli studi giuridici, come testimonia la lunga attività svolta presso [...] .
La prima notizia riguardante il D. è del 1215: il 6 settembre di quell'anno è menzionato con il titolo di giudice, insieme con altri magistrati comunali, nel trattato di pace tra Orvieto e Todi, il potente Comune che arginava l'espansione orvietina ...
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Uomo politico statunitense (Charleston, South Carolina, 1879 - Columbia, S. C., 1972), deputato democratico al Congresso per la Carolina del Sud (1910-24), poi senatore (1930), contribuì attivamente alla [...] legislazione del New Deal roosveltiano. Giudice della Corte Suprema nel 1941-42, direttore della mobilitazione di guerra (1943), curò in seguito la riconversione della economia alla produzione civile. Segretario di stato dal luglio 1945 al gennaio ...
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1. Re di Giuda, per poco meno di tre anni, verso il 900 a. C.; figlio di Roboam, zelante yahwista e buon generale, riportò vittoria sopra il re Geroboamo di Israele. 2. Figlio del giudice Samuele, che [...] il padre si associò per qualche tempo nell'amministrazione della giustizia ...
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Figlio di M. Calvo; console nel 119 a. C., combatté contro i Dalmati e trionfò nel 117 assumendo il soprannome di Dalmatico. Censore nel 115, radiò 32 senatori dal senato. Nel 114, pontefice massimo, fu [...] giudice nel processo delle Vestali. Morì verso il 104. ...
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Diplomatico e giurista (Providence, Rhode Island, 1785 - Dorchester, Mass., 1848). Avvocato a Providence (1806-12), si trasferì poi a New York, dove assunse la direzione dell'organo di stampa repubblicano [...] (National Advocate), divenendo quindi giudice del tribunale marittimo (1815-19). Relatore alla Corte Suprema (1816-27), membro della camera dei rappresentanti dello stato di New York (1821), incaricato d'affari in Danimarca (1827-35) e in Prussia ( ...
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Uomo di stato romeno, nato a Bucarest il 20 dicembre 1879, assassinato a Sinaia il 29 dicembre 1933. Studiò a Bucarest e a Parigi, e si addottorò in giurisprudenza; fu avvocato, giudice, poi, nel 1907, [...] alla direzione delle banche popolari romene, segnalandosi come organizzatore. Eletto in quello stesso anno deputato, militò nel partito liberale, acquistando presto influenza. Ministro dell'Istruzione ...
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DE MARINI, Aurino
Giovanni Nuti
Nacque a Genova agli inizi del sec. XIII. Problematica appare per noi la sua identificazione prima del 1248, a causa dei numerosi omonimi che compaiono citati nei documenti [...] tra Genova e Pisa; nel 1256, alla conferma del trattato stretto dagli ammiragli genovesi Simone Guercio e Nicolò Cigala col giudice di Cagliari Guglielmo III (in quest'anno è ricordato tra i creditori del banco di Gregorio Negrobono, che era fallito ...
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ALBERTI, Rustico
Armando Sapori
Sarebbe stato il primo dei signori di Catenaia a portare la residenza dal Casentino a Firenze, dando origine a quel ramo, che, avendo giudici e notai fra i suoi maggiori, [...] Neri degli Abati. Per virtù di cittadino e di giurista si distinse in tal misura da essere chiamato, come s'è visto, il "Giudice" per antonomasia. Lavorò come cancelliere nel Comune di Firenze ed il suo nome è legato ad alcuni istrumenti di pace e di ...
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Capo del municipio e insieme rappresentante del governo nei municipi in Spagna e nell’America spagnola. Di origine musulmana, l’istituzione fu imitata fin dal sec. 11° nei regni di León e di Castiglia, [...] tutta la Spagna. La costituzione spagnola del 1812, avendo introdotto la separazione delle funzioni giudiziarie dalle amministrative, portò alla soppressione del carattere di giudice nell’a., che divenne così soltanto il sindaco o capo del municipio. ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....