SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] principio della distinzione tra foro ecclesiastico e foro secolare, negando la liceità di un ricorso al vescovo avverso la pronuncia di un giudice laico (ibid., a Liber Extra, X, 1.29.38, significantibus; a X, 1.33.6, solitaebenignitatis; a X, 2.2.7 ...
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Ubaldo Perfetti
Abstract
Secondo numerose opinioni, sarebbe in atto un processo di progressiva oggettivazione della tutela del contraente svantaggiato nel caso di contrattazioni squilibrate (ingiuste), [...] dell’applicabilità del criterio esposto dal citato art. 1371 c.c., va da sé che l’equo contemperamento attuato dal giudice è la risultante di un’attività che, in luogo di discostarsi – vulnerandola – dalla regola privata, la presuppone e ne rispetta ...
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AZARA, Antonio
Francesco Tritto
Nacque a Tempio Pausania (Sassari) il 18 genn. 1883 da Sebastiano e da Antonietta Azena. Laureatosi brillantemente in giurisprudenza il 7 luglio 1906, con una tesi di [...] regio decreto dell'8 ott. 1908, gli venne affidata la reggenza della pretura di Quartu Sant'Elena.
Successivamente fu nominato giudice aggiunto (regio decreto del 7 genn. 1909) e destinato a Genova, dove avrebbe esercitato le sue funzioni in campo ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] con la viva voce e non per allegazione, come si usa in quasi tutti gli altri fori" (35) - di fronte al collegio giudicante e a un pubblico che si assiepava nelle corti attento e divertito, partecipe dei loro artifici mimici e oratori, anche un po ...
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CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] con i marchesi Rinaldo e Obizzo d'Este e con i fuorusciti, assediò Padova, il C., insieme con Albertino Mussato e il giudice Giovanni de Vigonza, fu inviato dallo zio Giacomo (I), signore della città, a Bologna e in Toscana per chiedere soccorsi. Ma ...
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MIRABELLI, Giuseppe
Luigi Musella
– Nacque il 13 maggio 1817 a Calvizzano (Napoli), da Domenico e da Maria Anna De Criscio.
Compì i suoi studi secondari nel seminario di Pozzuoli. A quel tempo, infatti, [...] dopo l’abilitazione all’insegnamento privato. Nel 1841 tentò il concorso in magistratura e conseguì con lode il posto di giudice di seconda classe nel mandamento di Rogliano, in provincia di Cosenza. Qui conobbe l’avvocato C. Marino, estensore di uno ...
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BARZI, Benedetto
Adriana Campitelli
Nacque, probabilmente intorno alla metà del sec. XIV, da un ser Arrigo (od Enrico) a Piombino; poiché la città era allora sotto il dominio di Pisa, il B. venne talora [...] di Pisa a Firenze. A questa sua prima legazione altre seguirono: fu, tra l'altro, a Genova, dove ricoprì la carica di giudice alle tutele. In questi anni il B. doveva già esser noto per la sua dottrina se, non ancora laureato, leggeva l'Infortiatum ...
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L’art. 29 della Costituzione definisce la famiglia come «società naturale fondata sul matrimonio» e afferma l'obbligo della Repubblica di riconoscere alla famiglia così intesa i diritti che le competono; [...] coniugi, se uno di questi si oppone, l'altro può rivolgersi al giudice per ottenere l'autorizzazione a compierli (art. 181 c.c.). L'art chiesta, di comune accordo, da marito e moglie al giudice, senza alcuna formalità. Circa i diritti e gli obblighi ...
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In diritto civile, istituto disciplinato dal Codice civile del 1942 (artt. 404-413) e soppresso dall’art. 77 della l. n. 184/1983. Tale istituto consentiva di attribuire a un minore uno status familiare, [...] attuata su istanza del privato e con l’assenso dell’eventuale coniuge di questo, mediante decreto emesso dal giudice tutelare che doveva essere omologato dal tribunale, previo parere del pubblico ministero, e attribuiva all’affiliato il cognome ...
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Contratto
Claudio Scognamiglio
Tra secondo e terzo millennio
L’immagine del contratto, che questo primo scorcio del terzo millennio ci restituisce, sembra poter essere descritta, a una prima vista di [...]
Le clausole generali in quanto «esprimono punti di vista, criteri direttivi per la ricerca di valori che il giudice deve poi tradurre con un proprio giudizio valutativo in una norma di decisione», investono il problema della fondabilità conoscitiva ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....