Gli accordi amministrativi sono forme consensuali dell’esercizio della potestà amministrativa, istituzionalizzate dalla l. n. 241/1990 sul procedimento amministrativo e riformate dalla l. n. 80/2005. Sono [...] in materia di formazione, conclusione ed esecuzione degli accordi amministrativi sono riservate alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. L’art. 11 della legge citata prevede che gli accordi si debbano concludere senza arrecare ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] essere stato più che altro un affare della famiglia Arcamone: Grammatico (ibid., p. 93) ci tramanda una glossetta di Francesco, giudice della Vicaria e consigliere di Giovanna II, un gruppetto di glosse di Pietro, forse suo fratello, e uno più folto ...
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CAPRA, Benedetto (Benedictus de Benedictis de Perusio, Benedictus Perusinus, Benedictus Philippi, Benedictus ser Philippi, Benedictus Capra alias Capramorta, Benedetti Benedetto)
Ugolino Nicolini
Nacque [...] compreso il C., nei loro innumerevoli "consilia" scritti in difesa del nuovo istituto. Anche nel 1466 il C. fu chiamato a giudicare sulla validità di una riformanza con cui i Dieci, nel novembre del 1465, avevano creato una filiale del Monte di pietà ...
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Dario Buzzelli
Abstract
Si espongono le linee essenziali del sistema della nullità nel diritto civile, seguendo lo schema ancora valido delineato nella parte generale del contratto e tenendo conto [...] prescrizione
La nullità di regola può essere fatta valere da chiunque vi ha interesse e può essere rilevata d’ufficio dal giudice (art. 1421 c.c.). Oltre alle parti ad avere legittimazione sono quindi anche i terzi estranei all’atto negoziale, i ...
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Il concetto di autotutela nel diritto amministrativo fa riferimento al potere della pubblica amministrazione di annullare e revocare i provvedimenti amministrativi già adottati. Si distingue l’autotutela [...] decisoria. - L’autotutela decisoria è il potere della pubblica amministrazione di riesaminare, senza l’intervento del giudice, i propri atti sul piano della legittimità, al fine di confermarli, modificarli o annullarli.
Il riesame amministrativo ...
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La decadenza è un istituto giuridico in forza del quale, decorso un determinato periodo di tempo, non può più essere esercitata una pretesa volta alla produzione, alla modificazione o all’annullamento [...] v. Prescrizione. Diritto civile). La decadenza non può essere rilevata d’ufficio dal giudice, salvo che, trattandosi di materia sottratta alla disponibilità delle parti, il giudice debba rilevare le cause d’improponibilità dell’azione (art. 2969 c.c ...
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In diritto civile, tutti gli atti di gestione del patrimonio possono essere ripartiti tra atti di ordinaria amministrazione e atti di straordinaria amministrazione (o eccedenti l’ordinaria amministrazione). [...] invece riguarda anche il patrimonio; la distinzione importa un apprezzamento di fatto, che pertanto è riservato al giudice di merito e si sottrae al sindacato della Corte di cassazione.
Voci correlate
Amministratore di sostegno
Atto giuridico ...
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Nel diritto romano le pene atroci comminate, dimostrano quanto viva fosse la reazione contro l'adulterio; una legislazione stabile sull'adulterio si ebbe con la lex Iulia de adulteriis coërcendis (18 a. [...] del dir. pen. rom., in Encicl. di dir. pen., 1905; L. Landucci, Storia del dir. pen. rom., Padova 1898; P. Del Giudice, Dir. pen. germanico, in Encicl. del diritto pen., 1905, I, Schiappoli, Dir. pen. canonico, ivi; F. Carrara, Programma del corso di ...
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PRECERUTTI, Enrico
Virgilio ANDRIOLI
Giurista, nato a Novara il 10 aprile 1821, morto a Torino l'8 settembre 1879. Si laureò in giurisprudenza nell'università di Torino nel 1843; fu nominato professore [...] parte dei suoi contemporanei, nei quali urgeva il senso dell'onnipotenza della legge, egli si adoperò sempre perché al giudice e alle parti fosse lasciata una ragionevole zona di commissarî, l'araldo del laissez faire giuridico; e pertanto lottò ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] figura. La volontà di discolparsi dell'accusato si esprime, al contrario, con l'incrociare le braccia. Di fronte al querelante e al giudice, l'uomo che è oggetto di un'accusa punta verso il suolo l'indice sinistro. Questo g. riveste tuttavia un tale ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....