BIANCHETTI, Lorenzo
Domenico Caccamo
Nato a Bologna da antica famiglia patrizia nel 1545, si laureò in diritto civile e canonico il 30 ag. 1567 presso lo Studio della città natale. Presto il fratello [...] inizio così la sua carriera ecclesiastica: ottenne dapprima il grado di prelato della Consulta, poi, intorno al 1572, fu promosso giudice della Sacra Rota; nel 1582 esercitava le funzioni di rettore della Sapienza di Roma; nell'87 Sisto V lo nominò ...
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La nozione del componimento (o composizione) richiama la preesistenza di un conflitto e la sua estinzione. Chi rifletta come la funzione del diritto (ordinamento giuridico) consista appunto nel comporre, [...] sorta la lite, prima o dopo di averla portata davanti al giudice, trovino tra loro l'accordo e così compongano la lite. quali si rende possibile la sentenza, cioè l'atto con cui il giudice compone la lite, ha naturalmente il suo costo. In massima e ...
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FINETTI, Giovanni
Gino Benzoni
Figlio di Andrea di Giovanni, nacque a Venezia nel 1529.
Al pari del padre, che si laureò in diritto civile a Padova il 21 luglio 1516, il F. studiò legge nello stesso [...] nel 1560 figura, infatti, come laureato in utroque. Forte della laurea patavina, il F. dapprima fu vicario a Brescia e giudice a Treviso, optando quindi per il libero esercizio dell'avvocatura a Venezia. Qui, infatti, si sistemò intorno al 1560 in ...
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Giurista (Novara 1821 - Torino 1879), prof. di diritto civile nell'univ. di Torino (dal 1861). Gli Elementi di diritto civile patrio (1861) sono la sua opera più importante; ma il suo maggior merito fu [...] preparatorî del codice civile, con idee che talvolta precorrono i tempi: così fu fautore dell'abbassamento dei limiti d'età per il matrimonio e della ricerca della paternità, favorendo, altresì, una notevole autonomia delle parti e del giudice. ...
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Una causa particolare di estinzione delle contravvenzioni è la conciliazione amministrativa. Essa consiste nel pagamento di una somma determinata dalla legge, corrispondente alla pena pecuniaria stabilita [...] l'incidente, di evitare denunzie e procedimenti, e di precedere la stessa possibilità di un'oblazione volontaria innanzi al giudice. A torto si vuol vedere in tale atto un'ingerenza dell'amministrazione sul processo penale. Appunto perché lo precede ...
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BAGLIONI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Perugia, intorno alla metà del secolo XV, da Alberto di Mariotto. Si addottorò nello Studio perugino in diritto civile e canonico, ottenendo poi la carica [...] a far parte del consiglio istituito da Innocenzo VIII per il governo della città e l'anno successivo era giudice del Comune.
Il B., appartenente alla fazione cittadina sostenitrice del governo ecclesiastico contro il dominio che esercitava su Perugia ...
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Dichiarazione che una parte fa all’altra della verità dei fatti a essa sfavorevoli e favorevoli all'altra parte (art. 2730, co. 1, c.c.). È una prova costituenda e legale, la cui disciplina si rinviene [...] potere di valutazione in ordine ai risultati probatori. Se viene resa da uno soltanto di più litisconsorti è liberamente apprezzata dal giudicante (art. 2734 c.c.). Non può essere revocata, salvo che non si provi che è stata determinata da errore di ...
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Maria Costanza
Abstract
Nella voce, movendo dalla disciplina positiva in materia di interpretazione, si esaminano i canoni ermeneutici attraverso la loro applicazione presso la giurisprudenza anche [...] norme, sebbene le preleggi non manchino di fissare canoni ermeneutici di cui l’interprete e segnatamente il giudice si può avvalere, non deve compiersi secondo canoni predeterminati, restando affidato alla motivazione dell’organo chiamato ad ...
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CORSINI, Tommaso
Anna Benvenuti Papi
Nato nell'ultimo scorcio del sec. XIII da Duccio di Corsino "valente huomo e grande mercante", morto nel 1300 al ritorno "dal perdono di Roma" (Ricordanze, p. 4), [...] la carriera giuridica, mentre i fratelli continuarono l'attività mercantile del padre. Il C., "il quale fu giudice e chiamossi messer Tommaso", secondo la puntualizzazione del nipote Matteo di Niccolò nelle Ricordanze domestiche dei Corsini, dovette ...
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ANSALONE, Giovanni
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Apparteneva ad un'antica famiglia messinese che prese stabile residenza a Catania a partire dal sec. XIV, e vi conquistò, particolarmente nel corso del sec. XV, un posto di notevole [...] uffici nelle magistrature del Regno: a sentire il Mongitore, fu maestro secreto, vicario del Regno nel 1458, 1462 e 1495, giudice della Magna Regia Curia nel 1482, 1489 e 1493, mentre nel 1479 prestò a Saragozza insieme ad altri deputati giuramento ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....