Negozio col quale le parti interessate concordemente dettano l'interpretazione autentica di un anteriore rapporto giuridico il cui contenuto e i cui limiti si presentino dubbî, ovvero chiariscono una preesistente [...] dei proprî interessi, con esclusione del potere di accertamento, il cui esercizio sarebbe esclusivamente affidato al giudice (F. Santoro Passarelli). Siffatte dottrine però non trovano ampî consensi, soprattutto da parte della giurisprudenza.
Oltre ...
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I confini della compensatio lucri cum damno
Elena Bellisario
Con quattro pronunce coeve le Sezioni Unite hanno affrontato l’annoso problema della compensatio lucri cum damno, ridisegnando l’ambito applicativo [...] si pone in tutti gli ordinamenti, è trasversale alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale e riguarda tanto il giudice civile, quanto quello amministrativo.
Le incertezze teoriche e applicative
In dottrina, le discussioni suscitate dalla ...
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ESTE, Leonello (Lionello) d'
Giampiero Brunelli
Nacque a Ferrara il 21 sett. 1407 dal marchese Niccolò (III) e da Stella dei Tolomei dell'Assassino (appartenente ad un ramo della famiglia Tolomei), [...] Così, il 28 dic. 1441, l'E. venne acclamato signore di Ferrara, Modena e Reggio dai gentiluomini ferraresi riuniti dal giudice de' Savi, Giovanni Gualengo, nella sala dei due camini del palazzo estense. La moglie del defunto, Rizzarda di Saluzzo, che ...
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FADDA, Carlo
Pasquale Marottoli
Nacque a Cagliari il 4 nov. 1853. Il padre, Antonio, era avvocato, uno dei più forti civilisti e dei primi professionisti della città. Nella città natale si svolse in [...] e l'afflato di una potente visione storica (così da ottenere l'elogio più alto, nel riconoscimento di "perfezione", dal giudice più difficile, V. Scialoja, principe dei romanisti italiani). Tema (e ispirazione) comune alle due opere è da cogliere nel ...
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LAPI, Nicolò
Andrea Bartocci
Figlio di Giovanni di Bernardino e di Caterina di Martino Erri, nacque a Bologna prima del 1380 e fu inserito molto giovane nell'organizzazione della diocesi. In data successiva [...] 5 ott. 1445.
Rilevante fu il ruolo esercitato dal L. nel territorio ecclesiastico bolognese, dove operò in diverse occasioni da giudice subdelegato per la soluzione di controversie. Oltre a rivestire nel 1446 l'ufficio di economo del monastero dei Ss ...
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MILLIET, Louis (Ludovico Millet)
Blythe Alice Raviola
– Nacque a Chambéry il 26 giugno 1527 dal consigliere ducale Claude e dalla sua seconda moglie, Jeanne Pelixenne de Lambert.
Venne alla luce nella [...] parentali con l’élite svizzera sono saldamente attestati a partire dal primo Quattrocento: suo padre Claude era figlio del giudice del Faucigny Pierre e della ginevrina Amblarde Gavit Laroche ed era stato anch’egli inviato presso gli Svizzeri nel ...
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La fecondazione eterologa
Antonio Scarpa
Con ordinanza 7.6.2012, n. 150, la Corte costituzionale ha disposto la restituzione degli atti ai tribunali di Firenze, Catania e Milano, affinché i giudici [...] La questione di legittimità del divieto italiano di fecondazione eterologa ha investito, così, la Corte costituzionale del ruolo di giudice non (soltanto) delle leggi, ma (anche) dei diritti6.
Centrale risulta poi l’aspetto, ancor più complesso, dei ...
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CASELLA, Matteo
Tiziano Ascari
Nato a Faenza intorno al 1475 da Bortolo, studiò leggi a Padova Bologna e a Ferrara, dove si laureò in diritto civile l'8 dic. 1501.
Acquistò presto fama di valente giurista [...] quest'ultimo acconsentì a un compromesso (3 marzo 1530) per cui Modena veniva data in deposito all'imperatore, fatto arbitro e giudice della controversia.
Pochi giorni dopo, Carlo V lasciò Bologna e il C. seguì la sua corte come oratore estense. Nell ...
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LADERCHI, Giovanni Battista
Grazia Biondi
Nacque nel 1538 a Laderchio; non si conoscono i nomi dei genitori; il capostipite della famiglia paterna fu probabilmente Erro da Malpiglio, console a Bologna [...] limitare l'autonomia del Consiglio comunale, al quale avrebbe voluto imporre una figura con funzioni analoghe a quelle del giudice dei Savi ferrarese. Non vi riuscì, ma resta il fatto che divenne pressoché l'unico referente del Consiglio riducendone ...
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GUASCONI, Zenobi
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 6 maggio 1397 da Iacopo di Biagio e da Albiera di Filippo Baroncelli. Da questo matrimonio, avvenuto nel 1379, nacquero altri sei figli maschi, [...] , come appare in un atto del 12 giugno 1436, in cui il G. nomina Lotto di ser Francesco Masi notaio, tabellione e giudice ordinario.
Il 22 nov. 1440 il G. partecipò con i fratelli Francesco e Biagio all'acquisto di una bottega di oreficeria, situata ...
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giudice
giùdice (letter. ant. iùdice) s. m. [lat. iūdex -dĭcis, propr. «colui che dice il diritto», comp. di ius «diritto» e tema di dicĕre «dire»]. – 1. a. Nel sign. più ampio, chi giudica in atto, o ha l’ufficio, l’autorità, la competenza...
giudicabile
giudicàbile agg. [dal lat. tardo iudicabĭlis]. – Che si può o si deve giudicare: imputato, controversia g. dal tribunale ordinario, da un tribunale speciale. Usato assol. e come sost., persona sottoposta a giudizio penale, sinon....