BRIGANTI, Filippo
Franco Venturi
Nato il 2dic. 1724 a Gallipoli da Tommaso e da Fortunata Mairo, in una famiglia patrizia che in quella città aveva spesso ricoperto incarichi giudiziari e amministrativi, [...] 1751, proprio quando suo padre scriveva la Pratica criminale, egli iniziò il suo cursus honorum cittadino, ricoprendo la carica elettiva di giudice della Regia corte, che si vide rinnovata l'anno seguente e poi nel 1767, 1775, 1780, 1787, 1793 e 1794 ...
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CARRARA, Ubertino da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova agli inizi del secolo XIV da Giacomino, figlio di Bonifacio, e da Fina Fieschi, e fu chiamato, per distinguerlo dallo zio Ubertino [...] con i marchesi Rinaldo e Obizzo d'Este e con i fuorusciti, assediò Padova, il C., insieme con Albertino Mussato e il giudice Giovanni de Vigonza, fu inviato dallo zio Giacomo (I), signore della città, a Bologna e in Toscana per chiedere soccorsi. Ma ...
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DELLI MONTI (de Montibus, de Monte), Nicola Antonio (Cola Antonio de Capua)
Andrea Romano
Discendente da una famiglia francese venuta a Napoli al seguito di Carlo I d'Angiò (quantunque risulti una famiglia [...] di San Martino, ed ancora, secondo quanto dice il Toppi, altri tre ai quali destinò lasciti minori.
Buon funzionario e giudice nonché uomo politico e giurista, almeno secondo il giudizio unanime che ne dettero i contemporanei, il D. fece parte di ...
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PARISIO, Nicola
Domenico Cecere
– Nacque a Napoli il 25 agosto 1781 da Camillo e Marianna Rossi, originari di Celico, in Calabria Citra. Alcuni suoi antenati si erano distinti nella giurisprudenza e [...] Tribunale di prima istanza di Napoli, di cui nell’aprile 1812 divenne vicepresidente; il 12 luglio 1817 ottenne la nomina a giudice della Gran Corte criminale e fu destinato alla presidenza del Tribunale civile di Napoli; il 7 marzo 1820 fu designato ...
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GUERCIO, Simone
Enrico Basso
Nacque probabilmente a Genova, in un anno che si può collocare tra il secondo e il terzo decennio del sec. XIII; non conosciamo il nome del padre, la madre fu forse una [...] del podestà a Genova, Milano-Napoli 1951, p. 361; A. Boscolo, Chiano di Massa, Guglielmo Cepolla, Genova e la caduta del Giudicato di Cagliari (1254-1258), in Miscellanea di storia ligure, IV, Genova 1966, p. 19; G. Caro, Genova e la supremazia sul ...
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Conquistatore spagnolo (n. in Estremadura 1507 - m. ivi 1559); sbarcato in America, fu in Florida (1527) al seguito di Pánfilo de Narváez e poi lungo il corso del Mississippi, finendo prigioniero degli [...] -44 fu ad Asunción, dove fu arrestato in seguito a intrighi e deportato (1544-52) in Africa; richiamato, fu fatto giudice del tribunale supremo a Siviglia. Descrisse le proprie avventure nell'opera Naufragios de A. N. (1542). Un'altra opera, Relación ...
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CALVI, Pasquale
Giuseppe Scichilone
Nato a Messina il 13 febbr. 1794 da Antonio, ufficiale commissario di guerra e marina, già svolgeva una certa attività politica nel 1812 per cui, caduto in sospetto [...] i moti, il C. fu arrestato e sottoposto a giudizio per omicidio, scarcerazione arbitraria, sottrazione di atti d'ufficio, violenze contro il giudice. Non si conosce il corso del procedimento, ma risulta che verso la fine del 1824 o i primi dell'anno ...
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Generale inglese (Denton 1612 - Nun Appleton 1671). Allo scoppio della guerra civile si schierò a favore del Parlamento, combattendo le forze realiste dello Yorkshire (Marston Moor, 1644). Generalissimo [...] decise di rimanere al comando dell'esercito e alla ripresa della guerra civile ottenne la vittoria a Maidstone (1648). Nominato giudice dell'Alta corte che avrebbe condannato a morte Carlo I, decise di non partecipare alle sedute e nel 1650 si dimise ...
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SOPRANSI, Fedele
Mario Menghini
Uomo politico, nato a Milano nel 1757, morto verso il 1825. Quando il Bonaparte occupò la Lombardia (maggio 1796), il S., convinto democratico, fu inviato in Francia [...] in Francia durante la reazione austro-russa e ne ritornò dopo Marengo. Proclamata la Repubblica Italiana, il S. fu nominato giudice del tribunale di cassazione (15 aprile 1802) e riconfermato nella carica a tempo del Regno Italico (18 maggio 1807 ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] il rispetto delle norme generali si impone a tutti, privati e giudici, e che non è lecito derogare a esse mediante norme di cui quattro indirizzati a privati (9,2; 9,5-7) e tre a giudici (9,1; 9,3-4). Di essi quelli relativi alla validità dei patti ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....